domenica 28 febbraio 2010

For a living planet Madonie - escursione a Vendicari (sr)

For a living planet

Madonie

organizzano

Escursione

a

Oasi Naturalistica di VENDICARI (SR)

e Barocco della Val di Noto Domenica 7 Marzo 2010


Quota individuale € 18,00 (viaggo a/r pullman GT)

Per informazioni: www.promomadonie.it - tel. 0921 673856 end_of_the_skype_highlighting cell. 329 4919281

lunedì 22 febbraio 2010

Appello: E' ora basta!


Cara collega, caro collega,

il riordino della scuola superiore è stato definitivamente approvato... L'ultimo passo nella distruzione della scuola pubblica si sta per compiere!

Dopo un anno di mobilitazioni il governo risponde facendo finta di nulla e tirando dritto sulla strada dei tagli al personale, della riduzione delle ore, delle materie e dei laboratori e ora anche della soppressione definitiva delle Graduatorie ad esaurimento. Intanto finanzia e sostiene le scuole private e paritarie a danno del servizio pubblico.

E' ora di dire basta!

Sostieni anche tu la campagna per costruire lo SCIOPERO DEGLI SCRUTINI DI GIUGNO!
Aiutaci a informare, sensibilizzare e fare agitazione davanti e dentro le scuole.

Questo Governo non ascolta nessuno, dobbiamo far vedere che siamo disposti a bloccare tutto perché abbiamo a cuore il nostro lavoro nella scuola e la cultura dei nostri figli! L'Assemblea Nazionale dei vari coordinamenti precari (CPS - Coordinamento Precari Scuola) presenti in Italia giorno 31 gennaio ha deciso di avviare davanti alle scuole volantinaggi e picchetti settimanali per fare ripartire la mobilitazione direttamente dalle scuole, da chi nelle scuole ci lavora e veramente le può fermare per difenderle: i lavoratori della scuola!

A Milano come Coordinamento Lavoratori della scuola "3ottobre" sez. del CPS, abbiamo iniziato oggi la campagna di mobilitazioni con un picchetto davanti ad un Liceo, abbiamo intenzione di farne almeno uno la settimana da oggi fino a giugno. Ma ne servirebbero molti di più in modo da coprire tutte le scuole e informare e coinvolgere in questo modo il maggior numero di insegnanti e personale ATA sulle manovre in atto da parte del Governo e sullo sciopero degli scrutini. Abbiamo bisogno di una mano per volantinare e fare i picchetti, se sei disposto a sacrificare qualche ora la settimana o al mese o parte del tuo giorno libero per volantinare e mobilitare i colleghi all'ingresso o all'uscita dalle scuole contattaci scrivendo a:

coordinamento3ottobre@gmail.com o chiamando al 338/1641083

Ne va del futuro di tutti!

Coordinamento Lavoratori della Scuola "3 ottobre" - MILANO

http://coordinamentoscuola3ottobre.blogspot.com/

giovedì 18 febbraio 2010

SCUOLA. SLITTA PRESENTAZIONE BILANCI, MIUR REPERIRÀ ALTRI FONDI POSSIBILE RIENTRO DEL TAGLIO SULLE PULIZIE, LA RISPOSTA MARTEDÌ.


SCUOLA. SLITTA PRESENTAZIONE BILANCI, MIUR REPERIRÀ ALTRI FONDI
POSSIBILE RIENTRO DEL TAGLIO SULLE PULIZIE, LA RISPOSTA MARTEDÌ.


(DIRE) Roma, 11 feb. - Slitta al 28 febbraio prossimo la presentazione
dei bilanci annuali per il 2010 delle scuole. Una proroga che si e'
resa necessaria dopo che i presidi e i sindacati hanno duramente
contestato la nota con cui il ministero, lo scorso dicembre, ha
riscritto, a sorpresa, le regole per stilare i programmi annuali di
spesa. Nelle circolare, infatti, era previsto, tra l'altro, un taglio
del 25% sulle spese di pulizia (che ha mandato su tutte le furie le
ditte appaltatrici) e si intimava ai presidi di non chiedere fondi
ulteriori rispetto a quelli assegnati per le supplenze. Su questi due
punti il ministero sara' costretto ad ammorbidirsi.
Oggi c'e' stato un incontro a viale Trastevere con i sindacati
sui bilanci in cui, in primo luogo, e' stato spiegato che le scuole
avranno piu' tempo per stilarli (entro il 28 febbraio, anziche' entro
il 15) proprio perche' il Miur nei prossimi giorni rettifichera' la
circolare inviata a dicembre. Fonti sindacali spiegano che "per quanto
riguarda le supplenze si dovrebbero ammorbidire i toni e potrebbero
essere date garanzie su fondi aggiuntivi per pagarle. Quanto ai tagli
sulle pulizie addirittura potrebbero rientrare o comunque essere
lasciati all'autonomia delle scuole". Per la Cgil "l'unica buona
notizia e' il rinvio della consegna dei bilanci, perche' significa che
avevamo ragione noi, che la circolare del ministero era inapplicabile.
Ora aspettiamo di vedere come sara' modificata. Comunque, intanto, il
Miur ha dato disponibilita' a reperire risorse aggiuntive per il
funzionamento".
Il 16, martedi' prossimo, ci sara' un nuovo incontro sul tema.
Il ministero dovrebbe poi avviare un monitoraggio per capire quali
sono le scuole finanziariamente piu' in difficolta'.

MARSALA - prospettive raccolta differenziata


riprendiamo dagli amici del 'no-priv'' di Castelbuono (PA) e ci chiediamo quale sorte per la privatizzazione della raccolta dei rifiuti solidi urbani a Marsala....


Castelbuono: raccolta differenziata giù, tariffe su, balle in tv

Stangata per le famiglie castelbuonesi, con le ultime bollette che hanno ritoccato verso l’alto la tassa per la raccolta dei rifiuti solidi urbani.

L’aumento, pare, è dovuto principalmente alla necessità di avvicinarsi, con le entrate della TARSU, alla copertura totale del costo del servizio.

Giusto: rimane da capire come mai il servizio costi tanto, e per poterlo capire occorrerebbe avere le carte per fare una attenta analisi dei costi affrontati per il servizio.

Nel frattempo la raccolta differenziata, che era ed è il fiore all’occhiello dell’amministrazione, crolla: come si legge nel sito della società Ecologia ed ambiente, la percentuale nel 2009 è scesa al 20,1.

Una percentuale tuttora alta per la Sicilia, ma praticamente in picchiata, dopo il 32 per cento di due anni fa.

E, come giustamente dice il Sindaco, se si riduce la raccolta differenziata, il costo del servizio per le famiglie aumenterà ancora di più.

Ma che cosa succede?

I primi accusati del misfatto, come sempre avviene nelle amministrazioni decisioniste, sono i lavoratori; i quali, oltre al danno dei salari corrisposti a singhiozzo, hanno avuto la beffa: avere addosso il terribile sospetto di essere i responsabili del crollo della raccolta differenziata.

Pochi sospetti invece sugli asini, che, in questa vicenda, contrariamente ad altri importanti protagonisti, si sono distinti per il dignitoso contegno mantenuto ogni mattina, durante la grottesca rappresentazione che sono chiamati a recitare.

E allora di chi la colpa? non certamente dei cittadini, che da sempre, fino ad ora, si sono distinti per la buona disposizione verso la raccolta differenziata: quando ancora nel resto d’Italia non se ne parlava, negli anni ottanta, a Castelbuono erano presenti le campane per il vetro e la plastica, e le percentuali di raccolta differenziata, seppur in termini assoluti basse, erano superiori alla media regionale (erano tra l’8 e il 9 per cento, poco prima dela raccolta porta a porta).

Inoltre, dopo il primo esperimento della raccolta porta a porta, i risultati erano balzati subito al 30 per cento nel 2005 (addirittura 42 per cento il primo mese), per assestarsi appunto al 32 per cento nel 2007, grazie alla risposta positiva dei cittadini, più che all’organizzazione tutta incentrata sul fattore equino.

A parere degli amministratori dell’ATO e del Comune, gli asini, oltre ad assicurare l’attenzione dei mezzi di comunicazione, contribuiscono al risparmio ed alla tutela dell’ambiente, poichè non bruciano benzina.

Sarà così, se lo dicono loro, anche se le bestie vanno in giro in mezzo al traffico congestionato delle ore di punta e sono seguite dal furgone, che ogni tanto si ferma insieme a loro: a quel punto gli operatori, dopo aver raccolto i sacchetti di immondizia dalla groppa degli asini, li svuotano sul mezzo (che a volte attende a motore acceso).

In ogni caso, ci permettiamo di far notare, a parità di risultato in termini di efficienza, gli ippopotami avrebbero ottenuto sicuramente migliori effetti in termini di visibilità.

Tra l’altro, come ben sanno gli esperti in materia, se la raccolta differenziata porta a porta è fatta bene, dopo pochi anni si dovrebbero raggiungere percentuali molto più alte, altrimenti il servizio è antieconomico.

La raccolta differenziata porta a porta è una cosa troppo seria per essere affrontata con trovate ad effetto.

E questo, o anche questo, forse spiega l’aumento delle tariffe.

Tutto il resto (il comune riciclone, gli asini spazzini, i convegni,i premi, le buone pratiche e cose simili): palle.

O meglio, materiale di raccatto per giornalisti venuti da tutto il mondo in cerca di notizie di colore, che sono state loro rifilate e che essi hanno riferito, grati, con entusiasmo, magari dopo una rituale libagione, meglio se offerta dalla generosa e molto disinteressata ospitalità degli anfitrioni locali.

Pare che l’altra sera il tg1, subito dopo il servizio sulla frana di San Fratello, abbia proseguito declamandfo più o meno così: “Adesso parliamo di un altro aspetto della Sicilia: un comune dove la raccolta differenziata, fatta con gli asini, raggiunge il 40 per cento” (sic!).

Questo per il pubblico televisivo; ben altra la realtà vissuta da chi a Castelbuono ci vive e paga la TARSU: qua appare più chiaro che il crollo della raccolta differenziata è un insuccesso per chi ne aveva fatto oggetto di vanterie e promozioni politico-pubblicitarie, ed una umiliazione per le aspirazioni di una collettività che vorrebbe davvero contribuire ad un ambiente più pulito ed alla riduzione dei costi familiari e sociali dello smaltimento dei rifiuti.

segue: il risultato della raccolta differenziata 2009 nei comuni dell’ATO PA 5. Dalla pagina si può anche accedere ai datidegli anni precedenti.

http://www.atopa5.it/pop_topchart.aspx

Gioacchino Cannizzaro

giovedì 11 febbraio 2010

PALERMO - DIBATTITO CITTADINO mercoledì 17 febbraio 2010 ore 16.30 Aula Rostagno Palazzo delle Aquile -

IL FUTURO COMPROMESSO
Scuola Precaria e Scuola Gerarchizzata a
10 anni dal “concorsaccio” berlingueriano
DIBATTITO CITTADINO
mercoledì 17 febbraio 2010 ore 16.30
Aula Rostagno
Palazzo delle Aquile - Palermo

Il 17 febbraio 2000 centinaia di migliaia di docenti aderivano allo sciopero e alla manifestazione
nazionale che i Cobas avevano organizzato per dire NO al progetto - del ministro Berlinguer e di
Cgil-Cisl-Uil e Snals - che avrebbe introdotto nella scuola italiana una differenziazione stipendiale
fondata su un presunto “merito”, riconosciuto attraverso una valutazione del curriculo e una ridicola
prova selettiva.

Quella sonora bocciatura portò alle dimissioni di Berlinguer e alla cancellazione
dell’art. 29 del contratto che prevedeva il “concorsaccio”. I risparmi ottenuti per il mancato premio
al 20% di colleghi più “meritevoli” sono ancor oggi redistribuiti a tutti nella Retribuzione
Professionale Docente e nel Fondo d’istituto.

Ma il “concorsaccio” era solo uno dei tasselli che avrebbe dovuto trasformare la Scuola italiana: la
cosiddetta “autonomia” scolastica, la dirigenza ai presidi, il riconoscimento di una funzione pubblica
alle scuole private, la riforma dei cicli scolastici e degli organi collegiali, i nuovi meccanismi di
reclutamento del personale avrebbero ridisegnato la fisionomia della Scuola allontanandola sempre
più dagli scopi che la Costituzione le aveva affidato: essere uno dei principali strumenti per
“rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la
uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva
partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

A dieci anni da quell’importantissima vittoria che ha rallentato questo processo disgregatore
invitiamo cittadini, studenti e lavoratori della scuola a discutere di queste trasformazioni mercoledì
17 febbraio ore 16.30 (Aula Rostagno Palazzo delle Aquile - Palermo) e a partecipare allo
SCIOPERO DELLA SCUOLA
venerdì 12 marzo 2010

manifestazione nazionale a Roma da piazza della Repubblica alMiur
COBAS Sicilia


Comitati di Base della Scuola
piazza Unità dʼItalia, 11 - 90144 Palermo
091349192 - 091349250 - cobas.pa@libero.it
http://cobasscuolapalermo.wordpress.com

martedì 9 febbraio 2010

Basilicata, la Regione presenterà ricorso contro la Riforma Gelmini

Red - Quella del 4 febbraio è stata una giornata di impugnative e contro-impugnative tra Regione e governo nazionale.

Se per energia atomica e legge elettorale è stata Roma a contestare la scelta della Basilicata, sulla riforma delle scuole superiori, annunciata dal ministro Gelmini, è la Regione ad annunciare un ricorso per «incostituzionalità».

Secondo l’assessore alla cultura, Antonio Autilio (Idv), «siamo di fronte a un atto di forza nei confronti delle Regioni, rifiutando ogni confronto preventivo e annullando competenze e funzioni in materia di diritto allo studio, senza affrontare gli aspetti riferiti alla riforma del Titolo V della Costituzione. Il governo ridimensiona l’offerta formativa e culturale per i nostri ragazzi». Secondo l’assessore lucano «a prevalere è ancora una volta la linea dei tagli della spesa per l’istruzione sostenuta dal ministro Tremonti come se la formazione dei giovani fosse uno spreco, operando attraverso la penalizzazione dei saperi tecnico-scientifici e tagliando le ore di laboratorio negli istituti professionali».

A parere di Autilio la differenza di programmi proposti dai diversi percorsi formativi sin dal primo biennio «finirà per favorire la dispersione scolastica che vede da tempo le Regioni in prima linea per contrastare il fenomeno. Studenti e docenti delle classi vittime dei tagli non avranno più alcuna certezza rispetto ai percorsi didattici che hanno intrapreso». Si temono anche ripercussioni dirette sulla professionalità del personale «che uscirà svilita con tantissimi insegnanti e Ata che saranno presto licenziati scaricando sulle Regioni il peso sociale dei precari». Autilio invita anche a non sottovalutare che «senza le nostre risorse in Basilicata circa 700 tra docenti e personale Ata messo fuori dalle aule e dagli istituti scolastici non avrebbe alcuna possibilità di riprendere la propria attività». La Regione Basilicata, insomma, annuncia dura opposizione da parte del coordinamento degli assessori regionali alla Cultura per rigettare «l’impostazione del Governo».

lunedì 8 febbraio 2010

Palermo, 12-2-10. Assemblea cittadina su riforma della scuola

ASSEMBLEA CITTADINALA SCUOLA E’ FINITA?
12 Febbraio 2010
ore 16Istituto Tecnico Commerciale “Pio La torre” Via Nina Siciliana 22 -
Palermo

MENO 150.000 POSTI DI LAVORO PER IL PERSONALE DELLA SCUOLAMENO ORE ED INSEGNAMENTI NELLE SCUOLE SUPERIORIMENO ITALIANO E TECNICA NELLE SCUOLE MEDIEMENO TEMPO PIENO NELLE SCUOLE PRIMARIEMENO SOSTEGNO PER I RAGAZZI DISABILI MENO DIRITTI PER I LAVORATORI

Più coraggio per dire no!

I “precari della scuola in lotta” non si fermano

Docenti, collaboratori scolasti, personale ATA, genitori e studenti insieme per parlare di: riforma delle scuole superiori, riorganizzazione della rete scolastica, contratti di disponibilità, integrazione degli alunni diversamente abili, privatizzazione della scuola pubblica e diritti dei lavoratori.
Si invitano a partecipare tutte le OO. SS. , i partiti politici e le realtà associative della città.
Contatti: Barbara Evola 3332628556, Luigi Del Prete 3384796321, Dario Caneba 3491846578,
Dario Librizzi 3284672453, Giovanni Denaro 3333893305.
Su Facebook: Precari della scuola in lotta - Palermo

LE NUOVE FASCE DI REPERBILITÀ IN CASO DI MALATTIA

Dal 4 febbraio, sono in vigore le nuove fasce di reperibilità per malattia nel pubblico impiego. Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il Dpcm 18 dicembre 2009, n. 206, le nuove fasce saranno di 7 ore (la mattina, dalle ore 9 alle ore 13 e il pomeriggio, dalle ore 15 alle ore 18). Nessuna novità sulla procedura da seguire in caso di comunicazione dell'assenza al medico (e non se ne occuperà più il lavoratore malato) che dovrà inviare on line il certificato medico all'Inps, che lo girerà, on line, all'amministrazione di appartenenza del dipendente malato. E in caso di assenze protratte per più di 10 giorni diventa obbligatorio farsi vedere da una struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato. Il DPCM conferma che l'obbligo di reperibilità "sussiste, anche, nei giorni non lavorativi e festivi", (chiaramente all’interno della malattia) obbligo a cui non sono sottoposti i dipendenti "nei confronti dei quali è stata già effettuata la visita fiscale". Potranno, poi, non rispettare l'obbligo di reperibilità i soggetti affetti da patologie gravi che richiedono terapie salvavita. (malati gravi, infortunati sul lavoro...). È da ricordare che nei primi 10 giorni di malattia la perdita salariale quotidiana si aggira attorno ai 5 o 6 euro ma "la decurtazione della retribuzione, nei limiti dei primi 10 giorni, non diminuisce l'imponibile contributivo e conseguentemente i contributi devono essere calcolati sulla retribuzione virtuale corrispondente a quella che avrebbe percepito il dipendente se fosse rimasto in servizio, sia per la quota a carico dell'Ente, datore di lavoro, che per quella a carico del dipendente". Per pensione e buonuscita, quindi, vale la retribuzione virtuale" e, in caso di "tagli" per le assenze, "l'amministrazione deve, comunque, continuare a versare i contributi sull'intera retribuzione virtuale utile ai fini delle citate prestazioni".
Le fasce orarie prolungate, l'obbligo delle visite a domicilio determineranno costi aggiuntivi considerevoli per la Pubblica Amministrazione. Con questi soldi, spesi inutilmente, si sarebbero potuti stabilizzare i precari e destinare maggiori risorse per il funzionamento delle scuole e per i rinnovi contrattuali. Tanti altri soldi saranno spesi per gli organismi di valutazione delle "performances" dei dipendenti e per l'applicazione della legge Brunetta. E quali benefici trarrà la cittadinanza? Nessuno, tranne leggere il nome del dipendente addetto agli sportelli che dovrà portare un cartellino di riconoscimento. È questa un'altra delle grandi novità della riforma Brunetta!

Nicola Giua (cobas s cuola cagliari)

IL GOVERNO APPROVA LA “RIFORMA” DELLE SUPERIORI. LA SCUOLA SCIOPERA IL 12 MARZO

riceviamo e inoltriamo:

Questa mattina il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera ai Regolamenti della sciagurata “riforma” delle superiori. Tale “riforma” non ha alle spalle alcun progetto didattico, come non ne avevano alle elementari la “maestra unica” o la devitalizzazione del Tempo Pieno. Si cancellano o si immiseriscono materie importanti di studio, si tagliano ore di insegnamento cruciali (in media 4 ore settimanali in meno), si sopprimono laboratori e esperienze pratiche professionalizzanti, si cacciano decine di migliaia di precari, eliminandone il posto di lavoro, soltanto in nome del Dio Risparmio, a spese di una istruzione sempre più impoverita, giudicata un investimento improduttivo da questo e dagli ultimi governi.

Ma la partita non si chiude qui.

I Regolamenti dovranno superare ancora non solo le obiezioni del Consiglio di Stato ma ottenere l’approvazione della Corte dei Conti e del capo dello Stato, fino alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Solo allora le scuole potranno presentare l’“offerta formativa” alle famiglie che, essendo a poche settimane dalla scadenza per le iscrizioni (26 marzo), dovrebbero iscrivere i figli pressoché “al buio”. Soprattutto, in queste poche settimane docenti, genitori e studenti vedranno il progetto distruttivo in tutta la sua brutale concretezza, città per città, paese per paese, con le scuole che spariscono, gli accorpamenti folli, gli indirizzi di studio soppressi.

Ci sono dunque le condizioni perché si sviluppi, qui ed ora, una forte opposizione alla “riforma” da parte di docenti ed ATA, precari e “stabili”, studenti, genitori. Dobbiamo intensificare subito la lotta, agevolando la mobilitazione di tutto il popolo della scuola pubblica.

Tale lotta culminerà il 12 marzo nello sciopero generale della scuola per l’intera giornata, convocato dai Cobas, e in una grande manifestazione nazionale
per il ritiro della “riforma” delle superiori;

contro i tagli, il decreto Brunetta, il disegno di legge Aprea e la gerarchizzazione nella scuola;
contro il decreto “ammazza precari”, per l’assunzione dei precari su tutti i posti vacanti;
perché l’obbligo scolastico venga innalzato e non abbassato a 15 anni;
per significativi investimenti;

per la democrazia sindacale nelle scuole e la restituzione a tutti del diritto di assemblea.
In testa al corteo del 12 marzo ci saranno i precari/e, che in questi mesi si sono battuti coraggiosamente in difesa della scuola pubblica, della qualità dell’insegnamento e del loro posto di lavoro.

venerdì 12 marzo 2010 - ore 10

SCIOPERO GENERALE della Scuola
corteo Manifestazione Nazionale a Roma
da P.zza della Repubblica al Ministero P.I. - v.le Trastevere


Piero Bernocchi portavoce nazionale Cobas (4-2-10)

giovedì 4 febbraio 2010

“PRESADIRETTA” - SECONDA PUNTATA “ACQUARUBATA”

COMUNICATO STAMPA
“PRESADIRETTA”
di
Riccardo Iacona
e di
Francesca Barzini
Domenico Iannacone
SECONDA PUNTATA
“ACQUARUBATA”
Domenica 7 febbraio 2010
Ore 21.30 Raitre
Il parlamento tre mesi fa ha accelerato il processo di privatizzazione della gestione dell’acqua e ha imposto agli enti locali di mettere questo servizio a gara. Da quel momento metà Italia è in fibrillazione.
Regioni come la Lombardia, il Piemonte, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, l’Alto Adige e centinaia di comuni e province oggi gestiscono direttamente il sevizio idrico e forniscono un ottimo servizio ai cittadini. Milioni di italiani rischiano di non poter godere più di un servizio efficiente ad un prezzo equo.
In alcune regioni e province, società private hanno già da anni mano libera per la gestione degli acquedotti e decine di comitati dei cittadini contestano dati alla mano la loro gestione. “Presadiretta” ha toccato alcuni punti dolenti:
ad Agrigento, con le tariffe più costose di Italia, l’acqua arriva a singhiozzo appena qualche ora ogni settimana;
ad Arezzo, le bollette sono molto salate (terze in Italia) e gli investimenti dell’azienda che distribuisce l’acqua sono sotto la media nazionale;
ad Aprilia il consiglio di stato ha dato ragione al comitato dei cittadini e al movimento dei sindaci che si battono per riprendersi la gestione dell’acqua.
E mentre in Italia si spinge sulla privatizzazione, in Francia si sta andando nella direzione opposta:
con ACQUARUBATA siamo andati a vedere perché il comune di Parigi ha deciso, a 25 anni dalla privatizzazione, di riprendersi la gestione dell’acqua.
ACQUARUBATA affronta anche l’annosa questione delle “acque minerali”: un’acqua letteralmente “regalata”: le società che producono e imbottigliano acqua minerale pagano alle regioni canoni ridicoli per l’utilizzo delle sorgenti.
ACQUARUBATA è un viaggio nel mondo dell’ “acqua pubblica” e dell’ “acqua privata” e cerca di rispondere a questa domanda: è giusto e sensato che a decidere la gestione e l’utilizzo dell’acqua, un bene essenziale per la sopravvivenza, sia una società che ha l’obbligo di guadagnarci sopra?
ACQUARUBATA e' un racconto di Domenico Iannacone, Danilo Procaccianti, Vincenzo Guerrizio e Riccardo Iacona.

mercoledì 3 febbraio 2010

Zetalab ri-occupato - Programma dal 30 gennaio al 5 febbraio



Lunedì 1 febbraio



h 17.00 Messa interculturale con Padre Notari e i laici comboniani

h. 19.00 Assemblea cittadina (aggiornamento vertenza ZetaLab)

h 21.00 Spettacolo teatrale “Orlando” di e con Alberto Nicolino e Dario Compagna,

H 21.00 Riunione dell’associazione Articolo 3







Martedì 2 febbraio



h 19.00 DanLeNuar – romanzo di Giacomo Guarneri. Presentano Ottavio Navarra e Preziosa

Salatino. Sarà presente l’autore.

h. 20.00 Z CENA (tutti cibi con la z… zucca, zucchine, zenzero…) sottoscrizione libera

h. 21.00 Riunione Coordinamento Stop Omofobia

h. 21.00 Proiezione documentario “Danilo Dolci- memoria e utopia”. Sarà presente il regista

Alberto Castiglione. Letture di Danilo Dolci con Daniele Moretto

h 21.30 Collegamento web con il VAG di Bologna





Mercoledì 3 febbraio



Dalle 18.00 Assemblea cittadina “Emergenza lavoro”

h.19.00 Presentazione del documentario “Un caso di ordinaria ingiustizia. I palermitani processano la Fincantieri per il caso Palumbo” Incontro con Salvatore Palumbo.

h. 20.00 Video “Radio Aut fuori dei cancelli della FIAT” e “Lotte degli operai”

h 20.30 Cena sociale per il finanziamento della cassa di resistenza FIAT

21.30 Concerto dei C.P.F con Moffo Schimmenti






giovedì 4 febbraio



h 18.00 Per il secondo compleanno di Kom-Pa si discute di: “Nostalgia del contemporaneo” Incontro con Giorgio Vasta, Matteo di Gesù, Marcello Faletra e Giuseppe Marsala

h 19.00 Assemblea Malefimmine

h 20.00 Cena sociale sottoscrizione per lo Zlab

h. 21.00 Concerto MatriMia e Lalla into the Garden





venerdì 5 febbraio



dalle ore 15,30 G.A.P. gruppi d'acquisto popolare di rifondazione comunista.

h 21.00 Incontro con la cittadinanza “Cosa vuol dire vivere sotto la minaccia mafiosa” con G. Lo Verso -dipartimento di psicologia - Università di Palermo.







P.S. Il calendario è dinamico e quindi soggetto ad integrazioni e modifiche. Si accettano proposte da cu e gghiè