giovedì 21 ottobre 2010

Palermo, 28-10-2010, dalle ore 17.00 Manifestazione in difesa della scuola pubblica

INVITIAMO LE SCUOLE E TUTTE LE ASSOCIAZIONI CHE OPERANO SUL TERRITORIO
CONTRO L'ESCLUSIONE SOCIALE A PROMUOVERE E A PARTECIPARE ALLA
ASSEMBLEA CITTADINA IN DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA E DEI DIRITTI SOCIALI
CHE SI TERRA' IL 28 OTTOBRE A PALERMO ALLO ZEN 2:

La scuola pubblica va difesa in quanto garanzia di uguaglianza sociale e pari diritti per tutti: la
lotta per la sua difesa è una lotta per la difesa di una idea di società in cui le possibilità vengano
offerte ugualmente a tutti i cittadini, senza differenze di ceto e provenienza sociale.
Per questo abbiamo pensato ad un momento di denuncia di piazza allo Zen che, come tutti i quartieri a rischio, e insieme ai bambini stranieri e diversamente abili, sarà tra quelli che subirà i maggiori contraccolpi sul piano sociale della "operazione scure-Gelmini".
Scuole senza servizi adeguati, in strutture fatiscenti, che vanno avanti solo grazie al grande senso di responsabilità e allo spirito quasi volontaristico di presidi e docenti i quali poi, essendo in larga parte precari, non possono neanche garantire continuità al lavoro svolto e devono ogni anno ripartire da zero. Non si può permettere, in particolare all'interno dei quartieri a rischio, che vengano tolti fondi al già misero budget a disposizione dei presidi. Chi lavora sul territorio contro l'esclusione sociale sa che non esiste possibilità di riscatto sociale per un quartiere e i suoi abitanti senza una opportuna crescita culturale.
Se poi, parallelemente, vengono tolti fondi anche alle associazioni di volontariato e ai servizi sociali e psicopedagogici che operano nei quartieri, c'è da chiedersi come questo Stato che viene in questi
quartieri a pretendere legalità pensi di poterla ottenere e farne riconoscere l'importanza ai suoi abitanti senza assicurare loro i diritti sociali basilari, primo tra tutti quello all'istruzione (ma l'elenco può estendersi e comprendere la casa, l'acqua, il lavoro...).
Vanno poi attenzionate le conseguenze della drastica riduzione delle ore di sostegno per i soggetti
diversamente abili: abbandonare questi ragazzi all'interno di classi -peraltro sovraffollate- senza una guida che sostenga e accompagni l'integrazione li condannerà ad essere bollati a vita come
handicappati, mentre i loro compagni avranno perso l'opportunità di imparare a conoscere e
apprezzare la diversità. Se consideriamo che problematiche e dinamiche simili possono essere
immaginate per l'inserimento dei bambini stranieri, siamo di fronte a delle battaglie che saranno
inevitabilmente perdute all'interno di quella che è la giusta lotta per il riconoscimento della pari dignità di tutti, in un paese in cui assistiamo a una preoccupante crescita della (sotto)cultura dell'intolleranza.

PER TUTTI QUESTI MOTIVI, NON SI PUÒ ACCETTARE CHE ALLA SCUOLA VENGA "TOLTO" MA ANZI BISOGNEREBBE DARLE "DI PIÙ", maggiori investimenti statali per offrirle più strumenti per intervenire produttivamente e positivamente sul territorio, per ottenere maggiore fiducia e riconoscibilità da parte dei suoi utenti, per poter dialogare con gli altri agenti formativi presenti sul territorio di modo che gli interventi si integrino e completino. Questa è la scuola che vogliamo. Questa è la scuola che tutti dovremmo pretendere e difendere per il bene e per il futuro della società, per la difesa dell'uguaglianza sociale, per vincere l'esclusione sociale, per sognare e cominciare a costruire una società migliore e più giusta.

GIOVEDI 28 OTTOBRE, ZEN2, INSULA 3
LA D-ISTRUZIONE PUBBLICA.
47: SCUOLA CHE PARLA
QUALE LEGALITA' SENZA DIRITTI...?

h 17.00 Presentazione del "cannistru" per la scuola pubblica con tutto ciò che le è stato tolto
o negato (cartaigienica compresa ) e partecipazione di gruppi di giocolieri
h 18.00 Assemblea pubblica con microfono aperto
h 20.30 Cena sociale "arrusti e mangia"
h 21.00 Esibizione musicale

Comitato cittadino per la difesa della scuola pubbl. x adesioni: difesascuolapubblicapa@gmail.com

venerdì 15 ottobre 2010

SCIOPERO COBAS - manifestazione di oggi in Sicilia

RICEVIAMO DA COBAS SCUOLA SICILIA

Grandissima partecipazione allo sciopero generale della scuola a Palermo

più di 7000 in piazza a Palermo

Nonostante la pioggia della prima mattina migliaia di docenti ed ata, stabili e precari, studenti e genitori hanno riempito piazza Politeama per lo sciopero della scuola indetto dai COBAS contro la politica del governo Berlusconi-Tremonti-
Gelmini che sta demolendo sistematicamente la scuola pubblica e l'università.
I Tagli operati dal governo stanno impoverendo tutto il sistema dell'istruzione dalle materne all'università. Decine di migliaia di precari docenti e ata espulsi da ogni ordine di scuola, classi sovraffollate, corsi tagliati, espulsione dei più deboli dal
circuito dell'istruzione.
Più di 7000 in piazza a Palermo. Con i COBAS i Precari in Lotta, il CPS, Palermo 2013, comitato 16 agosto- Palermo, i collettivi studenteschi ed universitari, i centri sociali, l'ANPI (Associazione Partigiani d'Italia), il Comitato di Lotta per la Casa
12 Luglio e l'adesione di tante forze polititiche (da Itallia dei Valori, al PRC, alla SEL, al coordinamento anarchico). Presente una folta delegazione di antifascisti che denunciano il grave clima di intimidazione che è stato costruito in città contro le lotte per il lavoro, i luoghi occupati, l'opposizione sociale.
La manifestazione è stata caratterizzata da slogan contra la Gelmini, la richiesta di
dimissioni da ministro, contro la riforma, per le libertà democratiche e antifasciste.
La mobilitazione continuerà con una grande manifestazione da organizzare allo Zen per il diritto allo studio.

Renato Franzitta (cobas scuola palermo)

Catania: 2000 partecipanti alla manifestazione Cobas

Si è appena conclusa la manifestazione a Catania: poco dopo le 9 piazza Università si è riempita grazie all'arrivo di folte delegazioni studentesche di tante scuole superiori (Cutelli,Eredia, Principe Umberto, Galilei,Cannizzaro, Alberghiero...); già ieri dalle 9 alle 23 piazza Università era stata presidiata dai ricercatori e studenti universitari.
Stamattina, dopo un'assemblea nella quale sono intervenuti numerosi studenti si è formato un combattivo corteo aperto dallo striscione dei Cobas scuola, seguito da quelli dei precari del Cps e del movimento studentesco catanese. Alla fine, dopo il microfono aperto, sotto la Prefettura. ci si è dati appuntamento per un'altra manifestazione martedì 19 per contestare il convegno che si terrà a Catania sul federalismo, nel quale dovrebbero intervenire Berlusconi, Maroni..
Teresa Modafferi (Cobas scuola catania)

giovedì 14 ottobre 2010

VENERDÌ 15 OTTOBRE MANIFESTAZIONE A PALERMO piazza Politeama ore 9.30

LA SCUOLA SI FERMA IL 15 OTTOBRE, manifestazioni in 14 città

DOCENTI, ATA, STUDENTI, GENITORI, OPERAI E LAVORATORI DI ALTRE CATEGORIE INSIEME IN PIAZZA PER DIFENDERE LA SCUOLA PUBBLICA

Venerdi scorso decine di migliaia di studenti sono scesi in piazza in tante città contro la scuola-miseria di Tremonti-Gelmini. Il 15 ottobre saranno docenti ed Ata a bloccare la scuola per impedire che venga portato a termine l’immiserimento, praticato negli ultimi venti anni da tutti i governi, della istruzione pubblica mediante l’eliminazione berlusconiana di 140 mila posti di lavoro e l’espulsione dei precari. Il 15 ottobre i COBAS hanno indetto lo sciopero della scuola per l’intera giornata per imporre la cancellazione dei tagli di orario, materie e posti di lavoro, l’assunzione stabile dei precari, investimenti ai livelli medi europei, il recupero integrale degli scatti di anzianità e dei contratti, la restituzione del diritto di assemblea. Ma il 15 torneranno in piazza con noi anche gli studenti e in 14 città ci saranno quei Comitati e Coordinamenti dei precari e dei genitori che si oppongono alla scuola-miseria di Gelmini e Tremonti ma che non dimenticano quanto hanno contribuito all’impoverimento della scuola pubblica anche quei partiti del centrosinistra che furono in posizione dominante nei due governi Prodi.

Ed è motivo di grande soddisfazione per noi il fatto che in molte città anche lavoratori di altre categorie scenderanno in campo per difendere la scuola pubblica come bene comune, convocando scioperi di settore o provinciali per poter essere con noi.

A PALERMO (piazza Politeama ore 9.30) in corteo lavoratori della scuola e dell’università, studenti e genitori anche per opporsi alla svolta autoritaria contro lavoratori, studenti antifascisti, senza-casa, centri sociali che lottano per difendere i diritti comuni.

A CATANIA (piazza Università ore 9.00) assemblea contro i tagli all’istruzione; ore 12 presidio e delegazione in prefettura. Per rendere evidente il legame e la necessità di unificare le lotte del mondo della scuola con quello dell’università.

A NAPOLI(piazza Mancini ore 9.30) confluiranno i precari in lotta in tutta la regione, a partire da quelli di Salerno, gli studenti universitari del Secondo Policlinico e del Collettivo Autorganizzato, gli studenti medi del FAC e lavoratori di altre categorie.

A BARI (USR viale Castromediano ore 10) la protesta si rivolgerà anche contro la ignobile decisione della provincia BAT (Barletta-Andria-Trani), che, scimmiottando le peggiori scuole statunitensi, vorrebbe introdurre la pubblicità delle aziende e dei “marchi” industriali in cambio di finanziamenti.

A ROMA (Ministero dell’Istruzione, viale Trastevere ore 10.00), confluirà anche il corteo, organizzato dai Collettivi studenteschi di Senza Tregua, che partirà da Porta San Paolo/piazzale dei Partigiani alle 9.00.

A L’AQUILA (via Leonardo da Vinci, ore 10.00) massacrata dal terremoto e dalla gestione corrotta della “ricostruzione”, tanti cittadini si uniranno a docenti, Ata e studenti per chiedere almeno la restituzione degli organici dello scorso anno: e vi confluiranno, con pullman da Pescara, anche gli operai della SEVEL-FIAT in lotta contro la distruzione di posti di lavoro e di diritti.

A TORINO (piazza Arbarello ore 9.30, manifestazione per il Piemonte) saranno in piazza con docenti, Ata e studenti, anche i lavoratori della FIAT, in sciopero contro l’arroganza di Marchionne, che organizzeranno pullman dallo stabilimento di Mirafiori, e operai di altre fabbriche metalmeccaniche e chimiche, lavoratori della Sanità e del Pubblico Impiego, nel quadro dello sciopero provinciale generale convocato dai COBAS.

Ad ADRO (Brescia) (piazza Padre Costantino ore 10.00, manifestazione della Lombardia) i COBAS rappresenteranno l’indignazione del popolo della scuola pubblica contro quel leghismo reazionario che predica una scuola divisa per censo, etnie, religioni, che è ostile alla scuola di tutti/e e per tutti/e e che la vorrebbe affidare a fazioni, partiti e privati.

A VENEZIA (manifestazione del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia) da piazzale Stazione Santa Lucia (ore 10.30) partirà un corteo di barche sul Canal Grande che si recherà alla Direzione scolastica regionale.

Altre manifestazioni regionali di docenti, Ata, precari, studenti e lavoratori di altre categorie si svolgeranno a GENOVA (Largo Pertini ore 9.30), a BOLOGNA (USP via Castagnoli ore 9.30), a PISA (piazza XX Settembre ore 10), a CAGLIARI (piazza Garibaldi ore 10) e a PERUGIA (Sede RAI, via Masi, ore 10.00).

15 ottobre: sciopero dei COBAS

(ASCA) - Roma, 13 ott - Scioperi e manifestazioni in 13 citta' italiane contro la riforma messa in atto dal ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. L'appuntamento e' per venerdi' 15 ottobre quando docenti ed Ata scenderanno in piazza ''nel quadro dello sciopero della scuola convocato dai Cobas per l'intera giornata contro i tagli di orario, materie e posti di lavoro, per esigere dal governo l'assunzione stabile dei precari, investimenti almeno ai livelli medi europei, il recupero integrale degli scatti di anzianita' e dei contratti per docenti ed Ata, la restituzione del diritto di assemblea''. Lo annuncia Piero Bernocchi, portavoce nazionale Cobas sottolineando che ''in piazza per battere la scuola-miseria accanto a docenti ed Ata ci saranno, nelle tredici manifestazioni, studenti medi e universitari, operai delle fabbriche metalmeccaniche, a partire dalla Fiat, e chimiche e lavoratori del Pubblico impiego, che considerano l'istruzione pubblica un cruciale bene comune; nonche' quei Comitati e Coordinamenti dei precari e dei genitori che si oppongono alla scuola-miseria di Gelmini e Tremonti ma che non dimenticano il ruolo svolto, nell'impoverimento della scuola, da quei partiti di centrosinistra che furono in posizione dominante nei governi Prodi''.

Da www.asca.it
13/10/2010