venerdì 29 maggio 2009

PALERMO PIANO DEGLI ORGANICI AS 09-10 SCUOLA SICILIA


PALERMO
PIANO DEGLI ORGANICI SCUOLA SUPERIORE
AS 2009 - 2010


I TAGLI DEL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO

(suscettibile ancora di qualche variazione)

cliccare sul titolo

martedì 26 maggio 2009

AVVISO - Ricorso TAR del Lazio per inserimento a pettine


Inoltrato dai precari Cobas di PAlermo.


Cari colleghi,

vi rendo noto che domani 26 Maggio 2009 alle ore 17:00 alle ore 18:00, presso la sede dei COBAS in piazza Unità d'Italia n°11, abbiamo nuovamente appuntamento con l'Avv. Fulvio Tuttolomondo per firmare i moduli per fare il ricorso al TAR del Lazio, per chi non ha già firmato, contro il decreto n°42 del 8 Aprile 2009 e contro l'inserimento in coda. Per chi è interessato (per fortuna quasi tutti) occorre presentarsi con carta di identità, codice fiscale e 40 euro (pari al costo del ricorso). Contrariamente a quanto precedentemente detto i moduli non possono rimanere in sede dai COBAS oltre le ore 18:00 perchè la firma deve essere apposta davanti un avvocato. Comunque è possibile firmare per il ricorso, per chi non può martedì, anche da giorno mercoledì 27 Maggio a giorno 29 Maggio dalle ore 16.30 alle ore 19:30 presso lo studio dell'Avvocato Tuttolomondo, sito a Palermo in Via Dante 55. Se qualcuno vuole altri chiarimenti può chiamarmi al numero 3333893305. Girate questa comunicazione ai colleghi interessati che io non posso raggiungere. Distinti saluti,

Giovanni Denaro

domenica 24 maggio 2009

Sui fatti di ieri a Palermo - ALBERO DI FALCONE - I FATTI


AD ULTERIORE CHIARIMENTO SUI FATTI ACCADUTI IERI A PALERMO RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: (SI CHIEDE AI MOVIMENTI E COORDINAMENTI MASSIMA DIFFUSIONE, GRAZIE)


I FATTI


Verso le 17, in via Notarbartolo, davanti al palco per la celebrazione dell’anniversariodella strage di Capaci, i Cobas hanno steso sull’inferriata di un cancelloil loro storico (ha sulle spalle 16 anni di servizio) striscione LA MAFIA RINGRAZIA LO STATO PER LA MORTE DELLA SCUOLA. Qualcuno (non sappiamo se tragli organizzatori della Fondazione Falcone o – come suggerisce qualchepoliziotto – uno dei tanti capataz presenti) ordina perentoriamente allapolizia di far togliere lo striscione. La Digos ci intima di togliere lostriscione. Lo striscione viene mantenuto al suo posto. Allora una ventinadi energumeni in vestito nero e cravatta, senza alcun contrassegno che nedimostrasse l’appartenenza alla Polizia hanno preso a staccare il lungostriscione (almeno 7-8 metri). Numerosi attivisti dei Cobas e del movimentoantagonista palermitano, che si erano schierati davanti allo striscione,hanno cercato di contrastare l’azione del manipolo in grisaglia. Laresistenza dei compagni si è limitata a tener lo striscione, che venivatirato via da provocatori sconosciuti, e ad urlare VERGOGNA. Nellaconfusione, un compagno dei Cobas finisce a terra, per fortuna, senza graviconseguenze e per poco gli uomini in nero non vanno a ribaltare unacarrozzina con un bambino sopra. La protesta monta, il coro VERGOGNAsovrasta le voci amplificate del palco, operatori e fotografi riprendono.Conquistato il nostro striscione, gli uomini in nero si disperdono tra imanifestanti. Ma non bastava rimuovere lo striscione, occorreva dare ancheuna lezione: così gli uomini in nero fermano una docente dei Cobas, notaalla Digos perché è lei che solitamente va in questura a chiedere leautorizzazioni; altri due compagni dei Cobas, accortisi dell’assenza dellacompagna fermata, vanno a cercarla una di traverse più in là e sono fermatianche loro. I tre vengono portati in questura, dove giungono prontamenteanche alcune di decine di compagni del movimento antagonista e tre avvocatiche la polizia non fa entrare. Ai fermati viene notificato un verbale dellaDigos in cui si ipotizzano tre capi d’accusa: vilipendio allo stato,manifestazione non autorizzata e resistenza alle forze dell'ordine. Verso le20 i tre fermati escono dalla questura,



LE CONSIDERAZIONI


I motivi di questa azione repressiva, oltre quelli condivisibili espressi daUmberto Santino nell’allegato articolo, vanno ricercati nella strettaautoritaria del regime berlusconiano contro l’opposizione sociale comerecentemente avvenuto a Torino in ben due occasioni: la protesta deglioperai di Pomigliano e la manifestazione degli studenti universitari.La rimozione dello striscione è stata solo una scusa, nella manifestazionecircolavano numerosi altri striscioni e cartelli non proprio allineati alclima “volemose bene”: "Via D'Amelio strage di stato", contro il lodoAlfano, ecc.Le accuse ai tre fermati mosse sono iper-pretestuose:- Siamo stati attaccati da uomini in nero che non sapevamo chi fossero;davanti allo striscione eravamo una ventina di persone che ci siamo vistiattaccare da perfetti maneschi sconosciuti; personalmente ho visto il primodistintivo da poliziotto solo una mezz’ora dopo i fatti. Come detto ci siamolimitati a un tiro alla fune per tenerci il nostro striscione. Valuteremocon gli avvocati se ci sono gli estremi per denunciare la prepotenza degliuomini in nero.- La denuncia per manifestazione non autorizzata è risibile: partecipavamo auna manifestazione con tanto di presenze istituzionali. La denuncia appareancora più strampalata quando colpisce 3 persone che da sole hanno tenutouna manifestazione non autorizzata!- L’accusa di vilipendio allo stato mostra che la scarsa dimestichezza deiquesturini con la lingua italiana.- L’accusa di violenza fa parte del tradizionale strumentario inquisitoriocontro gli attivisti politici. Le numerose riprese video delle tv presenti edella polizia stessa possono dimostrare chi ha fatto violenza.Nonostante ciò, ci ritroviamo con l’ennesimo atto intimidatorio da partedella questura contro il movimento antagonista palermitano. Ne ricordiamouno per tutti, l’ostinata persecuzione nei confronti di Pietro Milazzo.Sull’altro versante registriamo la puntuale e confortante solidarietà delmovimento antagonista palermitano che si è dato appuntamento perun'assemblea cittadina martedì 26 maggio alle ore 19:00 al Laboratorio Zeta(centro sociale sotto minaccia di sgombero), in via Arrigo Boito, sui temidel pacchetto sicurezza e delle misure repressive che prefettura e questuradi Palermo da troppo tempo attuano contro chi si azzarda a rivendicarediritti.


A presto


Carmelo Lucchesi

Roma, lettera dei presidi alle famiglie ''non ci sono più soldi''


ROMA-


"Gentili genitori, questa lettera viene inviata contemporaneamente da centinaia di dirigenti scolastici delle scuole statali del Lazio per rendere pubblica la grave emergenza finanziaria in cui si trovano le scuole". Sono state oltre 41.739 le lettere spedite ieri da circa 300 presidi del Lazio aderenti all'Asal (Associazione scuole autonome del Lazio) per dare le cifre della scuola al collasso a causa dei tagli inferti dal governo: non ci sono i soldi per i supplenti (fondi ridotti del 40 %), né per le visite fiscali obbligatorie; da settembre non saranno più garantiti i servizi previsti per legge, come la copertura dell'ora alternativa alla religione. "E per non gravare sul fondo dell'istituto qualche preside si è autotassato per mandare le missive - spiega Paolo Mazzoli, preside del 115esimo circolo e presidente dell'Asal - per il 2009 non abbiamo avuto i fondi per il funzionamento quotidiano delle scuole, cioè per comprare tutto il materiale, perfino quello per le pulizie. Inoltre se nel 2004 ogni classe della materna riceveva 280 euro per il funzionamento amministrativo e didattico, nel 2008 erano 90 e per quest'anno non è arrivato nulla". Scrivono ancora: "non ci sono nemmeno i soldi per i corsi di recupero", che sono a rischio per quest'estate e " il 52 % degli edifici del Lazio non ha certificazioni relative alla sicurezza". E alcune scuole del XX municipio si sono viste recapitare anche 100 euro di multa per la mancata presenza del certificato di prevenzione incendi: "In tempi di casse in rosso - spiega Elisamarzia Vitaliano, dirigente dell'istituto Parco di Veio - anche 100 euro sono preziosissimi. Tanto più che quella certificazione non dobbiamo produrla noi, ma il municipio. Le scuole hanno fatto ricorso, ci manca solo quest'altro salasso".

"Le scuole del Lazio hanno crediti per oltre 170 milioni nei confronti dello Stato per le spese anticipate - aggiunge Pietro Perziani, preside del Viscontino - ma i soldi non arrivano. Da settembre saremo costretti a non pagare più i supplenti per non andare troppo in sofferenza. Dovremo dividere i bambini tra le classi". E poi le visite fiscali rese obbligatorie dal primo giorno di assenza dei docenti come indicato dal ministro Renato Brunetta: "Ad oggi non stiamo pagando le Asl. Perché o andiamo noi in bancarotta o loro", conclude Mazzoli. (20 maggio 2009)


(clicca il titolo per andare all'articolo)

per via di uno striscione critico, fermati due manifestanti all'albero Falcone


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Oggi alle 19.10

Palermo


All'albero Falcone, alla manifestazione del pomeriggio contro la mafia in memoria di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani,la polizia ha fermato due manifestanti (uno dei quali insegnante) per avere issato sulle inferriate di via Notarbartolo uno striscione che diceva "La mafia ringrazia lo stato per la distruzione della scuola pubblica".Pur essendo via Notarbartolo uno spazio PUBBLICO, a quanto pare lo striscione non dev'essere piaciuto agli organizzatori (la Fondazione Falcone?) che lo hanno segnalato alla forza pubblica, la quale ha provveduto a toglierlo, e ad accompagnare in questura due degli attivisti.Nota bene: lo striscione vicino recitava "Via D'Amelio strage di stato", e decine di manifestanti issavano volantini rossi con su scritto "Dov'è finita l'agenda rossa di Paolo Borsellino?".Paradosso: l'avvocato e consigliere comunale Nadia Spallitta è corsa in questura coi due manifestanti fermati, la stessa Nadia Spallitta che per anni risultava partecipare ad assemblee della Fondazione Falcone.Il tema della distruzione della scuola pubblica è in questi giorni oggetto di dibattito, denunce e manifestazioni di livello locale e nazionale, vedi per esempio la lettera dei dirigenti scolastici ripresa oggi da Repubblica, e chiunque abbia a che fare con la scuola pubblica si sarà reso conto dei tagli di quest'anno.Nello spazio pubblico di via Notarbartolo manifestazioni spontanee o organizzate hanno avuto luogo dal '92 in poi, prima ancora che venisse istituita la Fondazione Falcone.

PALEMO - GRAVE ATTO DI INTIMIDAZIONI A MANIFESTANTI IN DIFESA DELLA SCUOLA


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA COBAS PALERMO


Cobas scuola Palermo

Palermo 23 maggio 2009, ore 18,20


comunicato stampa


L'antimafia parolaia non tollera l'antimafia sociale

Oggi pomeriggio intorno alle 17, mentre si svolgevano le celebrazioni per l'anniversario della strage di Capaci, in via Notarbartolo a Palermo è avvenuto un grave attacco alla libertà di espressione, confermando il tragico rafforzamento del regimo autoritario berlusconiano.
Un gruppoo nutrito di aderenti ai Cobas era sceso in piazza collacando davanti al palco montato vicino all'albero Falcone uno striscione che recitava: LA MAFIA RINGRAZIA LO STATO PER LA MORTE DELLA SCUOLA". Uno slogan che evidentemente vuole sottolineare come la lotta alla mafia deve essere condotta, oltre che sul livello repressivo, anche su quello del miglioramento delle condizioni socio-economiche di una larga parte di popolazione che diviene il bacino di arruolamento e di consenso all'agire malavitoso. Da questo assunto la necessità di un intervento dello Stato verso la garanzia di dignitose condizioni di vita per tutti i cittadini da garantire con un'offerta di servizi sociali (scuola, sanità, trasporti, ecc.), di lavoro o di un reddito minimo garantito.
Gli organizzatori della manifestazione, coloro che hanno portato a celebrare la giornata di oggi i ministri Alfano e Gelmini (diretti responsabili del degrado italiano e, in particolare, del collasso della scuola pubblica) non hanno gradito il punto di vista dei Cobas e di tante altre persone che in piazza hanno solidarizzato con noi, mandando un manipolo di solerti poliziotti a strapparci con la forza dalle mani il nostro striscione, mandando a terra diverse persone.
Non paga di ciò la polizia ha fermato una docente, componente dell'esecutivo provinciale dei Cobas scuola di palermo (che secondo le affermazioni del funzionario Digos responsabile dovrebbe essere rilasciata dopo la stesura di un verbale di fermo in questura, perché come tanti altri si era opposta pacificamente alla rimozione dello striscione).
Con ciò si dimostra vera la nostra idea che le celebrazioni di oggi hanno un carattere meramente formale, che i richiami all'intervento sul sociale per combattere la mafia disturbano, che non è vero che lo Stato è compattamente schierato contro la mafia perche - come ci dicono i media - in questi giorni - diversi politici siciliani di alto livello sono indagati per aver comprato i voti che li hanno fatto eleggere da Cosa Nostra.

Carmelo Lucchesi
(dell'esecutivo provinciale die Cobas scuoal di Palermo)

sabato 23 maggio 2009

GIOVANNI FALCONE - PAOLO BORSELLINO





































Antonio Montinaro, 30 anni
· Vito Schifani, 27 anni
· Rocco Di Cillo, 30 anni
· Francesca Morvillo, 47 anni
· Giovanni Falcone, 53 anni






"Un uomo fa quello che è suo dovere fare,
quali che siano le conseguenze personali,
quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni.Questa è la base di tutta la moralità umana"
(Frase di J.F.Kennedy, che Giovanni Falcone amava ripetere)

martedì 19 maggio 2009

Unità: Superiori, la riforma sarà un elenco di tagli


Quaranta esperti non riescono a scrivere il testo. L’unico criterio è quello di Tremonti. Hanno tempo fino alla fine del
mese, in autunno il confronto

Unità: Superiori, la riforma sarà un elenco di tagli
18-05-2009

FABIO LUPPINO

Quaranta professionisti dell’istruzione da settimane si riuniscono quasi quotidianamente per tirare
fuori qualcosa che si possa chiamare «Grande riforma» della scuola. Chi li ha visti al lavoro li ha
trovati angosciati e avviliti. Sarà come dice il ministro il primo fatto epocale dopo quella Gentile, ma
- come è pacifico - ognuno può dare alle cose il nome che vuole: il nomen, però non fa la res.
Il problema della dotta commissione sta proprio nella filosofia. Un curriculum di tutto rispetto non si
può immiserire nella semplice operazione di, toglimi un po’ di matematica, aumenta le scienze,
meno latino più inglese. Roba da chirurgia estetica, anche se la Gelmini rivendica un po’ questo
criterio. «Pur mantenendo l’impostazione tradizionale - spiega sul Messaggero di ieri - anche nei
licei verrà potenziato l’insegnamento della matematica». Il presupposto teorico è res nullius. E per
professoroni di didattica e pedagogia, in alcuni casi, è un po’ poco.
I quaranta sono incartati. Sanno che devono completare qualcosa che possa essere chiamata
«Riforma della scuola superiore» entro la fine del mese, ma non ne vengono a capo. L’unico
presupposto-bibbia resta la Finanziaria di un anno fa di Giulio Tremonti: ridurre le ore, ridurre i
professori, ridurre il personale Ata. E di qui accorpare: classi, bambini, portatori di handicap,
materie. La più parte delle cose di cui parla il ministro è già uscito ampiamente in bozze, qualche
mese fa, ma viale Trastevere ha sempre smentito. Emergeva un ridimensionamento del tutto
immotivato del liceo classico, una finta attenzione per gli istituti tecnici - in cui vengono ridotte le
ore di laboratorio per cui non è chiaro quale sia il vantaggio - e il liceo musicale-coreutico («legato
al canto e alla danza», come ha spiegato il ministro al Messaggero) e quello delle scienze umane.
Signori, la riforma delle superiori. «Potenzieremo l’inglese - ha rassicurato la Gelmini -. Alla scuola
media le famiglie potranno decidere se avvalersi delle ore dedicate alla seconda lingua per
permettere ai loro figlioli di seguire soltanto corsi di Inglese. E al liceo classico ci sarà
l’obbligatorietà della lingua inglese per tutti e cinque gli anni di corso». Va ricordato al ministro che
sulla progressiva abolizione della seconda lingua alle medie c’è una sentenza del Tar a spiegare
che non si può fare. In più, andrebbe contro la direttiva comunitaria che impone lo studio della
seconda lingua: le ambasciate e i centri culturali di Francia, Germania e Spagna presenti in Italia
da mesi mugugnano davanti a questa prospettiva. Inoltre c’è una domanda semplice semplice da
girare al ministro: perché è meglio lo studio di una lingua piuttosto che due? Lo stato primitivo delle
conoscenze nostrane lo scontiamo ogni volta che ci rechiamo all’estero, dove ragazzi di sedici anni
parlano correntemente tre lingue straniere.
È questo, di grazia, uno svantaggio? Oppure si vuole tagliare per favorire la privatizzazione
dell’istruzione a cominciare dalle lingue straniere?

domenica 17 maggio 2009

MILANO - 27 MAGGIO: PRESIDIO DAVANTI ALL’ USP DI MILANO


Partecipate e fate girare, è molto importante esserci


A TUTTO IL PERSONALE DELLA SCUOLA

ATTENZIONE: IL TUO POSTO DI LAVORO E' A RISCHIO

DAL PROSSIMO ANNO POTRESTI NON LAVORARE!


Lo scorso 4 marzo una delegazione di lavoratori della scuola, docenti e ATA, precari e di ruolo, ha incontrato il Provveditore agli studi Antonio Lupacchino per manifestare la propria contrarietà a tagli e DDL Aprea e esprimere la preoccupazione di migliaia di precari per il proprio immediato futuro lavorativo. Il Provveditore ci ha “rassicurato” solo verbalmente che tutte le supplenze annuali su posto vacante sarebbero state riconfermate per il prossimo anno scolastico 2009/2010.


Ma come si conciliano queste rassicurazioni con i tagli confermati dal Ministero dell’Istruzione? (solo in Lombardia per il prossimo anno scolastico saranno 1047)


Perchè non sono ancora state fatte le nuove immissioni in ruolo previste già ad aprile?


E se in estate dovesse passare il Disegno di Legge Aprea che prevede la chiamata diretta dei presidi cosa ne sarebbe di graduatorie e convocazioni a settembre?


Il Coordinamento Lavoratori della Scuola “3 ottobre” invita tutti i lavoratori della scuola, precari e di ruolo, e tutti i cittadini che hanno a cuore la scuola pubblica a tornare con noi davanti all’USP per


ribadire il proprio NO, ai TAGLI, alla Legge 133 e al DDL Aprea


per richiedere tutti insieme un nuovo incontro al Provveditore Lupacchino e pretendere da lui risposte, questa volta concrete, sul nostro futuro lavorativo da settembre in avanti


PRESIDIO DAVANTI ALL’ USP REGIONALE DI MILANO

MERCOLEDì 27 MAGGIO

ORE 15.30 VIA RIPAMONTI, 85

(venire tutti/e muniti/e di fischietti e cartelli autoprodotti)


In allegato un volantino da appendere e distribuire nella vostra scuola


Se vuoi partecipare alle nostre iniziative di lotta, scrivi a: coordinamento3ottobre@gmail.com

o iscriviti al blog: http://cordinamentoscuola3ottobre.blogspot.com/

MACELLERIA MINISTERIALE

riceviamo da cobas sicilia

COBAS Comitati di Base della Scuola

Sede Nazionale: viale Manzoni, 55 - 00185 Roma - Tel. 06.70.452.452 06.77.20.60.60 www.cobas-scuola.it - mail@cobas-scuola.it

COORDINAMENTO REGIONALE SICILIANO

p.za Unità d’Italia 11 – 90144 Palermo - Tel. 091.34.91.92 – Tel/Fax 091.34.92.50
c.cobassicilia@tin.it - http://cobasscuolapalermo.wordpress.com

MACELLERIA MINISTERIALE
I numeri ufficializzati dal Miur non lasciano spazio ad equivoci: per il prossimo anno scolastico salteranno 37 mila cattedre solo in organico di diritto, ma non è ancora finita, un ulteriore taglio di 5.100 cattedre sarà disposto in organico di fatto presumibilmente e prioritariamente sui posti di sostegno. Il totale sarà di 42.100 posti in meno.
La più penalizzata è la scuola ex media, che avrà 15.541 docenti in meno pari al 10%. Saranno i docenti di Lettere e Tecnologia i più tartassati. Segue la scuola secondaria di secondo grado che, attraverso la formazione di classi più affollate, perderà 11.346 cattedre.
Più della metà dei tagli avverranno nel Meridione, dove spariranno due posti su tre aggravando condizioni di studio e di lavoro già profondamente degradate, per la mancanza di risorse e di strutture e per la massiva precarietà di tutto il personale della scuola ormai trasformata in disoccupazione.
La Campania conquista il primato con 5645 cattedre soppresse, segue la Sicilia con 5020, la Puglia con 3600 e la Calabria con 2800. Questo per cominciare.
I tagli previsti nei prossimi anni al personale della scuola pubblica statale, rappresentano il più grande licenziamento di massa della storia della Repubblica Italiana.
Il sistema d’istruzione, in questi anni, ha funzionato per il lavoro dei precari ed ora la Gelmini intende smantellare la scuola pubblica, riducendo orari, togliendo materie, ritornando alla “maestra unica”, aumentando in modo spropositato e contro tutte le norme sull’edilizia scolastica e la sicurezza, il numero di allievi per classe, per espellere definitivamente dalla scuola e dal mondo del lavoro, migliaia e migliaia di docenti e ata, anche dopo decenni di servizio e concorsi superati.
L’ex ministro Fioroni (PD), responsabile comunque dei tagli degli anni scorsi, ha presentato al Parlamento una proposta per una indennità di disoccupazione speciale rivolta ai precari della scuola: una sorta di elemosina per coloro che resteranno fuori dalle nomine del prossimo anno, avendo lavorato quest’anno per almeno 180 giorni. Già alcuni sindacati pare siano disponibili a trattare su questa ipotesi.
NESSUNO DEVE TRATTARE SULLA TESTA DEI PRECARI
La scuola non è una fabbrica in crisi, non è un’azienda che non riesce a vendere le proprie merci ed è costretta a produrre di meno, eliminando parte della propria forza-lavoro con licenziamenti e cassa integrazione.
La scuola anzi deve rispondere all’aumento di domanda sociale di istruzione e formazione, proprio per uscire dalla crisi.
Vogliono espellere i precari e mandare in soprannumero molti docenti di ruolo, smantellando la scuola pubblica statale.

TUTTO PER FARE CASSA CON TAGLI PER 8 MILIARDI ALLA SPESA PER L’ISTRUZIONE.
MENTRE MILIARDI DI EURO SONO PRONTI DA VERSARE A BANCHE ED IMPRESE RESPONSABILI DELLA CRISI ECONOMICA GLOBALE.
MENTRE SI SPENDONO CIRCA 13 MILIARDI DI EURO (A RATE FINO AL 2026) PER L'ACQUISTO DI 131 AEREI F-35 CACCIABOMBARDIERI NUCLEARI F-35 (UNO SOLO COSTA CIRCA 100 MILIONI DI EURO).
NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO!

Maggio 2009

sabato 16 maggio 2009

E DA NOI??..Londra, scandalo rimborsi: laburisti sospendono altro deputato


Il partito laburista, al governo in Gran Bretagna, ha sospeso oggi un secondo deputato nell'ambito di uno scaldalo sui rimborsi spese che ha scalfito la reputazione del Parlamento e ha provocato l'indignazione dell'opinione pubblica, dopo che il parlamentare ha chiesto migliaia di sterline per un mutuo che aveva già estinto. Continua a leggere questa notizia

Al nono giorno di rivelazioni basate sulle spese denunciate da politici di ogni schieramento, il quotidiano "Daily Telegraph" ha scritto che il deputato laburista David Chaytor deve restituire circa 13mila sterline di denaro dei contribuenti.

Con due deputati sospesi e un sottosegretario dimissionario per un'inchiesta su presunti abusi di spesa, il partito Laburista del premier Gordon Brown è quello più duramente colpito dallo scandalo, che ha alimentato il malcontento pubblico verso un partito al potere da 12 anni.

Nonostante le sospensioni, infatti, il Labour è stato criticato per non aver punito rapidamente i membri del partito coinvolti nella vicenda, mentre il partito Conservatore, all'opposizione, ha ricevuto alcuni elogi per aver adottato la linea dura contro alcune richieste di rimborsi che sembravano discutibili.

Un portavoce di Brown ha detto che Chaytor è stato "sospeso... per i privilegi di adesione al gruppo parlamentare del partito Laburista, dato che pendono ulteriori indagini da parte del commissario parlamentare".

Il giornale "Guardian" ha scritto che ogni altro deputato laburista che abbia chiesto rimborsi non dovuti sarà automaticamente sospeso e non gli sarà consentito di ripresentarsi alle prossime elezioni, previste per metà 2010.

La polizia ha reso noto che sta valutando di avviare un'inchiesta penale la settimana prossima

venerdì 15 maggio 2009

RIFLESSIONI - LO SGUARDO DI HANDALA

riflessioni - Chi è Handala?


Handala, il protagonista principale delle vignette di Naji al-Ali, ha come data di nascita il 5 giugno 1967: nasce a dieci anni e continua ad avere dieci anni. E’ l’età in cui Naji al-Ali lascia la sua terra; solo quando Handala
tornerà in Palestina riprenderà a crescere. Non è un bel bambino paffuto e viziato, il suo nome è quello di un erba amara, i suoi capelli sono come spine, va in giro scalzo come tutti i bambini dei campi profughi, il padre è sconosciuto e la madre è la Nakba, la Catastrofe. Dal 1973 non mostra più il suo volto. Si volterà solo quando gli arabi sapranno recuperare la propria dignità e otterranno la liberazione della Palestina.

A vent'anni dalla morte dell’autore, le vignette di Naji al-‘Ali rimangono di estrema attualità: le responsabilità di Israele, degli USA e dei governi arabi, le guerre per il petrolio, la questione dei rifugiati sono sotto gli occhi di tutti. I campi profughi continuano ad essere abitati da tanti piccoli Handala.



tra le nostre attività di blogger cerchiamo, senza pretesa o velleità di darci qualche spunto di riflessione....di tanto in tanto.

PER UNA NUOVA EDIZIONE DI NO AL SILENZIATORE

Nel 1994 la casa editrice TraccEdizioni ha pubblicato No al silenziatore, un libro che raccoglie le vignette di Handala disegnate da Naji al-'Ali, artista palestinese ucciso a Londra nel 1988.

link sul titolo


giovedì 14 maggio 2009

RICORDARE MICHELE MORTO SUL LAVORO


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA PROLETARIA.IT
clicca sul titolo

  • Michele è morto sul lavoro: giustizia per il portalettere travolto e ucciso mentre consegnava la posta, perchè non succeda più.

mercoledì 13 maggio 2009

SICILIA - PETIZIONE PER LA SCUOLA SICILIANA



PETIZIONE PER LA SCUOLA SICILIANA

Al Presidente della Regione Sicilia

On. Raffaele Lombardo

La situazione della scuola siciliana è contrassegnata da un’annosa insufficienza di personale, di aule e di servizi.

Personale scolastico

Secondo il piano predisposto dall'Ufficio Scolastico Regionale nel prossimo anno scolastico la scuola siciliana perderà oltre 4.500 posti relativi al personale docente della scuola primaria e secondaria, mentre per il personale Ata sembrerebbe ipotizzabile una riduzione di circa 1.600 posti. In totale un taglio di oltre 7.100 posti che pagheranno soprattutto i precari e che avrà gravi conseguenze sull'efficacia e la continuità di tutto il sistema formativo.

Edilizia scolastica

Le scarsissime risorse destinate in questi anni all'edilizia scolastica sono riuscite a garantire solo un parziale adeguamento delle strutture, lasciandoci vivere, insieme agli alunni, in condizioni precarie e insicure. La disattenzione al problema ci fa temere che le amministrazioni non raggiungeranno mai gli obiettivi fissati dalla L. 23/1996, obiettivi che la Regione dovrebbe comunque programmare e garantire (artt. 4, 5, 6, 7 e 11 L. 23/1996):

- soddisfacimento del fabbisogno immediato di aule;

- riqualificazione del patrimonio esistente;

- adeguamento alle norme vigenti in materia di agibilità, sicurezza e igiene;

- adeguamento delle strutture edilizie alle esigenze della scuola;

- equilibrata organizzazione territoriale del sistema scolastico, anche con riferimento agli andamenti demografici;

- disponibilità da parte di ogni scuola di palestre e impianti sportivi di base;

- piena utilizzazione delle strutture scolastiche da parte della collettività.

Per di più, l'inadeguatezza dei locali sta determinando una formazione di classi e sezioni con un numero di alunni incompatibile con la capienza delle aule a disposizione, innalzando così il livello di rischio per gli alunni e il personale scolastico che ne mette a repentaglio la salute e la sicurezza, vanificando nei fatti il ruolo che il DLgs 81/2008 affida alla scuola: essere il luogo privilegiato per promuovere la cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Servizi scolastici

Nella nostra realtà siciliana riscontriamo gravissime carenze e ritardi anche per quanto riguarda gli altri compiti in materia di istruzione attribuiti agli enti locali dalla normativa nazionale e regionale:

- servizi di trasporto e mensa;

- servizi di supporto e assistenza per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio;

- iniziative relative all’educazione degli adulti;

- interventi integrati di orientamento scolastico e professionale;

- azioni tese a realizzare le pari opportunità di istruzione;

- azioni di supporto tese a promuovere e sostenere la coerenza e la continuità in verticale e orizzontale tra i diversi gradi e ordini di scuola;

- interventi perequativi;

- interventi integrati di prevenzione della dispersione scolastica e di educazione alla salute.

Alla luce di quanto esposto, chiedo:

- che il Governo regionale richieda con forza ai ministeri competenti una significativa revisione delle assegnazioni di organico destinate alla Sicilia, in modo che siano soddisfatte tutte le richieste di tempo pieno e di tempo prolungato espresse dalle famiglie e sia tutelata la funzionalità complessiva della scuola siciliana che altrimenti rischia di essere ulteriormente marcata da una vera e propria discriminazione territoriale in termini di dotazioni e di opportunità offerte alle persone e alle famiglie.

- l'immediato sblocco dei Fondi per le Aree Sottoutilizzate – FAS, da destinare, insieme con le risorse disponibili per i progetti Pon e Por, al sostegno della scuola siciliana incrementandone il personale e adeguandone le strutture agli standard di sicurezza e salubrità;

- che tutte le attività finanziate con risorse provenienti dalla regione (fondi Fas, Progetto “Conoscenze”, progetti Pon e Por, tutoraggi, alternanza scuola-lavoro, ecc.) vengano attribuite in prima istanza - attraverso procedure trasparenti e rispettose delle graduatorie – al personale docente e Ata precario.

Distinti saluti

(firma e inoltra alla Segreteria particolare del Presidente della Regione maria.bonanno@regione.sicilia.it)

SCUOLA - SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA 15 MAGGIO 09

PALERMO - il neo sito cobas di palermo


Vi segnaliamo due novità

1) E' nato il sito dei Cobas Scuola di Palermo. Non è ancora molto ricco ma col tempo contiamo di mettere qualcos'altro. l'indirizzo è http://cobasscuolapalermo.wordpress.com.

2) L'annunciato presidio palermitano in piazza Politeama per venerdì 15 pv in occasione dello sciopero della scuola è stato annullato. In contemporanea, in piazza Magione si terrà l'annuale manifestazione indetta da Addiopizzo che vede impegnate numerose scuoole. I Cobas palermitani che non andranno alla manifestazione di Roma si troveranno in piazza Magione a volantinare sui motivi dello sciopero.

PALERMO - ZETALAB NON SI TOCCA


GIOVEDI' 14 MAGGIO

ZETALAB NON SI TOCCA

voci corpi e suoni contro lo sgombero


Lo scorso 22 Aprile il Laboratorio Zeta ha ricevuto un'ingiunzione di sgombero.
Chiudere lo Zetalab vorrebbe dire cancellare un'esperienza che da oltre 8 anni sperimenta forme e pratiche culturali, sociali e politiche a Palermo.

Immediatamente è stato lanciato un appello di solidarietà che ha già raccolto oltre 1500 adesioni e tra queste molte sono state quelle provenienti dal mondo culturale, e non solo da quello palermitano.

Sono tutte persone che negli anni hanno vissuto lo zetalab, rendendolo un luogo di sperimentazione artistica e culturale fondamentale per la nostra città.

Abbiamo pensato questa giornata come uno spazio di condivisione con quanti in questi giorni hanno espresso il loro attaccamento all'esperienza del laboratorio zeta. Vuole essere un'occasione per rivendicare la storia che portiamo dentro e per pensare insieme le nuove trasformazioni.
Ci sembra il modo migliore per continuare a resistere insieme.

L'appuntamento prevede una “maratona teatrale” (giovedì 14 maggio dalle 17,30 alle 20,00), una “jam session musicale” (dalle 21,00), una mostra fotografica, una di pittura e una videoproiezione continua.
Sarà inoltre presentato il Dossier: Zetalab non si tocca



Hanno già confermato la loro partecipazione:

per il teatro (dalle 17.00):

Claudio Collovà, Alessandra Luberti, Davide Enia, Veroinica Pecoraino, Emilia Guarino, Giorgio Li Bassi, Compagnia Quartiatri, Daria Castellini, Toni Bondì, Martino Lo Cascio, La compagnia prese fuoco, Claudia Puglisi, Maria Francesa Spagnolo, Giacomo Guarneri, Mario Valentini, Preziosa Salatino, Tanto di cappello, Yousif Latif Jaralla, Giusva Pecoraino, Nino Vetri e Giacco Poiero


per la musica (dalle 20.00):

Lelio Giannetto, Matilde Politi, Aiirfish, Gente Strana Posse, NINO, Akkura, OM, King Joseph, Banda alle ciance, Trizzi ri donna, Giovanni Torregrossa, K.Kelvin, Manomanca, Stalkernoiser



Mostra fotografica di Melania Messina,

Opere pittoriche di Vincenzo Ognibene

Presentazione del Mediterraneo Antirazzista 2009



La raccolta di adesioni continua. Si può aderire scrivendo una mail a laboratoriozeta@yahoo.it

mettendo un commento su
http://www.kom-pa.net/index.php?option=com_content&task=view&id=389&Itemid=1

E iscrivendosi al gruppo ZETALAB NON SI TOCCA su facebook:

http://www.facebook.com/home.php?#/group.php?sid=768c6d12cbb072fe61b936f9a2882bc1&gid=88454256224&ref=search


Segnaliamo un articolo apparso sull'ultimo numero del settimanale Centonove a firma Augusto Cavadi dal titolo:
GENERAZIONE ZETALAB
http://www.augustocavadi.eu/public/public/?p=971

MARSALA - critical mass domenica ore 10,00 porta nuova


riceviamo da 'amici di leonida'


Ciao,

domenica prossima a marsala c'è una biciclettata. Ci vieni?

clicca sotto o sul titolo

http://leonida-leonida.blogspot.com/2009/05/baci-bici-critical-mass-in-erba.html

lunedì 11 maggio 2009

per i colleghi dell'ist. arte mazara del vallo - sintesi legge aprea

Proposta di Legge Aprea (Sintesi)

Introduzione

La presente proposta di legge rafforza l’autonomia organizzativa della scuola, attraverso Il
superamento della vecchia concezione del collegio dei docenti, con l’assegnazione
all’autoregolazione interna di tipo professionale delle competenze e dell’articolazione del lavoro,valorizza
e rispetta la libertà di insegnamento, perché libera la scuola e il lavoro dell’insegnante da vincoli esterni
e di tipo burocratico.
Il consiglio di amministrazione, organo di gestione della scuola, è l’unico che necessita di una
regolazione da parte dello Stato, dato che le scuole ne usano le risorse.
Il testo, in particolare, recepisce i princıpi e i criteri della modernizzazione delle pubbliche
amministrazioni: separazione tra organi di indirizzo e organi di gestione;attribuzione ai dirigenti di poteri
di gestione connessi alle responsabilità in ordine ai risultati; partecipazione degli studenti e dei genitori
come efficace strumento di indirizzo e di controllo.
Attraverso la trasformazione in fondazioni si vuole anche favorire una maggiore libertà di educazione
che poggia sulla natura sociale dell’educazione:un’opera da svolgere entro quella società civile e quegli
enti pubblici e privati più vicini ai cittadini.........

clicca sul titolo per l'intero articolo


MILANO - assemblea unitaria


LAVORATORI DI TUTTI I SETTORI, UNIAMOCI!

ASSEMBLEA UNITARIA

LUNEDI’ 11 MAGGIO

DALLE 18.00 ALLE 22.00

LARGO CORSIA DEI SERVI, 11 (MM DUOMO-SAN BABILA) - MILANO

SCRIVETECI ALLA MAIL: coordinamento3ottobre@gmail.com

O SUL NOSTRO BLOG: http://coordinamentoscuola3ottobre.blogspot.com

Noi lavoratori della scuola pubblica da mesi subiamo da parte del Governo Berlusconi un attacco senza precedenti: tagli di posti di lavoro (130.000 in tre anni), risorse (8 miliardi di euro), smantellamento di un sistema pubblico e trasparente di reclutamento, introduzione di progetti di riforma della scuola piegate alle esigenze delle aziende private, attacco al diritto allo studio, alla libertà di insegnamento e alla gestione democratica e collegiale degli Istituti scolastici.

Ma questo genere di attacchi ai lavoratori, ai diritti acquisiti e alla qualità del lavoro non riguarda solo noi della scuola pubblica, ma tutti i lavoratori del settore pubblico (sanità, enti locali, trasporti) e del settore privato. Tagli, licenziamenti, attacco ai diritti fondamentali conquistati decenni fa dalle lotte di altri studenti/lavoratori/cittadini, peggioramento delle condizioni generali di ciascuno, giovane o vecchio, donna o uomo, dalla salute all’istruzione alla possibilità di condurre una vita dignitosa: tutto ciò che ci offre questo governo, spesso in accordo con opposizione istituzionale e sindacati compiacenti, oggi più di ieri con il pretesto della crisi economica. In questa stessa barca ci sono anche agli studenti, straordinari protagonisti delle mobilitazioni dell’autunno, giovani attaccati nel loro diritto allo studio nelle Università e nelle scuole e formati oggi solo per diventare i lavoratori precari e sottopagati di domani.

Perché tutto questo non continui più è necessario, oggi più che mai, che TUTTI I LAVORATORI DI TUTTI I SETTORI SI UNISCANO DAL BASSO PER SOSTENERSI AD USCIRE DAL PROPRIO ISOLAMENTO E ORGANIZZARSI INSIEME per progettare e lanciare azioni di protesta e iniziative comuni di resistenza che favoriscano la nascita di una lotta, non più solo auto-referenziale o puramente corporativa, ma il più forte, il più consapevole e il più ampia possibile.

"Noi la crisi la stiamo già pagando. E siamo stufi di farlo”

Come Coordinamento Lavoratori della Scuola “3 ottobre”, in 7 mesi di lotte, abbiamo ricavato l’idea che solo con l’unità tra lavoratori il confronto dei contenuti nel rispetto delle differenze e l’iniziativa pratica, coerente e decisa è forse possibile reagire a questi attacchi e passare dalla rassegnazione all’azione.

UNIRSI, SOSTENERSI, ORGANIZZARSI. SE NON ORA QUANDO!!!

PER QUESTO INVITIAMO TUTTI I LAVORATORI, DELLA SCUOLA E NON, PUBBLICI E PRIVATI E TUTTI GLI STUDENTI A UN’ASSEMBLEA PREPARATORIA UNITARIA ALLO SCOPO DI ORGANIZZARE IN GIUGNO UNA GRANDE INIZIATIVA CITTADINA CONTRO LA PRECARIETA’, I LICENZIAMENTI, IN DIFESA DELLO STATO SOCIALE, IL DIRITTO DI SCIOPERO E IL CONTRATTO NAZIONALE.

SCRIVETECI ALLA MAIL: coordinamento3ottobre@gmail.com

O SUL NOSTRO BLOG: http://coordinamentoscuola3ottobre.blogspot.com

da http://coordinamentoscuola3ottobre.blogspot.com


Report 8 Maggio 2009

Ieri 8 maggio si è tenuto a Milano, davanti alla sede regionale RAI di C.so Sempione, un presidio di lavoratrici e lavoratori della scuola che, nel contesto della più generale contestazione ai tagli effettuati sulla scuola e all'attacco portato dalle proposte di legge Aprea e Cota, ha voluto riportare all'attenzione di tutti l'annosa questione delle condizioni cui gli ATA-ITP ex EE.LL. sono stati ridotti, nonostante le sentenze vinte in tanti tribunali del lavoro, dal famigerato accordo confederale del luglio 2000, dall'emendamento Berlusconi in finanziaria 2006 e dalla mancata revisione di quell'emendamento da parte del successivo governo Prodi.

In tale contesto si è resa possibile una breve intervista fattaci da una giornalista, alla quale abbiamo consegnato un volantino esplicativo e un dossier e con cui si è rimasti d'accordo per un'eventuale e successivo approfondimento.

Registriamo, al momento, che una brevissima comunicazione è emersa sul TG3 regionale, col riferimento ad “alcune sentenze di giudici del lavoro che danno ragione agli ATA-ITP ex EE.LL., ma che restano tuttora inapplicate”. Ciò dopo un minuto dedicato ai confederali.

Avrebbe potuto e dovuto essere di più, ma anche questa piccola informazione è il segno che solo la mobilitazione autonoma dei lavoratori può scommettere sulla rottura del silenzio da parte dei poteri sull'informazione e sulla denuncia alle malefatte dei sindacati confederali e dei governi bipartisan.

Lo sciopero e la manifestazione nazionale del 15 maggio saranno la prossima occasione: li prepareremo incontrandoci in sede Cobas (V.le Monza 160 - MM Gorla) mercoledì 13 dalle 15.30.

Per andare a Roma tel 347.2509792.

COBAS Comitati di Base della Scuola

Milano 9 Maggio 2009