lunedì 26 aprile 2010

APPELLO DI SOLIDARIETA' AI LAVORATORI ITALTEL

La grave situazione dell'Italtel - ormai unica grande azienda italiana di ICT - che mette a serio
rischio i posti di lavoro dei dipendenti del gruppo ed in particolare quelli degli insediamenti
periferici, come quelli dello stabilimento di Carini (PA), riporta, caso mai qualcuno se ne fosse
irresponsabilmente dimenticato, al dramma della crisi dell’occupazione.

Nel caso specifico dell’Italtel, come in quello della Fiat di Termini Imerese e del suo indotto,
s’intravede un’assenza totale di qualsiasi linea di politica industriale che possa salvaguardare settori decisivi per la loro grande rilevanza tecnologica che, se smantellati, non è immaginabile né
prevedibile vengano ripristinati in tempi ragionevoli.

Non sono chiare neppure le strategie industriali e preoccupano molto i provvedimenti anticrisi delle proprietà e del loro management, che tendono ad escludere completamente le loro innegabili responsabilità ricorrendo esclusivamente al taglio dell’occupazione.
Eppure questi gruppi imprenditoriali hanno usufruito nel tempo di significativi interventi pubblici, con rilevanti trasferimenti di risorse, sicuramente e colpevolmente non adeguatamente agganciati ad una politica industriale d’interesse regionale e nazionale.

In questo senso la lotta dei lavoratori dell’Italtel, come di quelli della Fiat, del Cantiere Navale di
Palermo e di altre aziende collegate, non è solo la legittima battaglia per il loro posto di lavoro, ma
è anche la battaglia di tutta la Sicilia “migliore”, compresa quella del mondo dell’associazionismo e
dell’impegno sociale che, a partire dal suo specifico, intende resistere allo spaventoso degrado
sociale della regione.

Un degrado causato da un sistema politico-affaristico e mafioso che vive
anche della desertificazione socio-economica dell’Isola, con lo smantellamento progressivo di interi settori economici, ormai da tempo in atto con la sostanziale acquiescenza delle istituzioni.

Per questo esprimiamo solidarietà piena ai lavoratori dell’Italtel e di tutte le altre aziende in
crisi ed invitiamo tutte le realtà associative a ritenersi in mobilitazione morale e, ove possibile,
anche operativa, a fianco dei lavoratori in lotta per i loro posti di lavoro che sono parte
irrinunciabile del destino di Palermo e della Sicilia intera.

SEGUONO ADESIONI
- CAMILLERI FANS CLUB - http://www.vigata.org
- CENTRO SICILIANO DI DOCUMENTAZIONE GIUSEPPE IMPASTATO - Palermo
- COOPERATIVA SOCIALE ANTIUSURA E ANTIRACKET SOLIDARIA - Palermo
- SOS IMPRESA - Palermo
- ASSOCIAZIONE CITTADINI INVISIBILI - Palermo
- ASSOCIAZIONE CULTURALE MALAUSSENE - Palermo
- ASSOCIAZIONE CULTURALE PEPPINO IMPASTATO - Cinisi (PA)
- CIRCOLO ERNESTO "CHE" GUEVARA - Ass.ne Naz.le di amicizia Italia-Cuba, Palermo
- LABORATORIO ZETA - Centro sociale occupato, Palermo
- WEB MAGAZINE KOM - PA.NET - http://www.kom-pa.net/
- FORUM ANTIRAZZISTA - Palermo
- LAICI MISSIONARI COMBONIANI
- COBAS SCUOLA PALERMO
- CONFEDERAZINE COBAS PALERMO
- COORDINAMENTOSCUOLAMADONITA - Castelbuono-Marsala

PALERMO - ''la scuola fascista'' 28 aprile 2010




Mercoledì 28 Aprile, ore 17,30

Libreria Kalos - Via XX settembre, 56/b Palermo
Barbara Evola e Giovanni Di Benedetto
presentano il libro


LA SCUOLA FASCISTA

A seguire aperitivo offerto dall'Associazione Malaussene di Palermo
con vino della Coop. Arci "Lavoro e non solo" di Corleone (prodotto in
terreni confiscati alla mafia)

CESP Centro Studi per la Scuola Pubblica
COBAS Comitati di Base della Scuola
piazza Unità d’Italia, 11 - 90144 Palermo - 091 349192 / 091349250
cobasscuolapalermo.wordpress.com - cobasscuolapalermo@gmail.com

La scuola fascista, Istituzioni, parole d'ordine e luoghi dell'immaginario
Curato da D. Montino e G. Gabrielli per il Cesp e pubblicato da Ombre corte.
Raccoglie 38 voci redatte da 12 ricercatori che affrontano il nodo della scuola del regime.

Introduzione di Monica Galfré.





domenica 25 aprile 2010

25 aprile 2010 - PIU' CHE MAI ''BELLA CIAO!''


25 APRILE 2010
UN AUGURIO DAL COORDINAMENTO MADONITA
BUON ASCOLTO
''BELLA CIAO''






martedì 20 aprile 2010

CASTELBUONO - acqua bene comune

buone nuove da castelbuono (pa) sul fronte ''privatizzazione acqua''........continuiamo a chiederci, senza incontrare risposte, com'è la situazione a marsala (tp) e negli altri comuni della provincia?

Alla fine il Consiglio comunale di Castelbuono ce l’ha fatta: lunedì 12 aprile è stata approvata all’unanimità la delibera che dichiara l’acqua bene comune, e stabilisce che il servizio idrico venga esercitato dal Comune direttamente o a mezzo di Enti di diritto pubblico.

La proposta di delibera è stata riformulata dalla Giunta dopo che il comitato no priv l’aveva presentata su iniziativa dei cittadini.

Nella proposta della Giunta, però, era prevista anche la possibilità che il servizio idrico potesse essere esercitato anche da “società di diritto pubblico”, ma questa ambigua previsione,dopo delle incertezze, è stata cassata da un emendamento voluto dal capogruppo del Pd (maggioranza) Mazzola e dal consigliere Vignieri, e fatto proprio dall’intero gruppo.

Nella prima delle tre votazioni previste per la modifica dello statuto, la minoranza (centrodestra, civica) aveva votato contro, e nella seconda si era allontanata dall’aula; nella terza votzione, invece, ha votato a favore della modifica.

Con questa determinazione unanime il Consiglio comunale si adegua infine al sentire della cittadinanza castelbuonese, che, su sollecitazione del comitato no priv, aveva con diverse modalità espresso la sua contrarietà alla privatizzazione dell’acqua.

Sulla decisione avranno anche influito le notizie di aumenti vertiginosi delle tariffe provenienti dai comuni viciniori i cui Sindaci hanno già consegnato le reti e gli impianti alla società privata APS, e nei quali quindi è stata sperimentata la privatizzazione in atto.

Il Comitato no priv, ricordando di essere stato per anni l’unico soggetto a sollevare il problema, sia tra la gente che nelle sedi istiruzionali, prende atto della decisione con soddisfazione, anche se il Consiglio comunale di Castelbuono, d’altra parte, non è stato neppure messo in condizione, da parte dei vertici del Comune, di esaminare la proposta di delibera per proporre la legge regionale sull’acqua pubblica, ora già depositata all’ARS.

Mentre continuerà a vigilare ed informare perchè non vengano consegnati ai privati le reti e gli impianti dell’acqua, ecco il prossimo impegn del comitato: la raccolta di firme per la presentazione del referendum abrogativo delle norme statali che hanno dato il via libera alla privatizzazione dell’acqua.

Iil comitato no priv auspica un importante contributo da parte dei cittadini castelbuonesi, come è avvenuto in tutte le altre raccolte di firme sull’acqua. Quindi, a presto in piazza per firmare.

Per il comitato no priv

Gioacchino Cannizzaro

Seguono:

- Gli articoli inseriti nello Statuto

statuto modifiche

- I precedenti interventi di Tranquillopoli sul tema

http://tranquillopoli.altervista.org/?p=580

venerdì 16 aprile 2010

stefano rosso

bologna '77 - stefano rosso
buon ascolto






giovedì 15 aprile 2010

Palermo. Assemblea pubblica dei "Precari della scuola in lotta" venerdì 16 aprile 2010

Importantissima assemblea pubblica dei "Precari della scuola in lotta" venerdì 16 aprile 2010 ore 17 presso il Laboratorio Zeta
Ordine del giorno:
1) Resoconto particolareggiato dell'incontro con il provveditore agli studi Rosario Leone, avuto il giorno 31 Marzo,nel quale si è discusso degli organici 2010/2011 per le classi comuni ed il sostegno, dei contratti regionali(durata e valutazione del servizio),degli effetti della riforma della scuola secondaria sull'assetto della scuola siciliana, del destino dei docenti precari e della limitatissima consistenza dei posti disponibili alle convocazioni di settembre;
2) Presentazione delle tabelle Miur con i tagli agli organici 2010/2011, con particolare attenzione alla Sicilia. Chiarimenti sulle discipline che subiranno tagli pesanti nelle classi II-II-IV dei Tecnici e II-III dei professionali(A050, A017,A019 ,A046, A049,A060, ecc. ecc.)
3) Resoconto dell'Assemblea nazionale Cobas(10-11 Aprile Salerno) in cui è stato lanciato lo Sciopero degli scrutini del 14 e 15 giugno 2010
4) Individuazione delle iniziative future per la piena realizzazione dello Sciopero degli scrutini di giugno;
5) Preparazione dell' assemblea del Movimento Scuola Sicilia che si terrà il giorno 24 Aprile presso il Laboratorio Zeta;
6) Varie ed eventuali

Il cittadino di Adro



Sono figlio di un mezzadro che non aveva soldi ma un infinito patrimonio di dignità.

Ho vissuto i miei primi anni di vita in una cascina come quella del film "L'albero degli zoccoli".
Ho studiato molto e oggi ho ancora intatto tutto il patrimonio di dignità e inoltre ho guadagnato i soldi per vivere bene.
È per questi motivi che ho deciso di rilevare il debito dei genitori di Adro che non pagano la mensa scolastica.

A scanso di equivoci, premetto che:
- Non sono "comunista". Alle ultime elezioni ho votato per FORMIGONI. Ciò non mi impedisce di avere amici di tutte le idee politiche. Gli chiedo sempre e solo la condivisione dei valori fondamentali e al primo posto il rispetto della persona.
- So perfettamente che fra le 40 famiglie alcune sono di furbetti che ne approfittano, ma di furbi ne conosco molti. Alcuni sono milionari e vogliono anche fare la morale agli altri. In questo caso, nel dubbio sto con i primi. Agli extracomunitari chiedo il rispetto dei nostri costumi e delle nostre leggi, ma lo chiedo con fermezza ed educazione cercando di essere il primo a rispettarle. E tirare in ballo i bambini non è compreso nell'educazione.

Ho sempre la preoccupazione di essere come quei signori che seduti in un bel ristorante se la prendono con gli extracomunitari. Peccato che la loro Mercedes sia appena stata lavata da un albanese e il cibo cucinato da un egiziano. Dimenticavo, la mamma è a casa assistita da una signora dell'Ucraina.

Vedo attorno a me una preoccupante e crescente intolleranza verso chi ha meno. Purtroppo ho l'insana abitudine di leggere e so bene che i campi di concentramento nazisti non sono nati dal nulla, prima ci sono stati anni di piccoli passi verso il baratro. In fondo in fondo chiedere di mettere una stella gialla sul braccio degli ebrei non era poi una cosa che faceva male.

I miei compaesani si sono dimenticati in poco tempo da dove vengono. Mi vergogno che proprio il mio paese sia paladino di questo spostare l'asticella dell'intolleranza di un passo all'anno, prima con la taglia, poi con il rifiuto del sostegno regionale, poi con la mensa dei bambini, ma potrei portare molti altri casi.

Quando facevo le elementari molti miei compagni avevano il sostegno del patronato. Noi eravamo poveri, ma non ci siamo mai indignati. Ma dove sono i miei compaesani, ma come è possibile che non capiscano quello che sta avvenendo? Che non mi vengano a portare considerazioni "miserevoli". Anche il padrone del film di cui sopra aveva ragione. La pianta che il contadino aveva tagliato era la sua. Mica poteva metterla sempre lui la pianta per gli zoccoli. (E se non conoscono il film che se lo guardino).

Ma dove sono i miei sacerdoti. Sono forse disponibili a barattare la difesa del crocifisso con qualche etto di razzismo. Se esponiamo un bel rosario grande nella nostra casa, poi possiamo fare quello che vogliamo? Vorrei sentire i miei preti "urlare", scuotere l'animo della gente, dirci bene quali sono i valori, perché altrimenti penso che sono anche loro dentro il "commercio".

Ma dov'è il segretario del partito per cui ho votato e che si vuole chiamare "partito dell'amore". Ma dove sono i leader di quella Lega che vuole candidarsi a guidare l'Italia. So per certo che non sono tutti ottusi ma che non si nascondano dietro un dito, non facciano come coloro che negli anni 70 chiamavano i brigatisti "comnpagni che sbagliano".

Ma dove sono i consiglieri e gli assessori di Adro? Se credono veramente nel federalismo, che ci diano le dichiarazioni dei redditi loro e delle loro famiglie negli ultimi 10 anni. Tanto per farci capire come pagano le loro belle cose e case. Non vorrei mai essere io a pagare anche per loro. Non vorrei che il loro reddito (o tenore di vita) venga dalle tasse del papà di uno di questi bambini che lavora in fonderia per 1200 euro al mese (regolari).

Ma dove sono i miei compaesani che non si domandano dove, come e quanti soldi spende l'amministrazione per non trovare i soldi per la mensa. Ma da dove vengono tutti i soldi che si muovono, e dove vanno? Ma quanto rendono (o quanto dovrebbero o potrebbero rendere) gli oneri dei 30.000 metri cubi del laghetto Sala. E i 50.000metri della nuova area verde sopra il Santuario chi li paga? E se poi domani ci costruissero? E se il Santuario fosse tutto circondato da edifici? Va sempre bene tutto? Ma non hanno il dubbio che qualcuno voglia distrarre la loro attenzione per fini diversi. Non hanno il dubbio di essere usati? È già successo nella storia e anche in quella del nostro paese.

Il sonno della ragione genera mostri.

Io sono per la legalità. Per tutti e per sempre. Per me quelli che non pagano sono tutti uguali, quando non pagano un pasto, ma anche quando chiudono le aziende senza pagare i fornitori o i dipendenti o le banche. Anche quando girano con i macchinoni e non pagano le tasse, perché anche in quel caso qualcuno paga per loro. Sono come i genitori di quei bambini. Ma che almeno non pretendano di farci la morale e di insegnare la legalità perché tutti questo begli insegnamenti li stanno dando anche ai loro figli.

E chi semina vento, raccoglie tempesta!

I 40 bambini che hanno ricevuto la lettera di sospensione servizio mensa, fra 20/30 anni vivranno nel nostro paese. L'età gioca a loro favore. Saranno quelli che ci verranno a cambiare il pannolone alla casa di riposo. Ma quel giorno siamo sicuri che si saranno dimenticati di oggi? E se non ce lo volessero più cambiare? Non ditemi che verranno i nostri figli perché il senso di solidarietà glielo stiamo insegnando noi adesso.
È anche per questo che non ci sto.

Voglio urlare che io non ci sto. Ma per non urlare e basta ho deciso di fare un gesto che vorrà dire poco, ma vuole tentare di svegliare la coscienza dei miei compaesani.

Ho versato quanto necessario a garantire l'uso della mensa per tutti i bambini, in modo da non creare rischi di dissesto finanziario per l'amministrazione. In tal modo mi impegno a garantire tutta la copertura necessaria per l'anno scolastico 2009/2010. Quando i genitori potranno pagare, i soldi verranno versati in modo normale, se non potranno o vorranno pagare il costo della mensa residuo resterà a mio totale carico. Ogni valutazione dei vari casi che dovessero crearsi è nella piena discrezione della responsabile del servizio mensa.

Sono certo che almeno uno di quei bambini diventerà docente universitario o medico o imprenditore o infermiere e il suo solo rispetto varrà la spesa. Ne sono certo perché questi studieranno mentre i nostri figli faranno le notti in discoteca o a bearsi con i valori del "grande fratello".

Il mio gesto è simbolico perché non posso pagare per tutti o per sempre e comunque so benissimo che non risolvo certo i problemi di quelle famiglie. Mi basta sapere che per i miei amministratori, per i miei compaesani e molto di più per quei bambini sia chiaro che io non ci sto e non sono solo.

Molto più dei soldi mi costerà il lavorio di diffamazione che come per altri casi verrà attivato da chi sa di avere la coda di paglia. Mi consola il fatto che catturerà soltanto quelle persone che mi onoreranno del loro disprezzo. Posso sopportarlo. L'idea che fra 30 anni non mi cambino il pannolone invece mi atterrisce.

Ci sono cose che non si possono comprare. La famosa carta di credito c'è, ma solo per tutto il resto.

Un cittadino di Adro

lunedì 12 aprile 2010

Ancora tagli agli organici. Una scatola vuota chiamata scuola


Ancora tagli agli organici. Una scatola vuota chiamata scuola

Mai visto un Ministro della Repubblica procedere a testa bassa, lasciando che la scuola statale vada in malora, incurante dei diritti dell’utenza, del dissenso degli Enti Locali, Regioni, delle Associazioni Professionali e dei sindacati, incurante degli effetti già prodotti sulla qualità del servizio, incurante del licenziamento di svariate decine di migliaia di precari.

A settembre 2010 la scuola statale avrà 25.600 posti di docenti e 15.600 posti Ata in meno. Nella secondaria di secondo grado in particolare gli effetti dell'applicazione frettolosa dei regolamenti produrranno effetti pesantissimi sia in termini di tagli che di qualità dell'offerta formativa, determinano una situazione caotica.

Rifiutiamo questa aggressione alla scuola statale chiamata “riforma”.

La pervicacia del Ministro Gelmini nel cancellare posti di lavoro e sguarnire le scuole come presidi culturali non ha eguali nella storia della repubblica.

Riteniamo inaccettabile l’ulteriore tranche di tagli prevista per il prossimo anno scolastico e daremo battaglia fino alla fine per fermare questa politica dissennata che aggrava le condizioni di lavoro del personale, aumenta la confusione, il disservizio e che lascia senza posto di lavoro migliaia di precari.

I cittadini hanno diritto ad una scuola statale ottima.

Bastano poche e semplici cose:

  • rispettare le leggi e la costituzione in materia di diritto allo studio
  • rispettare le scelte delle famiglie sul tempo scuola
  • rispettare il Ccnl sulle prestazioni di lavoro di docenti e Ata
  • garantire la funzionalità e la qualità del servizio
  • rendere sicure le scuole, mettendo a norma gli edifici
  • assumere a tempo indeterminato i precari docenti e Ata su tutti i posti liberi
  • finanziare i bilanci

Fino a quando il Ministro non rivedrà queste scelte di politica scolastica la scuola statale sarà in pericolo.

Per tutte queste ragioni la FLC CGIL, nelle prossime settimane, promuoverà una serie di iniziative di mobilitazione, tra cui:

dal 26 al 30 aprile sit-in a staffetta delle strutture FLC CGIL regionali di fronte al Ministero dell'Istruzione e avvio di una campagna di assemblee nelle scuole aperte alla cittadinanza;

15 maggio: assemblea nazionale del personale precario

28 maggio: iniziativa nazionale risorse finanziarie alle scuole

Settembre 2010: Stati generali della conoscenza

Roma, 9 aprile 2010

Io sto con Emergency

il coordinamento madonita esprime piena solidarità ad emergency e aderisce a Appello''io sto con emergency''


Appello

Io sto con Emergency

Sabato 10 aprile militari afgani e della coalizione internazionale hanno attaccato il Centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah e portato via membri dello staff nazionale e internazionale. Tra questi ci sono tre cittadini italiani: Matteo Dell'Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani.

Emergency è indipendente e neutrale. Dal 1999 a oggi EMERGENCY ha curato gratuitamente oltre 2.500.000 cittadini afgani e costruito tre ospedali, un centro di maternità e una rete di 28 posti di primo soccorso.

IO STO CON EMERGENCY

domenica 11 aprile 2010

Palermo. 12-4-10, h 17,30, presidio per Joy ed Hellen

Presidio anche a Palermo per Joy ed Hellen

Perché Joy, Hellen e le altre ragazze non rimangano rinchiuse altri due mesi
in un Cie, contro il "pacchetto sicurezza", i Cie e le deportazioni
presidio a Palermo, lunedì 12 aprile in via Cavour (nei pressi della
Feltrinelli) alle 17.30


Guarda il calendario delle iniziative in continuo aggiornamento
http://noinonsiamocomplici.noblogs.org/post/2010/04/06/calendario-delle-iniziative-contro-i-cie-e-le-deportazioni

martedì 6 aprile 2010

Segnala questo messaggio Proroga dei termini ricorso al Tribunale del lavoro per gli scatti di anzianità



Cari colleghi,
a seguito del successo che sta riscontrando il ricorso al Tribunale del Lavoro per gli scatti di anzianità, e considerato che molti ancora non hanno potuto aderire al ricorso formalmente a causa delle festività pasquali, i COBAS hanno deciso di posticipare la scadenza dei tempi per la presentazione della domanda di adesione a giorno 9 Aprile 2010. Ricordo che il ricorso è rivolto ai precari della scuola ma anche a coloro che hanno sottoscritto di recente un contratto a tempo indeterminato ed hanno ottenuto il raggiungimento del ruolo. E' possibile recuperare i mancati scatti di anzianità degli ultimi 5 anni, per gli anni precedenti c'è già la prescrizione. Il costo del ricorso è 20 euro per gli iscritti COBAS e 70 euro per i non iscritti. E' possibile iscriversi ai COBAS in occasione della presentazione del modulo di adesione con tutti i documenti. Il pagamento per il costo del ricorso si fa quando vengono consegnati i documenti sotto richiesti in sede. Agli aderenti verrà rilasciata una ricevuta.
Ecco i documenti per aderire al ricorso, da portare nella sede COBAS (sita in Piazza Unità d'Italia 11):
- Modulo di adesione al ricorso compilato (in allegato)
- Fotocopia dei contratti firmati con le scuole pubbliche statali negli ultimi 5 anni (più precisamente supplenze annuali o brevi del periodo Marzo 2005 - Marzo 2010)
- Fotocopia del documento di identità e del codice fiscale
SI ACCETTANO LE ADESIONI SOLO DI COLORO CHE CONSEGNANO IN SEDE IL MODULO GIA' COMPILATO E LE FOTOCOPIE DEI DOCUMENTI SOPRA RICHIESTI
Il nuovo calendario di ricevimento in sede, solo per gli aderenti al ricorso e solo per la consegna dei documenti relativi a questo ricorso, è il seguente:
- Martedì 6 Aprile 2010 dalle ore 17:00 alle ore 19:30;
- Mercoledì 7 Aprile 2010 dalle ore 17:00 alle ore 19:30;
- Giovedì 8 Aprile 2010 dalle ore 17:00 alle ore 19:30;
- Venerdì 9 Aprile 2010 dalle ore 17:00 alle ore 19:30.
Gli aderenti al ricorso verranno contattati successivamente (nel periodo 12 Aprile - 18 Aprile 2010) per firmare il tentativo di conciliazione e dare la delega all'Avv. Fulvio Tuttolomondo per il ricorso in oggetto. Per ulteriori informazioni sul ricorso rivolgersi all'Avv. Tuttolomondo (tel. 091333957 - 3288258094). Vi invio distinti saluti,
Giovanni Denaro

Incontro delegazione dei Precari della scuola in lotta con il Provveditore agli Studi di Palermo R. Leone



Il giorno 31-03-2010 si è svolto l’incontro, presso il Csa di Palermo, con il provveditore agli studi Rosario Leone. L’incontro, di circa due ore, ha visto la partecipazione di Barbara Evola, Candida di Franco, Luigi Del Prete e Giovanni Denaro.
Dopo un’introduzione iniziale, in cui il Dirigente dell’Usp ci ha raccontato "affranto" del suo ruolo marginale, della politica che “fa schifo” e della propria condizione di semplice “esecutore impotente” dei tagli, Luigi Del Prete gli ha ricordato che sono i “burocrati”, nei sistemi di potere, che determinano la "politica" e mettono in esecuzione "le soluzioni finali". In relazione, poi, alla battuta su: “quanti precari rappresentavamo”, Barbara Evola, Luigi Del Prete e Giovanni Denaro gli hanno ricordato che se tanti precari preferiscono “rinchiudersi nel privato” e non “fare nulla”, questo non annulla la “macelleria sociale” dei 7200 tagli di quest’anno in Sicilia, la questione che “il sussidio di disoccupazione” sta per terminare e “tanti” colleghi non potranno accedervi perché quest’anno disoccupati, il dramma dell’enorme diminuzione di potere di acquisto delle “famiglie precarie” con “perdite di reddito” superiori ai 10000-15000 euro annui. Alla domanda: “lei ritiene che siano socialmente sostenibili, per il 2010-2011, altri 5000 tagli nella sola regione Sicilia” il Dirigente ha allargato le braccia dicendo che lui non poteva fare nulla.
Dopo questo botta e risposta, che ha chiarito che non eravamo precari “piagnucoloni” venuti ad “elemosinare cattedre”, ma rivendicavamo i nostri diritti di “insegnati abilitati con una formazione decennale”, si è iniziato a discutere concretamente delle problematiche legate agli organici 2010-2011, della circolare sul sostegno riguardante la formazione dell’Organico di Diritto 2010-2011 e dei contratti regionali.
Il dirigente dell’Usp ha evidenziato che tutti gli ordini di scuola saranno colpiti da tagli severi, in particolare la scuola primaria risentirà del “secondo anno di riforma” e la scuola secondaria del “primo anno di riforma”. Ha parlato di “un cadavere a cui si continua a succhiare sangue” e su cui lui non può operare in nessun modo.
Relativamente all’organico per le attività di sostegno, incalzato da Luigi Del Prete e Candida Di Franco in relazione sia alla recente sentenza della Corte Costituzionale sul sostegno, sia alla circolare inviata dall’ U.S.P. Palermo a tutte le scuole (in cui si invitano le segreterie ad inviare solo Diagnosi funzionale, Certificazione Sanitaria e P.D.F., senza alcun riferimento al P.E.D. e al P.E.I, documenti in cui si esplicitano le ore di sostegno che la scuola ritiene necessarie per un adeguato progetto di integrazione), il provveditore ha risposto che l’organico di sostegno sarà uguale a quello dell'anno scorso (anzi ha parlato di una “leggera” limatura verso il basso!), che la sentenza della Corte Costituzionale non modifica nulla, in quanto resta il tetto di organico fissato dalla finanziaria e il rapporto 1 a 2 docente-alunni viene mantenuto di fatto. Il dirigente ha ribadito la propria tesi che i docenti di sostegno in Sicilia sono sufficienti, in alcune province anche troppi, mentre ci sarebbe bisogno di logopedisti, assistenti alla comunicazione e supporti di altro tipo.
Ritornando all’organico del sostegno, su esplicita domanda, il Dirigente ha chiarito che i "soprannumerari" e "le utilizzazioni e assegnazioni" si "mangeranno"(come già accaduto quest'anno) gran parte delle cattedre, lasciando le briciole ai precari. Ci ha promesso “politicamente” che nelle “assegnazioni ed utilizzazioni” non accetterà domande pervenute oltre la data stabilità di chiusura dei movimenti, in quanto negli anni precedenti era stato molto più tollerante (allora è vero che i burocrati non sono solo esecutori asettici?).
In relazione ai contratti regionali, su richiesta di chiarimento di Giovanni Denaro riguardo il loro avvio, la durata e valutazione dei punteggi, il Dirigente ha parlato di lungaggini dovute alla Regione, della possibilità che partano a metà Aprile e continuino anche fino a dicembre; mentre sulla valutazione del punteggio e la possibile coincidenza con le convocazioni di settembre non ci ha “saputo dire nulla”, invitandoci a parlare con Guido di Stefano.
Al termine dell’incontro, a noi che gli riferivamo che l’anno scorso eravamo stati trattati come delle “cassandre”, ha risposto: “ma l’anno scorso siete stati degli inguaribili ottimisti rispetto a ciò che accadrà quest’anno……comunque in coda al Nord ci saranno tante possibilità!”
L’incontro è stato aspro ma cordiale, si è concluso alle ore 18. 00.


PRECARI DELLA SCUOLA IN LOTTA - PALERMO

Lettera dei precari della scuola al Presidente della Repubblica


I precari della scuola, che nei mesi scorsi hanno promosso il ricorso contro gli elenchi di coda delle Graduatorie ad Esaurimento, istituiti dal Ministro Gelmini, inoltreranno una lettera (in allegato al comunicato) al Capo dello Stato per sollecitare un suo giudizio, fondamentale per avere una risposta concreta sulla questione della mobilità dei lavoratori della scuola all’interno del territorio nazionale. Il ricorso è stato inoltrato al Capo dello Stato nel luglio 2009.

L’istituzione degli elenchi di coda alla graduatorie, oltre a discriminare i lavoratori meridionali che con grandi sacrifici sostengono il regolare andamento delle scuole del Centro-Nord, rappresenta un grave precedente di sperequazione regionale nell’ambito di norme omogenee sul piano nazionale. I circa 15000 precari della scuola coinvolti nel ricorso, che hanno già ottenuto a proprio favore diverse ordinanze di sospensiva del DM 42/09, hanno, di recente, visto accolte le proprie ragioni nelle motivazioni del giudizio del TAR del Lazio formulate con l’ordinanza collegiale 230 del 5.2.10. Con tale ordinanza il Tribunale amministrativo ha sollevato la questione di legittimità costituzionale del comma 4-ter della legge 167/09, con la quale il Parlamento ha bloccato le ordinanze già esecutive, e ha disposto l’immediata trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale.

Si rende perciò noto che giorno 6 Aprile 2010, a partire dalle ore 11:00 fino a tutto il pomeriggio, verranno inviate tutte le lettere firmate dai precari della scuola al Capo dello Stato. La spedizione avverrà per fax oppure per posta tramite lettera raccomandata. Per chi decide l’invio via fax (e non può farlo per conto proprio) l’appuntamento è presso la sede COBAS, sita in Piazza Unità d’Italia 11, alle ore 11:00. Per tutti gli altri l’appuntamento è presso la posta centrale di Palermo, alla stessa ora, per inoltrare delle raccomandate A/R in modo da conservare una puntuale ricevuta del documento inviato mentre il nostro appuntamento sarà comunicato anche alla stampa.

I precari della scuola attendono un parere del Capo dello Stato in tempi utili. Utili nella misura del reale, dal momento che la cosiddetta graduatoria ad Esaurimento si rinnova ogni due anni e tra qualche mese ne decadrà la validità.

Precari Scuola Cobas Sicilia