lunedì 30 marzo 2009

PALERMO - manifesti razzisti campo Rom - comunicato direzione didattica 'a. de gasperi'




Direzione Didattica “Alcide De Gasperi“

P.zza Papa Giovanni Paolo II, 24 – 90146 – Palermo - Tel 091 513992 – Fax 091 6702949

E-mail: paee013002@istruzione.it - elemdegasperi@libero.it


Questa mattina la zona compresa tra il campo Rom, Stadio e Piazza G. Paolo II (ex P.zza A. De Gasperi), è stata tapezzata da manifesti razzisti, firmati da Forza Nuova e da altre sigle, nei confronti dei Rom del campo nomadi della Favorita e degli immigrati in genere.

Il contenuto offende la nostra sensibilità di persone, cittadini ed educatori.

Di fronte a questa esplosione di manifesta intolleranza non possiamo rimanere a guardare in silenzio.

La nostra scuola, che accoglie da 15 anni i bambini Rom e di nazionalità non italiana, intende dare una risposta di accoglienza, serenità, umanità al tentativo di diffondere paura, terrore e conseguente avversione nei confronti della comunità Rom e di tutti gli immigrati.

VENERDI' 3 APRILE ALLE ORE 18 INCONTRIAMOCI TUTTI NELLO SPAZIO VERDE ATTREZZATO DI VIALE DEL FANTE, TRA LO STADIO DELLE PALME E IL CAMPO ROM, PER UN SIT-IN DI PROTESTA CONTRO QUESTO TENTATIVO DI DISUMANIZZAZIONE DELLA SOCIETA' E PER LA DIFESA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UOMO.

VI INVITIAMO A DIVULGARE L'INIZIATIVA E A PARTECIPARE NUMEROSI, COINVOLGENDO SCUOLE, STUDENTI, FAMIGLIE, CITTADINI


(In allegato uno dei manifesti di Forza Nuova)

M.Giovanna Granata (Dirigente Scolastico) e i Docenti

milano - coordinamento scuola '3 ottobre' presidio permanente 1 - 4 aprile

riceviamo dalla rete, click sul titolo per collegarsi.


IL TEMA DELLA PRECARIETÀ, DELLA CANCELLAZIONE DEI DIRITTI E DELLA PERDITA DEI POSTI DI LAVORO RIGUARDA TUTTI I LAVORATORI, DI TUTTI I SETTORI, PUBBLICI E PRIVATI, SU CUI SI VUOLE SCARICARE LA CRISI ECONOMICA E A CUI SI VOGLIONO TOGLIERE DIRITTI FONDAMENTALI: DAL DIRITTO AD AVERE




UN'ISTRUZIONE PUBBLICA DI QUALITÀ AL DIRITTO ALLA SANITÀ PUBBLICA, DAL DIRITTO DI SCIOPERO A QUELLO DI AVERE UN LAVORO STABILE E NON PRECARIO!!!




PER DIFENDERE QUESTI DIRITTI




PER DIRE NO AI TAGLI "AMMAZZA-PRECARI" DELLA GELMINI, AL DISEGNO DI LEGGE APREA E AL MODELLO DI SCUOLA LOMBARDO




IL COORDINAMENTO LAVORATORI DELLA SCUOLA “3 OTTOBRE”INVITA I LAVORATORI DI TUTTI I SETTORI, GLI STUDENTI E I CITTADINI TUTTI AL




PRESIDIO PERMANENTE




DAL 1 AL 4 APRILE dalle 15.30 alle 19.00




IN PIAZZA DUCA D'AOSTA SOTTO IL PALAZZO DELLA REGIONE

domenica 29 marzo 2009

GALIZIA - SPAGNA, primo incontro nazionale per un futuro sostenibile


PRIMER ENCUENTRO NACIONAL EN GALICIA: ACCIONES PARA UN FUTURO SOSTENIBLE

17, 18, 19 aprile 2009 santiago de compostela

Secretaría Técnica:

infoencuentro@bioturmalina.org
Tel: + 034 981 586 477 (en horario de 9:30 a 13:30)

Móvil 693865661 (en horario de 9:30 a 13:30- 17:00 a 20:00)

Tel.: 981 594 481 (en horario de 17:00 a 20:00)

Fax: 981 584 452


BIOturmalina

Asociación de actividades BioCulturales

Rosa, 31- 8º C- 15701- Santiago de Compostela- Te. 981-59.44.81

E- mail bioturmalina@yahoo.es Web www.bioturmalina.org

Tel. 981-594481

giovedì 26 marzo 2009

cobas: roma - sabato 28 marzo 2009 corteo piazza della repubblica ore 15.00


INFO COBAS 25 MARZO 2009

1 - IL GOVERNO VUOLE DISTRUGGERE 57 MILA POSTI DI LAVORO NELLA SCUOLA: SABATO 28 IN PIAZZA A ROMA DOCENTI, ATA E STUDENTI

2 - LE PROVE INVALSI NON SONO OBBLIGATORIE!

3 - PUBBLICATO IL GIORNALE COBAS N. 42

4 - IL 5 X MILLE A AZIMUT. UN CONTRIBUTO AI PROGETTI INTERNAZIONALI DEI COBAS

1 - IL GOVERNO VUOLE DISTRUGGERE 57 MILA POSTI DI LAVORO NELLA SCUOLA: SABATO 28 IN PIAZZA A ROMA DOCENTI, ATA E STUDENTI

Come volevasi dimostrare: i Cobas da mesi danno l'allarme sul Piano Tremonti-Gelmini, sulla distruzione programmata di almeno 150 mila posti di lavoro nella scuola in un triennio, mentre governo, opposizione (si fa per dire) e sindacati concertativi minimizzavano. Ora i dati sono sotto gli occhi di tutti: la prima "tranche" della macelleria didattica e sociale del duo Tremonti-Gelmini prevede la cancellazione da settembre di 42 mila cattedre a cui vanno aggiunti circa 15 mila posti Ata in meno. Per quel che riguarda i docenti, ad essere massicciamente colpito è sopratutto il Sud, le elementari senza Tempo pieno e le medie inferiori: il 62% dei posti in meno alle elementari riguarderanno le regioni meridionali; quasi 16 mila cattedre (il 10% del totale) saranno cancellate nelle medie inferiori e oltre 11 mila nelle medie superiori formandovi classi sovraffollate (anche fino a 35 alunni/e). Sarà la Campania la regione più massacrata dai tagli (5628 cattedre in meno). Di fronte a questa strage didattica e sociale tutto quel che sa dire la presunta opposizione parlamentare, per bocca della ex-viceministra Bastico, è che "i parametri scelti per i tagli sono oscuri" e che "tutto è stato deciso a Roma senza un confronto con le Regioni": come se, adottando altri criteri di taglio e un "dialogo" con le Regioni, la macelleria scolastica divenisse accettabile. In quanto ai sindacati concertativi, mostrano sorpresa: chissà perchè, visto che il Piano Tremonti e i regolamenti applicativi Gelmini erano a loro ben noti da tempo; e comunque si guardano bene da convocare forme di lotta incisive e scioperi della categoria. I Cobas non considerano chiusa la partita e invitano docenti, Ata e studenti a partecipare in massa alla manifestazione nazionale (indetta insieme a Cub e SdL) che si terrà a Roma (sabato 28 marzo) contro i tagli e la distruzione della scuola pubblica, sulla Piattaforma anti-crisi del sindacalismo alternativo in contrapposizione ai piani dei ministri del G14 che si riuniranno a Roma per proseguire nelle politiche sociali catastrofiche che hanno portato alla crisi. Tappa successiva della lotta sarà poi lo sciopero generale convocato da Cobas, Cub e SdL per il 23 aprile.

Piero Bernocchi portavoce nazionale Cobas della scuola

Partecipiamo tutti alla MANIFESTAZIONE NAZIONALE di
sabato 28 marzo 2009


ROMA - corteo da Piazza della Repubblica ore 15
Per difendere la scuola pubblica
Per difendere i posti di lavoro
Per difendere le condizioni di lavoro, di studio, di vita
Per approfondire e tenersi aggiornati sulle mobilitazioni:


www.cobas-scuola.it www.cespbo.it


2 - LE PROVE INVALSI NON SONO OBBLIGATORIE!.....................

mercoledì 25 marzo 2009

organici 2009 2010: flc sicilia catastrofe annunciata che si conferma


mar24 Marzo

Organici scuola 2009-2010: in Sicilia una catastrofe annunciata che si conferma

Prendono corpo, purtroppo, le tesi della FLC Cgil che erano alla base dello sciopero generale della Conoscenza del 18 marzo scorso.Ieri sera il MIUR in un incontro con i sindacati ha comunicato le linee della bozza del decreto interministeriale con i relativi dati dei tagli agli organici della scuola per il prossimo anno scolastico.
In Sicilia sull'organico di diritto si taglieranno 1491 posti nella primaria, 2068 nella secondaria di 1°grado, 1438 nella secondaria di 2° grado, 23 dirigenti scolastici.Ancora da definire i tagli sull'organico di sostegno ma si preannuncia un altro disastro per le famiglie e gli alunni con disabilità.
Non ci sono ancora i dati sui tagli al personale ATA, ma le nostre previsioni, che sino ad ora sono state tutte confermate, prevedono tagli per almeno 1600 posti. In totale un taglio di oltre 6600 posti che pagheranno i precari.
E' inaccettabile il disastro che si profila in Sicilia con l'abbandono dello Stato delle aree più disagiate e carenti dal punto di vista del contesto sociale, delle strutture e dei servizi di supporto (disoccupazione, dispersione, trasporti, mensa, edilizia scolastica) che comporterà un inevitabile peggioramento della qualità dell'istruzione e del diritto allo studio.

La FLC Cgil Sicilia, chiede al Ministro Gelmini:

- di rispettare le scelte delle famiglie sul tempo scuola che sono raddoppiate per il tempo pieno a 40 ore e che risultano di oltre il 90% per il modello a 30 ore.- di riconoscere l'autonomia scolastica rispettando i piani dell'offerta formativa.
Un Governo che non mantiene gli impegni assunti con i cittadini e le famiglie, non può essere il Governo del Paese.

La FLC siciliana continua la sua mobilitazione nelle scuole e nelle piazze per contrastare questi provvedimenti mortali per la scuola pubblica e chiede ai docenti, ai non docenti, ai dirigenti scolastici e ai cittadini siciliani di partecipare a tutte le nostre iniziative a partire dalla manifestazione nazionale del 4 aprile al Circo Massimo di Roma.

FLC siciliana chiede al Presidente della Regione Lombardo di intervenire per impedire questo disastro: è un suo preciso dovere, lo deve ai cittadini siciliani.

lunedì 23 marzo 2009

lombardia - Coordinamento Lavoratori scuola 3 ottobre, PRESIDIO PERMANENTE

riceviamo dalla rete


Il Coordinamento Lavoratori della Scuola “3 ottobre”, dopo il positivo presidio davanti all'USP di Milano del 4 marzo, lancia come prossima iniziativa di lotta un









PRESIDIO PERMANENTE

CONTRO I TAGLI NELLA SCUOLA PUBBLICA E NELL’UNIVERSITA’, IL DDL APREA E I PROGETTI DI INGRESSO DEI PRIVATI NELLA FORMAZIONE STATALE, CONTRO LA PRECARIETA’ IN TUTTI I SETTORI E IN DIFESA DEI SERVIZI PUBBLICI, COMPRESA L’ISTRUZIONE E DEI DIRITTI SOCIALI PER TUTTI.


Il presidio permanente sarà per le giornate in cui verrà svolto il punto di riferimento cittadino per tutti i lavoratori della scuola, precari e non precari, docenti e Ata, e per tutti i soggetti singoli e auto-organizzati in lotta per la difesa della scuola pubblica così da lanciare una serie di iniziative di protesta, di informazione e di sensibilizzazione nel cuore di Milano. Ma la nostra non vuole essere una lotta corporativa e solo difensiva, il tema della precarietà, della cancellazione dei diritti e della perdita dei posti di lavoro riguarda non solo i lavoratori della scuola pubblica ma tutti i lavoratori di tutti i settori, pubblici e privati, su cui si vuole scaricare la crisi economica e a cui si vogliono togliere i diritti fondamentali. Per questo il presidio permanente vuole anche essere un’occasione per intrecciare relazioni con tutti quei soggetti, che come noi lavoratori della scuola subiscono in questo momento la perdita del lavoro e l’attacco ai diritti acquisiti, a causa della crisi e delle politiche del governo, e che faticosamente cercano di reagire e, come noi, autorganizzarsi dal basso. Vi invitiamo tutti alla:


ASSEMBLEA ORGANIZZATIVA APERTA

LUNEDI 23 MARZO DALLE 16 ALLE 18 A CHIAMAMILANO, LARGO CORSIA DEI SERVI 11


I TEMI PRINCIPALI DEL PRESIDIO: NO alle Leggi 133 e 169 e per il ritiro dei tagli indiscriminati ammazza-precari approvati dal governo in tutti i settori della conoscenza, NO al Disegno di legge Aprea e ai progetti di privatizzazione dell’istruzione pubblica, assunzione per tutti i precari su incarichi annuali, No all’autonomia scolastica nelle forme attuali, No al finanziamento delle scuole private, No al sistema di valutazione in decimi, NO al taglio del tempo scuola, NO agli aumenti del numero di alunni per classe, NO alle esternalizzazioni, più sicurezza nelle scuole e in tutti i posti di lavoro, no alle discriminazione verso gli stranieri. Contro la precarietà in tutti i posti di lavoro, in difesa del Welfare e dei servizi pubblici essenziali (istruzione, sanità ecc.), in difesa dei diritti sociali sotto attacco (provvedimenti “anti/fannulloni” del Ministro Brunetta, norme sul pensionamento delle donne), in difesa del contratto nazionale e del diritto costituzionale di sciopero.


QUANDO: nel periodo dall’1 al 5 aprile. Il presidio permanente durerà 3, 4 o 5 giorni in base al numero di persone che si renderanno disponibili a presidiare e allo sforzo organizzativo che riusciremo a mettere in campo.


DOVE: in piazza Duca d’Aosta, davanti al Palazzo della Regione Lombardia. Il punto è strategico per due motivi: il luogo e l’Istituzione. Il luogo è sufficientemente ampio e centrale ed è zona di passaggio essendo di fronte alla Stazione Centrale. L’Istituzione perché la Regione è competente sull’efficiente espletamento del diritto allo studio nel suo territorio di competenza, perché quest’anno la Regione Lombardia ha finanziato massicciamente le scuole private e perché Formigoni è in procinto di firmare un accordo con la Gelmini che prevede dal prossimo anno scolastico, unica regione in Italia, la possibilità che gli Istituti professionali statali passino sotto la competenza regionale.


COSA SERVE: Un tendone/gazebo in prestito gratuito, impianto di amplificazione, proiettore foto/video, documenti e materiale informativo, tavolini, sedie.


INIZIATIVE

Manifestazione di protesta sotto la Regione con invio di una delegazione. Assemblee aperte sui temi del presidio. Raccolta firme contro il DDL Aprea e il DDL Cota, presentazione inchiesta sulla sicurezza. Assemblee aperta con i lavoratori di altri settori e soggetti in lotta (Redattori Precari, Ricercatori Precari, i precari del Comune di Milano e delle scuole materne, Collettivi studenteschi e universitari… ma altri se ne possono proporre e invitare). Iniziative simboliche di protesta (campagna adotta un precario, lavaggio dei vetri, i fantasmi precari… anche in questo caso si possono avanzare altre proposte). Performances teatrali e musicali, iniziative di auto-finanziamento (happy-hours, ecc.)


Perché il presidio riesca è necessaria la massima collaborazione e disponibilità di tempo di tutte e tutti. E’ fondamentale che entro domenica 22 marzo ognuno comunichi in mailing list la propria disponibilità a presidiare (tutti i giorni, un giorno solo o mezza giornata) così da avere chiaro il numero di persone su cui poter contare e quindi decidere per quanti giorni tenere in piedi il presidio.

Contattaci: coordinamento3ottobre@gmail.com


Coordinamento Lavoratori della Scuola“3 Ottobre”

BLOG: http://coordinamentoscuola3ottobre.blogspot.com/

venerdì 20 marzo 2009

malcapitatipendolari: studenti cefalù-castelbuono ennesima riprova del loro disagio

riportiamo altra lettera inoltrata dagli studenti pendolari sulla tratta cefalù - castelbuono, corredata da significative immagini


Intanto grazie per aver pubblicato la lettera, se volete continuare a sostenerci vi mandiamo delle foto che abbiamo scattato sugli autobus.
Purtroppo la qualità di queste non è ottima, ma si riesce ad intuire qualcosa; in una delle foto si vede un sedile del tutto bagnato, in un'altra abbiamo cercato di fotografare l'acqua che cade dal "tetto" dell'autobus, ma purtroppo si vede solo qualche gocciolina (in realta la perdita d'acqua è molto più consistente come potete capire dall'immagine del sedile); nella terza foto si vedono i resti di un fazzolettino il cui scopo era quello di assorbire l'acqua; infine nella quarta si vede come siamo costretti a sistemare le tendine per evitare che l'acqua cada sulle nostre teste. Ricordiamo che molte volte utilizziamo anche gli ombrelli per ripararci.

Grazie ancora per l'attenzione.

malcapitatipendolari@hotmail.it


Nota dell’Associazione Europea per l’Educazione economica AEEEItalia sulla presenza dell’economia e delle scienze sociali nella scuola italiana

AEEE
ASSOCIATION OF EUROPEAN ECONOMICS EDUCATION
ASSOCIAZIONE EUROPEA PER L’EDUCAZIONE ECONOMICA
AEEE-Italia c/o OPPI


Organizzazione per la Preparazione Professionale degli Insegnanti

Via Console Marcello 20 – 20156 Milano – Tel. 02/33001387 Fax 02/39269027
info@aeeeitalia.it www.aeeeitalia.it

Nota dell’Associazione Europea per l’Educazione economica AEEEItalia
sulla presenza dell’economia e delle scienze sociali nella scuola
italiana

1. In relazione all’avvio dei nuovi sei Licei e al riordino degli Istituti tecnici e
professionali, previsti per l’anno scolastico 2010/2011, può e deve aprirsi una fase
di riflessione nel merito dei principi e delle impostazioni disciplinari e curricolari
richieste da questo processo. Il ridisegno in Italia del sistema scolastico secondario
superiore potrà essere adatto ai tempi e durare nel tempo se sarà basato su di
un’architettura ben meditata.

2. L’Associazione Europea per l’Educazione Economica AEEE-Italia, la principale
associazione italiana di docenti di economia politica, economia aziendale e di
diritto, intende con questa nota esprimere alcune proprie riflessioni sugli aspetti
relativi alle discipline che formano oggetto delle propria attività associativa. Queste
osservazioni prendono le mosse dal contesto economico, sociale e politico sia
interno al nostro paese che internazionale. Se la situazione è densa di incognite, a
maggior ragione essa impone una dotazione di competenze particolarmente solide,
tali da garantire la capacità di ciascuna persona di effettuare le scelte fondamentali
per costruire i propri percorsi di vita e di lavoro.

3. Le discipline su cui si esercita l’attività dell’AEEE-Italia costituiscono il grappolo
delle scienze sociali moderne, si fondano sulla più forte di esse, l’economia,
comprendono economia politica, economia aziendale, diritto, oltre ad altre scienze
sia sociali (come sociologia, geografia economica ed altre) che quantitative
(statistica, econometria, metodi quantitativi ed altre). Questo grappolo di discipline
può dare un contributo significativo alla definizione delle competenze comuni di
cittadinanza. Vale la pena ricordare a questo proposito che la Raccomandazione
del Parlamento europeo del dicembre del 2006, comprende tra le competenze
chiave per l’apprendimento permanente, quelle “sociali e civiche” e quelle dello
“spirito di iniziativa e imprenditorialità”. Nella loro descrizione numerosi sono i
riferimenti alla comprensione della dimensione socioeconomica, agli aspetti dello
sviluppo socioeconomico e alla necessità di una conoscenza generale del
funzionamento dell’economia.

A sua volta in Italia il Decreto Ministeriale del 22 agosto 2007, relativo agli
adempimenti dell’obbligo di istruzione, ed i documenti ad esso allegati definiscono
la presenza dell’asse storico-sociale e declinano tra le competenze quelle di
“riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi
nel tessuto produttivo del proprio territorio”.

4. In numerosi paesi europei ed extra-europei queste considerazioni hanno da tempo
determinato la presenza dell’economia e delle altre scienze sociali all’interno dei
sistemi scolastici nazionali, non solo negli indirizzi tecnici-professionali ma anche in
quelli generalisti-liceali. E’ proprio l’inserimento della cultura economica nei licei,
come accade in quelli francesi ed inglesi, la loro maggiore diffusione in corso in
quelli spagnoli e tedeschi, l’educazione alla cittadinanza che prende corpo in tutto il
continente europeo, che fanno capire quanto questo grappolo di discipline stia a
cuore alle popolazioni ed alle loro istituzioni, allo scopo di favorire concezioni e
pratiche di cittadinanza attiva e responsabile. I licei e le scuole non terminali
fondate sull’economia sono diffuse e popolari, al loro interno i giovani europei
riescono a porre domande e a cercare risposte su questioni attuali che gli altri licei,
fondati su differenti assi culturali, non sono in grado di offrire.

5. Questo grappolo di discipline ha avuto una vita piuttosto difficile nell’ultimo
decennio nella scuola italiana. Il tentativo della riforma Moratti (decreto legislativo n.
226 del 2005) di un nuovo liceo economico aveva generato un ibrido mal riuscito in
cui convivevano e si scontravano cultura generale e cultura tecnico - professionale.
La sua successiva abrogazione durante il ministero Fioroni, avvenuta con l’art. 13
della legge 2 aprile 2007, non ha visto riaprirsi ma semmai chiudersi l’ipotesi di una
cultura economica in grado di avere un ruolo significativo nei licei italiani.
Un velo di silenzio è sceso sul possibile ruolo dell’economia e delle altre scienze
sociali nel quadro disciplinare dei licei italiani.

6. L’AEEE-Italia vuole contribuire a sollevare questo velo di silenzio.
Si segnala a questo proposito il contributo che l’Associazione ha dato al recente
libro “Cultura economica nei licei” pubblicato da Franco Angeli nella collana dell’ex-
IRRE Lombardia (ora Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica
della Lombardia).
Si sottolinea l’avvio di significative iniziative da parte delle più importanti istituzioni
bancarie e finanziarie italiane, tra le quali la Banca d’Italia, l’Osservatorio Giovani-
Editori, gruppi bancari quali Intesa Sanpaolo, gruppi assicurativi e alcuni tra i
principali quotidiani italiani, tra i quali Il Corriere della Sera ed Il Sole 24 Ore,
l’attenzione dedicata da un Focus del Corriere della Sera nello scorso luglio
all’economia e alla finanza nei licei. Questi enti hanno messo nelle loro agende la
creazione di spazi per la cultura finanziaria ed economica nei licei e in tutte le
scuole italiane, per ricreare un clima di fiducia tra i cittadini e le istituzioni finanziarie
e per iniziare a colmare l’asimmetria tra la carente cultura economica dei cittadini e
dei giovani da una parte e quella degli operatori del settore dall’altra. Clima di
fiducia che è una delle componenti indispensabili per fronteggiare l’attuale crisi
economica. L’Associazione cercherà di contribuire alla diffusione e al successo di
tutte le iniziative locali o nazionali che si muoveranno in questa direzione.

7. Tra gli operatori scolastici dei bienni liceali di indirizzi sperimentali dove l’economia
e i diritto hanno trovato parziale accoglienza, sussistono diffuse preoccupazioni
sulla minore presenza di questa area di discipline in base alle bozze di regolamenti
in corso di discussione a livello ministeriale. Nella Relazione illustrativa allo
“Schema di Regolamento recante norme concernenti il riordino dei licei” si afferma
che gli elementi di diritto ed economia (discipline individuate come obbligatorie a
scelta) sono discipline “pur importanti ai fini della personalizzazione, ma non sono
state ritenute decisive e irrinunciabili”. Su questo punto l'AEEE-Italia esprime un suo
diverso convincimento: l'economia, il diritto, le altre scienze sociali costituiscono
competenze basilari per la moderna cultura di cittadinanza.
L’articolo 1 della legge n.169/2008 ha aperto nei licei anche la strada
all’insegnamento di “Cittadinanza e costituzione”, al tempo stesso ponendo una
serie di interrogativi non risolti. In particolare non viene sciolto il nodo di quale
modello curricolare adottare, tra quelli presenti nelle scuole europee, così come
recensiti da Eurydice. Vale a dire se essa sia una “materia separata obbligatoria od
opzionale” quindi dotata di curricolo, orario e valutazione, oppure una “educazione
integrata in una o più materie come la storia e la geografia” o ancora “una tematica
educativa trasversale in modo che i principi di educazione alla cittadinanza
responsabile siano presenti in tutte le materie del curriculum”. Ma anche quando
questo nodo sarà sciolto perché limitare la presenza alle tematiche della
Costituzione? Se la scienza delle regole (il diritto) può dare un senso profondo al
contenuto dello studio, non è altrettanto vero che ancor meglio si potrebbe fare,
qualora la scienza delle regole fosse affiancata in tutti i bienni dalla scienza delle
scelte, l’economia? Del resto non è esattamente quanto afferma il Documento
ministeriale d’indirizzo per la sperimentazione dell’insegnamento di “Cittadinanza e
Costituzione” del 4 marzo scorso, quando esso prevede tra le situazioni di compito
inerenti ad “Alterità e relazione” quella di “individuare come i nuclei portanti della
cultura economica intervengono a qualificare le politiche economiche nazionali ed
internazionali”?

8. I ragionamenti proposti non implicano una valutazione positiva o negativa
complessiva sul riordino in corso. Essi si limitano a sottolineare una questione, del
resto per l’AEEE-Italia decisiva. Tutti i ragionamenti e le migliori pratiche europee
sopra citate portano alle medesime conclusioni. L’economia e le altre scienze
sociali fanno parte per loro natura della dotazione irrinunciabile delle competenze di
cittadinanza. Non a caso la terza indagine internazionale ICCS (International Civic
and Citizenship Education Study) in fase di avvio nel marzo 2009, ad opera della
IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement),
intende proprio “identificare ed esaminare, all’interno di una dimensione
comparativa i modi in cui i giovani vengono preparati per svolgere in modo attivo il
proprio ruolo di cittadini in società democratiche”.
Il convincimento dell’Associazione è il medesimo. L’insieme di queste scienze
genera un forte spazio conoscitivo ed operativo. Fecondo può essere il dialogo che
l’economia scienza duttile, aperta e flessibile, al tempo stesso logica, teorica,
storica, quantitativa, valoriale ed operativa e quindi pienamente umana, può
intessere con le discipline classiche, scientifiche e matematiche. Da ciò discende
che l’economia e le altre scienze sociali possono e debbono finalmente trovare uno
spazio significativo nella filiera liceale e che debbono essere collocate nelle
competenze comuni di tutti gli studenti.

9. Sulla base di queste considerazioni, l’Associazione sottopone ai decisori delle
politiche scolastiche ed al mondo della scuola una serie di proposte. Essa spera
che tali proposte possano essere prese in attenta considerazione, mentre al tempo
stesso si dichiara disponibile a realizzare momenti di discussione ai più diversi livelli
con gli interlocutori che lo desidereranno.
In primo luogo l’AEEE-Italia chiede se nell’attuale piano orario del Liceo delle
Scienze umane non sia possibile creare una curvatura che possa accogliere
l’economia e le altre scienze sociali come discipline caratterizzanti di questo nuovo
liceo, sulla falsariga dell’apprezzato modello francese del Liceo generalista ES
(Economico e Sociale).

Essa propone in secondo luogo che il diritto e l’economia siano presenti nei bienni
dei diversi licei non solo come materie opzionali, ma come materie dell’educazione
di base di tutti i giovani italiani.
Ritiene infine che le quote di variabilità dei curricoli e la quota regionale dei piani di
studio personalizzati definita dalle varie leggi regionali possono anch’essi costituire
utili occasioni tramite le quali dare all’economia e alle altre scienze sociali lo spazio
che meritano nei licei e nella scuola italiana.

Il Direttivo dell’Associazione Europea per l’Educazione Economica AEEE-Italia
Milano, marzo 2009

giovedì 19 marzo 2009

come torna l'onda alla fine del riflusso - solidarietà agli studenti di roma


...esprimiamo piena solidarietà agli studenti dell'università la sapienza di roma nell'esercizio del diritto costituzionale a manifestare.

sul sito dell'onda www.uniriot.org per video, foto e notizie sugli avvenimenti del 18 marzo e le attività del movimento.


Palermo: cinquecento studenti in corteo, contestazioni al rettorato
Oggi, 18 marzo 2009, giorno dello sciopero generale di scuola e università indetto dalla FLC-CGIL, gli studenti dell'Assemblea NoGelmini-Onda anomala di Palermo sono tornati a manifestare lungo le strade della città per rilanciare la propria protesta contro la riforma dell'università e contro le politiche del governo Berlusconi. Stamani un corteo universitario di circa cinquecento studenti e studentesse è partito dalla Facoltà di Lettere e Filosofia e si è diretto verso Palazzo Steri, sede del Rettorato di ateneo.......

click sul titolo per link

come torna l'onda alla fine del riflusso - dati flc cgil adesione sciopero

riportiamo alcuni dati della flc cgil

Nella scuola, riferisce ancora la Flc, l’adesione è stata mediamente del 45 per cento, alta soprattutto nella scuola di base, con punte del 60-70 per cento.
"Molte scuole – dice ancora Pantaleo – sono rimaste chiuse anche per la massiccia adesione del personale Ata, fascia di lavoratori più debole e per questo più colpita dai tagli indiscriminati. Cresce il dissenso dei lavoratori verso politiche miopi e distruttive nei settori della conoscenza, respingono i contratti beffa, chiedono al governo di fermarsi e di essere ascoltati”.

ALCUNI DATI SULLE ADESIONI.
A Torino 40 per cento, a Novara 72 per cento - in Emilia il personale Ata aderisce per il 50 per cento, a Forlì-Cesena per l’80 per cento - a Pescara, punte del 60/70 per cento - a Brescia il 72 per cento, a Cremona il 66 per cento - in Toscana ha scioperato in media il 35 per cento, alta la partecipazione del personale Ata (Grosseto 89 per cento) - chiuso l’Istituto musicale Pergolesi di Ancona e l’accademia delle belle arti di Urbino – chiusa la facoltà di scienze della formazione di Bologna, 41 per cento all’università di Genova e 60 per cento all’università di Firenze, all’università Statale e al Politecnico di Torino oltre il 50 per cento.

sciopero scuola - notizie manifestazioni - Scontri a Barcellona su riforma atenei

DAL PIEMONTE ALLA SICILIA, 100 PIAZZE PER DIRE 'NO'

Al corteo di Milano hanno partecipato anche gli operai dell'azienda metalmeccanica Innse di via Rubattino, che da mesi lottano contro la chiusura dello stabilimento; A Genova sono scesi in piazza lavoratori di tutti i comparti, dagli edili, agli insegnanti, ai pensionati; in 10 mila hanno sfilato a Firenze (tra gli slogan anche una citazione dalla Divina Commedia "Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza") in 20 mila a Torino (5 mila per la questura), in 2 mila a Cagliari; decine di lavoratori hanno partecipato a Bari a un presidio in piazza del Ferrarese.

Scontri a Barcellona su riforma atenei!!

BARCELLONA - La decisione del rettore dell'Università di Barcellona di far sgomberare dalla polizia la sede del rettorato occupata da novembre dagli studenti anti-riforma ha innescato oggi una battaglia campale che ha paralizzato per ore il centro della città e si è conclusa con sei arresti e vari feriti tra poliziotti e studenti.

mercoledì 18 marzo 2009

toscana - manifestazione 21 marzo 09


Pisa non paga la crisi!

21 marzo manifestazione per la presenza di Tremonti

Mentre la crisi economica si fa sentire pesantemente sul nostro territorio, a partire dalla Saint Gobain, dalla Piaggio e dal relativo indotto, e mentre misuriamo giorno dopo giorno i danni dei tagli alla scuola, all’università e al welfare locale, Pisa e Pontedera diventano il palcoscenico per una sfilata dell’élite politico-industriale del paese. La stessa élite che la crisi l’ha provocata e che ora intende scaricarne il peso sulla base della società, anche in modo autoritario. L’occasione della sfilata è «Manifutura», il Festival sull’impresa, la ricerca e l’innovazione promosso dal centro studi «Nuova economia, nuova società» fondato da Pier Luigi Bersani e Vincenzo Visco, che si chiuderà la mattina del 21 marzo, alla Leopolda di Pisa, alla presenza del ministro Giulio Tremonti.

Noi, studenti, precari, lavoratori, insegnanti, genitori, migranti che la crisi la paghiamo ogni giorno, e sempre più la pagheremo, con la perdita di qualità del nostro studio e della nostra ricerca, col mancato rinnovo dei contratti di lavoro, con la cassa integrazione e coi licenziamenti, con la diminuzione dei servizi, con la perdita generalizzata del potere d’acquisto, intendiamo far sentire forte la nostra voce di dissenso alla conclusione di «Manifutura» e in particolare al ministro Tremonti, più di altri simbolo della crisi e della fallimentare gestione che ne fa il governo della destra, a colpi di tagli alla spesa pubblica, attacchi ai diritti dei lavoratori, regalie alle imprese e alle banche, operazioni spot come la social card.

Noi movimenti contro la crisi siamo radicalmente alternativi alla filosofia della destra che vuole «socializzare le perdite e privatizzare i profitti», mercificando e svendendo beni comuni come la conoscenza, l’ambiente, le risorse naturali. Per noi, dalla crisi si esce solo con un nuovo welfare universale, con un forte aumento dei salari, con il superamento della precarietà del lavoro e con una ripresa degli investimenti in conoscenza, nel quadro di un modello di società centrato sui diritti, sulla cooperazione, sulla riappropriazione del processo produttivo e dei consumi, sui servizi alle persone.

In un momento storico molto delicato in cui, invece di ascoltare il disagio e il dissenso, si attacca il diritto di sciopero, si limitano gli spazi di manifestazione, si monta l’allarme sicurezza contro i concittadini migranti, si indica nella triade «Dio, patria, famiglia» la risposta alla mancanza di futuro, la nostra risposta è una sola: chiamare tutta la cittadinanza a manifestare democraticamente contro la crisi e contro la sua gestione autoritaria, dando vita la mattina di sabato 21 marzo a un corteo vasto e plurale che attraversi Pisa, da Piazza Sant’Antonio a Piazza Guerrazzi, dove porteremo tutti al ministro Tremonti la nostra diversa idea di società e di democrazia.

Pisa, 18 marzo 2009



Università 2.0, Sinistra per…, Laboratorio delle disobbedienze Rebeldìa, Spazio Antagonista Newroz, Partito della Rifondazione Comunista Pisa, Confederazione dei Cobas Pisa, Comitato genitori insegnanti per la difesa della scuola pubblica

sciopero scuola, scontri a La Sapienza




"Le forze dell'ordine hanno impedito agli studenti universitari di raggiungere il presidio organizzato dalla Flc-Cgil a piazza Santi Apostoli questa mattina, caricando i manifestanti che ora sono chiusi all'interno dell'edificio senza possibilità di uscire", si legge in una nota di Rete degli studenti medi che definisce "inaccattabile la violenza delle forze dell'ordine".




a Pelermo, diverse centinaia di persone si sono radunate al teatro Politeama in centro città, dove il segretario generale del sindacato, Guglielmo Epifani, sta prendendo parte a un convegno sul futuro dei giovani al Sud.




Alle manifestazioni e ai cortei di oggi -- organizzati a Torino, Milano, Padova, Roma, Firenze, Modena, Bolzano ma anche nel resto d'Italia -- hanno aderito anche partiti politici, movimenti studenteschi e nomi illustri della scienza.

martedì 17 marzo 2009

sciopero 18 marzo 2009



USCIRE DALLA CRISI INVESTENDO
SULLA CONOSCENZA
NO
ALLA
DESTRUTTURAZIONE
DEL CONTRATTO
NAZIONALE
NO
ALL’ACCORDO
SEPARATO SUL
MODELLO
CONTRATTUALE
PER
• Organici docenti e ata stabili e funzionali al tempo scuola e all’offerta
formativa
• Per un piano triennale di assunzioni si tutti i posti liberi
• Il ripristino dei finanziamenti alle scuole
• Per difendere il contratto nazionale e i diritti dei lavoratori
• Per proteggere la liberta’ di insegnamento dalle incursioni dei governi di
turno
INSIEME POSSIAMO MODIFICARE QUESTE GRAVI DECISIONI
CHE RIDUCONO I TUOI DIRITTI. NON FAR MANCARE LA TUA VOCE
FEDERAZIONE LAVORATORI DELLA CONOSCENZA CGIL
Mercoledi 18 marzo 2009
Per docenti, educatori, dirigenti scolastici, Personale ATA
Sciopero generale
per l’intera giornata
I DIRITTI DEI
LAVORATORI
DELLA SCUOLA
NON SI
TOCCANO
NO
AI TAGLI DEL
GOVERNO SUGLI
ORGANICI DOCENTI
E ATA
NO
ALLA LIMITAZIONE
DELLA LIBERTA’ DI
INSEGNAMENTO

lunedì 16 marzo 2009

animali da adottare

riceviamo queste due segnalazioni dalla rete

Nerina è una cagna di taglia media,di una dolcezza infinita,ha passato tutta la sua vita tra la strada e il rifugio, aspettando che qualcuno la notasse e la portasse con sè. Non chiede nulla,soltanto una casa ed il calore umano di qualcuno che la ami, basta guardarla negli occhi per capire quanto amore ha da offrire.Ha circa 4 anni ed è adottabile a Palermo e in tutta la Sicilia.tel.3476613790 Tania


Buongiorno a tutti,inoltro l'invito ad adottare questa bella canuzza (foto in allegato), attualmente senza famiglia nè casa, con la speranza di riuscire ad esserle d'aiuto.Già che si parla di cani da adottare, colgo l'occasione per comunicarVi di aver trovato una bellissima pointerina abbandonata nella zona tra Capaci e Torretta, affettuosissima e molto intelligente. La foto ancora non c'è, ma appena la farò Ve ne invierò copia. Per favore, chi può faccia la propria parte, anche solo favorendone la divulgazione.
Grazie,
Marco
marcopomara@hotmail.com

venerdì 13 marzo 2009

ricorso borsellino: cga ammette ricorso della lista



Annullata per “disintegrità del contraddittorio” la sentenza del TAR Sicilia che dichiarava inammissibile il ricorso borsellino. possibili nuove elezioni regionali. testo integrale della sentenza.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, in sede giurisdizionale, ha pronunziato la seguente
D E C I S I O N E

sul ricorso in appello n. 1265/2008, proposto dai signori
RITA BORSELLINO, MASSIMO FUNDARO’, TEODORO LAMONICA, ANTONIO GIUSEPPE PARRINELLO, GIOVANNI GIUCA, CALOGERO MICCICHE’, GIUSEPPE ORTISI, FABRIZIO FERRANDELLI e GIUSEPPE FURNARI, nella loro qualità di elettori e candidati all’elezione diretta del Presidente della Regione e dell’Assemblea Regionale Siciliana, svoltasi in data 13 e 14 aprile 2008, rappresentati e difesi dall’avv. Luca Di Raimondo ed elettivamente domiciliati in Palermo, via Sammartino n. 27, presso lo studio dell’avv. Annalisa Pagliaro;
c o n t r o
il MINISTERO DELL’INTERNO, l’UFFICIO CENTRALE REGIONALE PRESSO LA CORTE DI APPELLO DI PALERMO, la PRESIDENZA DELLA REGIONE SICILIANA e gli UFFICI CENTRALI CIRCOSCRIZIONALI DI TRAPANI, CATANIA, CALTANISSETTA, ENNA, AGRIGENTO, PALERMO, MESSINA, RAGUSA e SIRACUSA, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dall’Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo, presso i cui uffici in via Alcide De Gasperi n. 81, sono per legge domiciliati;
e nei confronti di
lista “IL POPOLO DELLE LIBERTA’”, in persona dei presentatori, non costituita in giudizio;
lista “LOMBARDO PRESIDENTE SICILIA FORTE E LIBERA” in persona del presentatore, non costituita in giudizio;
ARICO’ ALESSANDRO, BUZZANCA GIUSEPPE, CAPUTO SALVATORE, CURRENTI CARMELO, FALCONE MARCO, FORMICA SANTI, GENTILE LUIGI, INCARDONA CARMELO, MARROCCO LIVIO, POGLIESE SALVATORE DOMENICO, SCILLA ANTONINO e VINCIULLO VINCENZO, rappresentati e difesi dagli avv.ti Baldassare Lauria, Giuseppe Fragapani e Alessandro Finazzo ed elettivamente domiciliati in Palermo, via Noto n. 12, presso lo studio dell’ultimo;
SCOMA FRANCESCO, CAMPAGNA ALBERTO e CASCIO FRANCESCO, rappresentati e difesi dall’avv. Gaetano Armao ed elettivamente domiciliati in Palermo, via Noto n. 12, presso lo studio dello stesso;
LACCOTO GIUSEPPE, VITRANO GASPARE, FARAONE DAVIDE, GUCCIARDI BALDASSARRE, TERMINE SALVATORE, MARZIANO BRUNO, DIGIACOMO GIUSEPPE, ODDO CAMILLO, DI GUARDO ANTONINO, FERRARA MASSIMO, DI BENEDETTO GIACOMO, PICCIOLO GIUSEPPE, RAIA CONCETTA, PANARELLO FILIPPO, BONOMO MARIO, LUPO GIUSEPPE, DONEGANI MICHELE, CRACOLICI ANTONINO e SPEZIALE CALOGERO, rappresentati e difesi dagli avv.ti Giovanni Pitruzzella, Natale Bonfiglio, Stefano Polizzotto e Daniela Ferrara ed elettivamente domiciliati in Palermo, via N. Morello n. 40, presso lo studio del primo;
MARINELLO VINCENZO e LEONTINI INNOCENZO, rappresentati e difesi dagli avv.ti Giovanni Pitruzzella e Stefano Polizzotto ed elettivamente domiciliati in Palermo, via N. Morello n. 40, presso lo studio del primo;
FEDERICO GIUSEPPE, CARONIA MARIA ANNA, D’AGOSTINO NICOLA, FORZESE MARCO LUCIO, DE LUCA CATENO ROBERTO, RUGGIRELLO PAOLO, MINARDO RICCARDO, ROMANO FORTUNATO, ARENA GIUSEPPE GILIBERTO, RAFFAELE LOMBARDO e LEANZA NICOLA, rappresentati e difesi dagli avv.ti Antonio Vitale e Alfio D’Urso ed elettivamente domiciliati in Palermo, via Giacomo Serpotta n. 66, presso lo studio dell’avv. Rosaria Zammataro;
CRISTAUDO GIOVANNI rappresentato e difeso dall’avv. Agatino Cariola ed elettivamente domiciliato in Palermo, via Trentacoste n. 89, presso lo studio Allotta;
D’ANTONI ORAZIO, rappresentato e difeso dall’avv. Alfio D’Urso ed elettivamente domiciliato in Palermo, via Giacomo Serpotta n. 66, presso lo studio dell’avv. Rosaria Zammataro;
LIMOLI GIUSEPPE rappresentato e difeso dall’avv. Antonino Lattuca ed elettivamente domiciliato in Palermo, via Tasso n. 4, presso lo studio dell’avv. Giuseppe Sireci;
MANCUSO FABIO MARIA rappresentato e difeso dall’avv. Agatino Cariola ed elettivamente domiciliato in Palermo, via Trentacoste n. 89, presso lo studio Allotta;
DI GIOVANNI BALDASSARE rappresentato e difeso dagli avv.ti Giovanni Pitruzzella e Stefano Polizzotto ed elettivamente domiciliato in Palermo, via N. Morello n. 40, presso lo studio del primo;
LOMBARDO RAFFAELE nella qualità di Presidente della Regione Sicilia, non costituito in giudizio;
RINALDI FRANCESCO, FIORENZA CATALDO, MARINESE IGNAZIO, DI MAURO GIOVANNI ROBERTO, ADAMO GIULIA, AMMATUNA ROBERTO, ANTINORO ANTONIO, APPRENDI GIUSEPPE, ARDIZZONE GIOVANNI, BARBAGALLO GIOVANNI, BENINATI ANTONINO ANGELO, BOSCO ANTONINO, BUFARDECI GIAMBATTISTA, CASCIO SALVATORE, CIMINO MICHELE, COLIANNI PAOLO, CORDARO SALVATORE, CORONA ROBERTO, D’ASERO ANTONIO, DE BENEDICTIS ROBERTO, DINA ANTONINO, FAGONE FAUSTO MARIA, FINOCCHIARO ANNA MARIA PAOLA, GALVAGNO MICHELE, GENNUSO GIUSEPPE, GIANNI GIUSEPPE (detto PIPPO), GRECO GIOVANNI, LEANZA EDOARDO, LENTINI SALVATORE, LO GIUDICE GIUSEPPE, LOMBARDO ANGELO SALVATORE, RAIMONDO LUIGI BRUNO MARIA, MATTARELLA BERNARDO, MINEO FRANCESCO, MUSOTTO FRANCESCO, NICOTRA RAFFAELE GIUSEPPE, PANEPINTO GIOVANNI, RAGUSA ORAZIO, SAVONA RICCARDO, SCAMMACCA DELLA BRUCA GUGLIELMO e TORREGROSSA RAIMONDO GIUSEPPE, non costituiti in giudizio;
per l’annullamento
della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia - sede di Palermo (sez. I) - n. 1275/08, del 17 ottobre 2008.
Visto il ricorso in appello con i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio delle parti come sopra specificate;
Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive difese;
Visti gli atti tutti della causa;
Relatore alla pubblica udienza del 28 gennaio 2009 il consigliere Raffaele Maria De Lipsis, e uditi altresì l’avv. L. Di Raimondo, l’avv. dello Stato Di Maggio, l’avv. L. Di Salvo, su delega degli avv.ti B. Lauria, G. Armao e G. Pitruzzella e l’avv. A. D’Urso;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue
F A T T O
1) Con ricorso proposto innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, Palermo, i ricorrenti nella loro qualità di elettori e candidati all’elezione diretta del Presidente della Regione e dell’Assem-blea Regionale Siciliana, svoltasi in data 13 e 14 aprile 2008, impugnavano i seguenti atti:
a) il verbale delle operazioni dell’Ufficio Centrale Regionale in data 23 aprile 2008- 6 maggio 2008, con cui si è proceduto, tra l’altro, alla proclamazione degli eletti;
b) i verbali delle operazioni dei seguenti Uffici centrali circoscrizionali: Palermo, Messina, Trapani (in particolare), Enna, Catania, Caltanisetta, Agrigento, Ragusa e Siracusa;
c) il provvedimento di ammissione delle liste “Popolo delle Libertà” e “Lombardo Presidente Sicilia Forte e Libera”, alle elezioni del Presidente della Regione e dell’Assemblea Regionale Siciliana, svoltesi il 13 ed il 14 aprile 2008.
Deducevano i ricorrenti: violazione di legge (art. 14 bis della l. r. 29/1951 in relazione agli artt. 48 e 97 della Cost.) ed eccesso di potere, assumendosi l’illegittima ammissione delle liste di candidati presentate nella provincia di Trapani denominate “Popolo delle Libertà” e “Lombardo Presidente Sicilia Forte e Libera”, a causa della sostituzione di due candidati successivamente alla sottoscrizione delle liste (primo motivo del ricorso) e della sproporzione delle candidature in violazione del citato art. 14, che prevede che “… la lista provinciale non può includere un numero di candidati dello stesso sesso superiore a due terzi del numero di candidati da eleggere nel Collegio …” (secondo motivo).
1.1) Si costituivano in giudizio l'Avvocatura Distrettuale della Stato per il Ministero dell'Interno e l’Ufficio elettorale centrale presso la Corte d'Appello di Palermo nonchè i controinteressati Francesco Scoma, Alberto Campagna, Francesco Cascio, Giuseppe Laccoto, Gaspare Vitrano, Davide Faraone, Baldassare Gucciardi, Francesco Rinaldi, Salvatore Termine, Bruno Marziano, Giuseppe Digiacomo, Cataldo Fiorenza, Camillo Oddo, Antonino Di Guardo, Massimo Ferrara, Giacomo Di Benedetto, Giuseppe Picciolo, Concetta Raia, Filippo Panarello, Mario Bonomo, Giuseppe Lupo, Michele Donegani, Antonino Cracolici, Calogero Speziale, Paolo Ruggirello, Giuseppe Federico, Maria Anna Caronia, Nicola D'Agostino, Marco Lucio Forzese, Cateno Roberto De Luca, Riccardo Minardo, Romano Fortunato, Giuseppe Giliberto Arena, Raffaele Lombardo, Nicola Leanza, Vincenzo Marinello, Innocenzo Leontini, Alessandro Aricò, Giuseppe Buzzanca, Salvatore Caputo, Carmelo Currenti, Marco Falcone, Santi Formica, Luigi Gentile, Carmelo Incardona, Livio Marrocco, Salvatore Domenico Pogliese, Antonino Scilla, Vincenzo Vinciullo, Giovanni Cristaudo, Ignazio Marinese e Giovanni Roberto Di Mauro, che eccepivano l’inammissibilità e/o l’irricevibilità del ricorso sotto molteplici profili (in particolare difetto d'interesse per omessa dimostrazione della qualità di candidati dei ricorrenti; omessa tempestiva impugnazione dei provvedimenti di ammissione delle liste; difetto di notifica nei confronti dell’Assemblea Regionale Siciliana; genericità ed indeterminatezza del petitum; difetto di legittimazione passiva dell’Amministrazione statale).
2) L’adito TAR, con sentenza n. 1275/08 del 17 ottobre 2008, dichiarava inammissibile il ricorso per “disintegrità del contraddittorio”.
In sostanza, secondo i primi giudici, non essendo stato notificato il gravame né all’Assemblea Regionale Siciliana né al Presidente della Regione Siciliana - organi cui si riferiscono i risultati elettorali, dei quali viene chiesto l’annullamento - ma soltanto alla Regione Siciliana presso la sede della Giunta di governo in Palermo, si sarebbe verificato il difetto di un presupposto processuale, comportante la inammissibilità del ricorso.
Inoltre, il TAR affermava che comunque il ricorso medesimo avrebbe dovuto essere notificato all’Avvocatura dello Stato, ai sensi dell’art. 1 del d. lgs. 2 marzo 1948, n. 142 e non già presso la sede dell’Ente Regione.
3) Impugnano la citata decisione i sigg.ri Rita Borsellino, Massimo Fundarò, Teodoro Lamonica, Antonio Giuseppe Parrinello, Giovanni Giuca, Calogero Miccichè, Giuseppe Ortisi, Fabrizio Ferrandelli e Giuseppe Furnari, deducendo i seguenti motivi di gravame:
a) “Erroneità della sentenza appellata. Errore di fatto. Violazione delle disposizioni in materia di notifica dei ricorsi elettorali”.
Erroneamente i primi giudici hanno ritenuto che il ricorso non fosse stato notificato al Presidente della Regione Siciliana; in realtà, esso risulta notificato all’On. Raffaele Lombardo, nella sua qualità, sia presso la residenza che presso la sede della carica in Palazzo dei Normanni. Pertanto, il giudizio si sarebbe regolarmente instaurato.
Inoltre, essendosi l’on. Lombardo costituito in giudizio nella sua qualità di Presidente della Regione, l’eventuale irregolarità sarebbe stata sanata ai sensi dell’art. 156, comma 3, c.p.c..
Infine, si sostiene che il ricorso sarebbe stato regolarmente notificato all’organo cui si riferiscono i risultati elettorali contestati, cioè la Regione Siciliana presso la sede, in corretta applicazione dell’art. 1, comma 3, del d. lgs. 2 marzo 1948, n. 142.
b) “Violazione dell’art. 14 bis della l. r. 29/1951 e s. m.. Violazione dell’art. 48 e 97 della Cost.. Violazione di legge. Eccesso di potere per illogicità manifesta, disparità di trattamento e vizi del procedimento. Sviamento di potere”.
I verbali dell’Ufficio centrale regionale e dell’Ufficio centrale circoscrizionale di Trapani sarebbero illegittimi, in quanto si sarebbero verificati tardivi ed illegittimi cambiamenti nei nominativi dei candidati dopo la sottoscrizione della lista da parte degli elettori. In tal modo, con l’esistenza di liste diverse rispetto a quelle sottoscritte, sarebbe stata, in sostanza, vulnerata la “consapevolezza piena ed effettiva dei sottoscrittori circa i nominativi dei candidati”.
c) “Violazione dell’art. 14 bis della l. r. 29/1951 e s. m.. Violazione dell’art. 48, 3, 81 e 97 della Cost.. Violazione di legge. Eccesso di potere per illogicità manifesta, disparità di trattamento e vizi del procedimento. Sviamento di potere”.
Sotto altro profilo, si denuncia l’illegittimità dell’ammissione della lista del PDL nella provincia di Trapani, in quanto presentata con un solo candidato donna su cinque presenti, situazione verificatasi a seguito dello spostamento della candidata Vincenza Bono Parrino dalla lista del PDL a quella “Lombardo Presidente Sicilia Forte e Libera”.
d) “Intervenuta decadenza dei resistenti e dei controinteressati dal diritto di effettuare controdeduzioni”.
Si eccepisce che le Amministrazioni resistenti e buona parte dei controinteressati si sarebbero costituiti ed avrebbero presentato deduzioni oltre il termine perentorio di 15 giorni dal ricevimento della notifica del ricorso, cosi violando il severo regime di decadenze previsto in materia elettorale.
3.1) Inoltre, gli appellanti insistono sulla tempestività del ricorso introduttivo e del successivo deposito dell’atto notificato, contestati da alcuni controinteressati nonché sulla corretta notifica del ricorso presso la sede della Regione, atteso che l’Avvocatura dello Stato si era costituita nell’interesse del Ministero dell’Interno, dando luogo, cosi ad un litisconsorzio passivo, in presenza del quale la Regione - previa valutazione di un (potenziale) conflitto d’interessi - avrebbe dovuto valutare se avvalersi o meno dell’Avvocatura.
Infine, gli odierni ricorrenti richiamano, ulteriormente illustrandoli, i motivi di merito articolati nel ricorso introduttivo del giudizio.
4) Si sono costituiti con separati atti l’on. Raffaele Lombardo, l’on. Francesco Cascio, l’on. Francesco Scoma, l’on. Alberto Campagna, l’on. Fabio Maria Mancuso, l’on. Giuseppe Limoli, l’on. Giovanni Cristaudo, l’on. Federico Giuseppe, l’on. Nicola D’Agostino, l’on. Nicola Leanza, l’on. Romano Fortunato, l’on. Marco Lucio Forzese, l’on. Paolo Ruggirello, l’on. Maria Anna Caronia, l’on. Roberto De Luca, l’on. Orazio D’Antoni, che concludono per l’inammissibilità del ricorso in appello o per la sua infondatezza.
Presentano una memoria collettiva di costituzione gli on.li: Alessandro Arico’, Giuseppe Buzzanca, Salvatore Caputo, Carmelo Correnti, Marco Falcone, Santi Formica, Luigi Gentile, Carmelo Incardona, Livio Marrocco, Salvatore Domenico Pugliese, Antonino Scilla, Vincenzo Vinciullo, che insistono per la conferma della gravata sentenza.
Si costituiscono, altresì, in proprio e nella qualità di deputati dell’Assemblea Regionale, i sig.ri Innocenti Leontini, Vincenzo Marinello, Baldassare Di Giovanni, Giuseppe Laccato, Gaspare Vitrano, Davide Faraone, Baldassarre Gucciardi, Salvatore Termine, Bruno Marziano, Giuseppe Digiacomo, Camillo Oddo, Antonino Di Guardo, Massimo Ferrara, Giacomo Di Benedetto, Giuseppe Picciolo, Concetta Raia, Filippo Panarello, Mario Bonomo, Giuseppe Lupo, Michele Donegani, Antonino Cracolici, Calogero Speziale, che concludono per la conferma della gravata sentenza.
D I R I T T O
1) Come diffusamente evidenziato in narrativa, il contenzioso all’esa-me del Collegio concerne la legittimità del procedimento di ammissione di due liste, “Popolo delle Libertà” e “Lombardo Presidente Sicilia Forte e Libera”, presentate nella Provincia di Trapani, in occasione delle elezioni per l’Assemblea Regionale Siciliana e per il Presidente della Regione, tenutesi in data 13 e 14 aprile 2008.
L’adito TAR - ritenendo pregiudiziale ed assorbente la dedotta inammissibilità del gravame, all’uopo recependo apposita eccezione articolata da numerosi controinteressati - ha dichiarato il ricorso “inammissibile per disintegrità del contraddittorio”, non essendo stato il medesimo notificato agli organi della Regione, cioè l’Assemblea Regionale ed il Presidente della Regione, né presso la loro sede né presso l’Avvocatura dello Stato (alla quale - secondo i primi giudici - il gravame avrebbe dovuto essere comunque notificato, ai sensi dell’art. 1, del d. lgs. 2 marzo 1948, n. 142, che estende le attribuzioni dell’Avvocatura dello Stato nei riguardi della Regione Siciliana).
Contestano tale assunto gli odierni appellanti, sostenendo, al contrario, la correttezza della notifica all’Ente Regione, vero organo cui si riferiscono i risultati elettorali contestati, avvenuta presso la sua sede, in corretta applicazione dell’art. 1, comma 3, del d. lgs. 2 marzo 1948, n. 142, che esclude l’automatica estensione delle funzioni dell’Avvocatura dello Stato all’Amministrazione regionale siciliana nei giudizi in cui è parte anche una Amministrazione dello Stato (eccettuato il caso qui non rilevante di litisconsorzio attivo). I medesimi aggiungono che, comunque, nella fattispecie, si sarebbe verificata la sanatoria dell’eventuale irregolarità, ai sensi dell’art. 156, comma 3, c.p.c., essendosi l’on. Lombardo costituito in giudizio nella sua qualità di Presidente della Regione.
2) Tale tesi merita condivisione limitatamente alla prima parte della sua prospettazione.
Giova, in via preliminare, ricostruire correttamente il chiaro contesto fattuale della vicenda che ne occupa, nonchè l’esatta interpretazione del quadro giuridico di riferimento.
Nel caso di specie, gli originari ricorrenti, odierni appellanti, hanno chiesto l’annullamento della proclamazione degli eletti all’As-semblea regionale per vizi propri degli atti preparatori, che avrebbero invalidato, in via derivata, il procedimento elettorale di cui trattasi (asserita illegittima ammissione delle liste denominate “Il popolo delle libertà” e “Lombardo Presidente Sicilia Forte e Libera”). Ha affermato lo stesso TAR, che parti necessarie del presente contenzioso, oltre ai controinteressati eletti ed alla Regione, che si “appropria” del risultato elettorale e nella cui sfera si riverberano gli effetti dell’annullamento o della conferma della proclamazione degli eletti, erano anche gli Uffici elettorali e in particolare l’Ufficio elettorale centrale (costituitosi con il patrocinio dell’Avvocatura distrettuale dello Stato).
Logico corollario di quanto rappresentato era la compresenza della Regione e di organi statali tra i destinatari della notifica del ricorso de quo e, quindi, il consolidamento di una posizione di litisconsorzio passivo tra più soggetti, tutti astrattamente difendibili dalla Avvocatura dello Stato. Il concreto patrocinio della Regione, poi, si sarebbe realizzato soltanto all’esito di una valutazione di convenienza di tale Ente e sul presupposto della insussistenza di alcun conflitto d’interessi con lo Stato (come stabilito dall’ultimo comma dell’art. 1 del richiamato d. lgs. n. 142/1948).
2.1) Tale ricostruzione dell’odierna situazione fattuale, oggetto del contenzioso in esame, consente, innanzi tutto, di escludere la pedissequa applicazione al caso di specie del precedente giurisprudenziale richiamato dal TAR e dagli appellati (C.G.A. 4 luglio 1997, n. 304).
Invero, nel citato caso, la notifica del ricorso era stata effettuata soltanto agli organi regionali e non anche agli Uffici elettorali, con la conseguenza che non si era creato alcun litisconsorzio passivo e, pertanto, la notifica medesima - in corretta applicazione del comma 1° del citato art. 1 del d. lgs. n. 142/1948, che ha esteso le funzioni della Avvocatura dello Stato all’Amministrazione regionale siciliana - non poteva che essere fatta presso gli uffici dell’Avvocatura dello Stato, domiciliataria ex lege, a pena di inammissibilità del gravame.
Nel caso di specie, invece, come dianzi evidenziato, proprio la descritta esistenza di un litisconsorzio passivo escludeva l’automatica estensione all’Ente Regione delle attività dell’Avvocatura (tra cui l’espletamento della funzione di domiciliazione e l’esercizio del patrocinio).
2.2) Rafforza tale conclusione la lettura complessiva della norma di riferimento, il menzionato art. 1 del d. lgs. n. 142/1948, che testualmente recita:
”Le funzioni dell’Avvocatura dello Stato nei riguardi delle Amministrazioni statali sono estese all’Amministrazione regionale siciliana ….
Le disposizioni dei commi precedenti non si applicano nei giudizi in cui sono parti l’Amministrazione dello Stato e l’Amministrazione regionale, eccettuato il caso del litisconsorzio attivo.
Nel caso di litisconsorzio passivo, qualora non vi sia conflitto di interessi tra lo Stato e la Regione, questa può avvalersi del patrocinio dell’Avvocatura dello Stato”.
E’ evidente, quindi, che nella fattispecie in esame, che si configura sostanzialmente come litisconsorzio passivo, essendo Stato e Regione parti nel medesimo giudizio, l’Amministrazione regionale aveva la facoltà e non l’obbligo di avvalersi dell’Avvocatura.
2.3) Da un concorrente angolo prospettico, devesi osservare che - contrariamente a quanto sembrano sostenere alcune parti resistenti - la determinazione in ordine all’opportunità di avvalersi del patrocinio dell’Avvocatura (e la sottostante preventiva valutazione circa l’even-tuale conflitto d’interessi) non può essere rimesso al giudizio della parte che deve effettuare la notifica del ricorso, ma - come previsto dalla richiamata normativa - è affidato esclusivamente alla Regione. Da ciò deriva che l’eventuale esito negativo di tale valutazione operato dall’Amministrazione regionale comporterebbe l’errata notifica effettuata presso gli uffici dell’Avvocatura invece che presso l’Ente medesimo.
Pertanto, sotto l’esaminato profilo, gli originari ricorrenti hanno correttamente notificato il ricorso introduttivo del giudizio presso la sede dell’Ente Regione, parte pubblica avente veste di “autorità emanante”, in base al menzionato criterio di imputabilità sostanziale ed in quanto organo cui si riferiscono i contestati risultati elettorali.
3) In parte qua l’appello va quindi accolto, con la conseguente riforma della sentenza appellata.
4) Riservata ogni ulteriore statuizione (anche in ordine ad alcune eccezioni di inammissibilità dell’appello, attinenti nella sostanza alla asserita irritualità del ricorso in primo grado ed implicanti se mai la reiezione dell’odierna impugnativa, con diversa motivazione), il Collegio ritiene che, ai fini del decidere, occorre integrare la documentazione agli atti, acquisendo in copia autentica:
a) verbale delle operazioni dell’Ufficio Centrale Regionale in data 23 aprile 2008 - 6 maggio 2008, con cui si è proceduto, tra l’altro, alla proclamazione degli eletti (impugnato in primo grado);
b) verbale delle operazioni dei seguenti Uffici centrali circoscrizionali: Palermo, Messina, Enna, Catania, Caltanisetta, Agrigento, Ragusa e Siracusa (impugnati in primo grado);
c) provvedimento di ammissione delle liste “Popolo delle Libertà” e “Lombardo Presidente Sicilia Forte e Libera”, alle elezioni del Presidente della Regione e dell’Assemblea Regionale Siciliana, svoltesi il 13 ed il 14 aprile 2008 (impugnato in primo grado).
I su indicati documenti dovranno essere depositati, a cura della Amministrazione regionale siciliana (Segreteria generale della Assemblea regionale e Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e delle autonomie locali) nella Segreteria della Sezione entro il termine in dispositivo fissato.
Restano salve, ai fini del richiesto adempimento, le eventuali iniziative delle parti e in particolare degli appellanti.
Nel frattempo,va sospesa ogni ulteriore determinazione in rito, nel merito e sulle spese.
P. Q. M:
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, in sede giurisdizionale, impregiudicata ogni altra questione nel rito e nel merito, parzialmente pronunciando, cosi decide;
a)accoglie l’appello nei limiti di cui in motivazione;
b)ordina agli uffici della Amministrazione regionale siciliana indicati in motivazione di depositare nella Segreteria della Sezione i documenti sopra specificati entro il termine di 20 (venti) giorni dalla comunicazione in forma amministrativa della presente decisione o dalla sua notificazione a cura degli odierni ricorrenti:
c)fissa, per l’ulteriore trattazione dell’appello, l’udienza pubblica del 13 maggio 2009.
Spese al definitivo.
Ordina che la su estesa decisione sia eseguita dall'Autorità amministrativa.
Così deciso in Palermo, dal Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, nella camera di consiglio del 28 gennaio 2009, con l’intervento dei signori: Pier Giorgio Trovato, Presidente, Raffaele Maria De Lipsis, estensore, Chiarenza Millemaggi, Antonino Corsaro, Pietro Ciani, Componenti.
F.to: Pier Giorgio Trovato, Presidente
F.to: Raffaele Maria De Lipsis, Estensore
F.to: Loredana Lopez, Segretario

Depositata in segreteria
il 10 marzo 2009

mercoledì 11 marzo 2009

rete precari agrigento

riceviamo questo comunicato dalla rete precari agrigento


______RETE PRECARI SCUOLA AGRIGENTO_______

LA RETE NAZIONALE DEI PRECARI DELLA SCUOLA PROMUOVE UNA SETTIMANA DI SIT-IN DAVANTI AGLI USP CONTRO I TAGLI DELLA LEGGE 133 E CONTRO IL DDL APREA I TAGLI PREVISTI DALLA MANOVRA FINANZIARIA CON LA LEGGE 133/08

Riducono indiscriminatamente il personale docente e ATA . Penalizzano la qualita' dell'offerta formativa . Aumentano le spese a carico delle famiglie * Non garantiscono il rispetto delle norme sulla sicurezza IL DDL APREA .Prevede la trasformazione delle istituzioni scolastiche in fondazioni * Sostituisce il Consiglio d'Istituto con un consiglio di amministrazione * Modifica lo stato giuridico dei docenti istituendo albi regionali * Modifica il sistema di reclutamento affidandola direttamente alle singole istituzioni scolastiche * Sopprime la rappresentanza sindacale per i docenti I PRECARI DELLA SCUOLA CHIEDONO * Che gli USP pubblichino le proiezioni dei tagli previsti dalla LEGGE 133 sulle diverse scuole, sulle varie categorie di lavoratori, sulle differenti classi di concorso e renda noti quanti precari non lavoreranno piu' nei prossimi anni! * Che gli USP prendano atto pubblicamente della grave situazione in cui gia' oggi si trovano le scuole italiane: migliaia di lavoratori precari, aule sovraffollate, diffuse violazioni del diritto allo studio degli alunni disabili, inagibilita' di numerose strutture scolastiche * Il ritiro della legge 133 e del ddl Aprea * L'assunzione dei precari della scuola su tutti i posti vacanti e disponibili

I SIT-IN SI TERRANNO DAVANTI AGLI USP DELLE SEGUENTI CITTA'
MILANO NAPOLI 4 Marzo ore 15,30 12 marzo ore 12.30-16.00
PALERMO RAVENNA 4 Marzo ore 15,00 10 marzo ore 11.00-17.00
ROMA PESARO 9 Marzo ore 15,00 26 marzo ore 15.00
CATANIA BARI 10 marzo ore 15,00 12 marzo ore
AGRIGENTO 12 marzo ore 15.00
TERNI 16 marzo ore 15.00
LIVORNO 17 marzo ore 15.30

RETE NAZIONALE PRECARI DELLA SCUOLA http://docentiprecari.forumattivo.com/

RETE PRECARI SCUOLA AGRIGENTO

reteprecariscuolaag@libero.it – comitato sostegno@libero.it

martedì 10 marzo 2009

Togliere e Tagliare? Perchè? Noi non ci stiamo! E chiediamo risPOST@.provileiaspiegarmi La prego, provi Lei a spiegarmi …

divulghiamo, chiedendovi di fare altrettanto, questa singolare e significativa proposta dal comitato scuola pubblica , click sul titolo per andare al blog

Togliere e Tagliare? Perchè? Noi non ci stiamo! E chiediamo risPOST@.provileiaspiegarmi

La prego, provi Lei a spiegarmi …

Scriviamo al Ministero dell’Istruzione, al Dirigente Scolastico Regionale, all’Assessore all’Istruzione della nostra regione …

Facciamo sentire la nostra voce e la nostra indignazione contro i tagli alla Scuola Primaria !!!

Come fare:

1) Dal tuo programma di posta elettronica crea un nuovo messaggio e nei destinatari riporta il seguente elenco di indirizzi di posta elettronica (in rosso)
(A- selezionali tutti insieme con il mouse, B- usa il tasto destro del mouse per copiarli, C- posizionati nel campo ‘destinatari’ del messaggio che hai creato e, D -sempre con il tasto destro, incolla!).

gelmini_m@camera.it, mgdutto@istruzione.it, direzione-veneto@istruzione.it, segreteria.pizza@istruzione.it, ass.formazione@regione.veneto.it, cimettolafirma@gmail.com

NEWS: attenzione, questo elenco di indirizzi va bene per il Veneto, se sei di un’altra regione devi selezionarli nell’elenco riportato sotto alle lettere-tipo. Segnalateci eventuali indirizzi non funzionanti o chiusi per … troppe richieste dI risPOST@ (Si tratta di e-mail pubbliche e istituzionali e dovrebbero sempre essere funzionanti!)

NEWS 2: a grande richiesta anche per chi non è genitore o insegnante c’è la possibilità di scrivere al Ministro dell’Istruzione. Aggiunta la lettera-tipo per il “cittadino-contribuente” !!

2) Seleziona una delle due “lettera-tipo” sotto riportata (genitore o insegnante), copiala e incollala nel contenuto della tua mail (tasto destro!).
Completala dove richiesto (…) e personalizzala, ricordati di mettere la firma.

3) Inserisci l’oggetto (subject) del messaggio
(a tuo piacimento e in sintonia con il contenuto della lettera, es. “La scuola è primaria”, “Provi lei a spiegarmi”, “A casa mia non si taglia sul futuro dei figli” ecc.) e … INVIA!

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La copia del messaggio inviata all’indirizzo del Comitato genitori e insegnanti sarà pubblicata nel blog http://provileiaspiegarmi.blogspot.com. Il Comitato provvederà ad inoltrare tutte le lettere pervenute a parlamentari, consiglieri regionali, sindaci e mezzi di comunicazione.
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PSSS PSSS PASSA PAROLA e … buona lettera!

A) LETTERA GENITORE

seleziona da qui ————->>

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ministro Mariastella Gelmini
Viale Trastevere, 76/A - 00153 ROMA
Direttore Generale: Dott. MARIO GIACOMO DUTTO

Al Direttore Generale
USR - Ufficio Scolastico Regionale (MIUR)

All’Assessore Regionale alle Politiche dell’Istruzione e della Formazione

P.C. al Comitato genitori e insegnanti per la scuola pubblica
”Provi lei a spiegarmi”

Sono un genitore di una/un bambina/o che frequenta la ….. classe della scuola primaria …… di …… in provincia di ….

Sono molto preoccupata/o per ciò che sta colpendo la scuola!

Mentre il dibattito pubblico sui temi della scuola sembra concentrarsi su questioni banali e secondarie, ben altri sono i cambiamenti che stanno passando, senza alcun confronto né con noi genitori, né con le altre componenti della scuola.

Già da tempo ho capito che la “riforma” in realtà, non si preoccupa di METTERE (grembiulini, disciplina o quant’altro) ma semmai di TOGLIERE: i provvedimenti intrapresi in questi mesi tolgono tempo-scuola, insegnanti, laboratori, opportunità, scuole. Su molti punti mi sento preso/a in giro, quale cittadino/a da provvedimenti che, senza esplicite e valide giustificazioni pedagogiche o didattiche, hanno come solo obiettivo il risparmio delle finanze.

Per quanto si voglia ancora sostenere il contrario, è sempre più evidente che c’è un disegno di impoverimento sia quantitativo sia qualitativo della scuola pubblica del nostro paese, peraltro confermato dagli stessi Dirigenti Scolastici e dal Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico, che ho avuto modo di sentire in recenti interventi pubblici.

Sento un dovere rimanere in prima linea nel difendere la scuola primaria che conosco e che funziona, al passo con i tempi, capace di far crescere mia/o figlia/o. La scuola dove tempo pieno e tempo lungo non sono solo una risposta alle esigenze di tante famiglie, ma sono anche la scuola dei tempi distesi, del rispetto dei tempi di apprendimento di tutte le bambine e di tutti i bambini; dove il rapporto con “più insegnanti”, e non il “maestro” unico”, non è certo un problema ma una ricchezza, garanzia di una didattica competente e di una pluralità di relazioni e di crescita sociale dei nostri figli; dove le compresenze danno la possibilità alle scuole di adattare l’organizzazione agli specifici bisogni del territorio e favorire il successo scolastico di tutti gli alunni.

Per questo continuo a non capire il nesso “più tagli uguale maggiore qualità”.
La scuola che andava bene 30 anni fa non regge alle sfide e alle complessità di oggi!
Quali saranno i costi sociali e culturali di questi provvedimenti nel futuro?

Come genitore mi indigno, perché, a casa mia, risparmiamo prima sulle cose superflue, poi sulle cose necessarie … e mai sul futuro dei nostri figli.

Sono quindi sicuro che anche Lei vorrà battersi per la difesa della scuola pubblica, oppure provi Lei a spiegarmi e convincermi che queste scelte sono un investimento per il futuro dei nostri figli.

Rimango in attesa di una risposta
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B) LETTERA INSEGNANTE

seleziona da qui ————->>

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ministro Mariastella Gelmini
Viale Trastevere, 76/A - 00153 ROMA
Direttore Generale: Dott. MARIO GIACOMO DUTTO

Al Direttore Generale
USR - Ufficio Scolastico Regionale (MIUR)

All’Assessore Regionale alle Politiche dell’Istruzione e della Formazione

P.C. al Comitato genitori e insegnanti per la scuola pubblica
”Provi lei a spiegarmi”

Sono una/un insegnante di scuola primaria di ……., in provincia di …., insegno da …… anni, nella mia scuola il modello orario è (a tempo pieno, di 30 ore, 35 ore….), l’area prioritaria del mio insegnamento è l’area ……..

In tutti questi anni di servizio mi sono auto-aggiornata, ho letto, ho frequentato corsi di formazione, mi sono appassionata a queste discipline che ora sento di padroneggiare e di riuscire ad insegnare con professionalità didattica e metodologica.

Perché tutta questa mia ricchezza dal prossimo anno scolastico non verrà più salvaguardata? Perché, nel giro di pochi mesi, dovrò diventare un’insegnante che da solo, o supportato con forme residuali, si farà carico dell’insegnamento di 12 discipline (tante, le conti, sono quelle indicate negli ultimi riferimenti programmatici) che richiedono, visti anche gli attuali riferimenti curricolari, professionalità e competenze differenziate?
Perché dovrei rinunciare alla condivisione con altri colleghi e alla collegialità, alla co-responsabilità formativa, didattica e valutativa degli apprendimenti degli alunni?

È veramente difficile pensare che un unico insegnante, solo, possa farsi carico della gestione di sempre più alunni in classe, con esigenze differenziate e diverse modalità di apprendimento.
In quale modo potrò dedicare del tempo prezioso ai miei alunni con bisogni di apprendimento e relazionali specifici ed individuali? Come potrò ancora personalizzare l’intervento didattico e la proposta formativa in base alle singole necessità? Come riuscirò a salvaguardare il successo formativo di ogni alunno valorizzando i talenti, le specificità, i meriti?

Mi creda, non trovo alcun fondamento formativo, pedagogico o didattico a giustificazione di questo disegno riformatore. Le tesi fino ad ora portate a sostegno sono deboli, nessun noto pedagogista le avalla, colpiscono invece un modello di scuola che ben risponde alle prove internazionali (IEA PIRLS 2006 e TIMMS2007) e alla soddisfazione delle famiglie.
Professionalmente mi sento di non poter rimanere zitta e piegarmi a una serie di cambiamenti che finora nessuno è riuscito a motivarmi come didatticamente ed educativamente coerenti, né dalla parte dell’insegnamento e dell’apprendimento.

La prego, provi Lei a spiegarmi e convincermi che queste scelte sono un investimento per il futuro e per una scuola di qualità e non uno svuotamento culturale e pedagogico finalizzato unicamente ad un miope risparmio.

Rimango in attesa di una risposta
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C) LETTERA CITTADINO

seleziona da qui ————->>

Sono un cittadino di …. in provincia di ……., preoccupato per il futuro della scuola pubblica del nostro paese!

Sono molto allarmato/a per ciò che sta colpendo la scuola!
Mentre il dibattito pubblico sui temi della scuola sembra concentrarsi su questioni banali e secondarie, ben altri sono i cambiamenti che stanno passando senza alcun confronto né con i cittadini, né con i genitori e gli insegnanti che vivono nella scuola.
Già da tempo ho capito che la “riforma” in realtà, non si preoccupa di METTERE (grembiulini, disciplina o quant’altro) ma semmai di TOGLIERE: i provvedimenti intrapresi in questi mesi tolgono tempo-scuola, insegnanti, laboratori, opportunità, scuole. Su molti punti mi sento preso/a in giro, quale cittadino/a da provvedimenti che, senza esplicite e valide giustificazioni pedagogiche o didattiche, hanno come solo obiettivo il risparmio delle finanze.
Per quanto si voglia ancora sostenere il contrario, è sempre più evidente che c’è un disegno di impoverimento sia quantitativo sia qualitativo della scuola pubblica del nostro paese, peraltro confermato dagli stessi Dirigenti Scolastici e dal Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico del Veneto.
Sento un dovere rimanere in prima linea nel difendere una scuola al passo con i tempi, capace di far crescere le nuove generazioni e di prepararle al mondo terribilmente complicato che si troveranno davanti. La scuola dove tempo pieno e tempo lungo non sono solo una risposta alle esigenze di tante famiglie, ma sono anche la scuola dei tempi distesi, del rispetto dei tempi di apprendimento di tutte le bambine e di tutti i bambini; dove il rapporto con “più insegnanti”, e non il “maestro” unico”, non è certo un problema ma una ricchezza, garanzia di una didattica competente e di una pluralità di relazioni e di crescita sociale dei nostri figli; dove le compresenze danno la possibilità alle scuole di adattare l’organizzazione agli specifici bisogni del territorio e favorire il successo scolastico di tutti gli alunni.
Per questo continuo a non capire il nesso “più tagli uguale maggiore qualità”.
La scuola che andava bene 30 anni fa non regge alle sfide e alle complessità di oggi!
Quali saranno i costi sociali e culturali di questi provvedimenti nel futuro?
Come cittadina/o (e contribuente) mi indigno, perchè credo che la scuola primaria sia il primo mattone del futuro del paese. Se vogliamo un futuro migliore per tutti dobbiamo investire sulla scuola, come molti altri paesi stanno facendo, e non indebolirla.
Sono quindi sicuro che anche Lei vorrà battersi per la difesa della scuola pubblica, oppure provi Lei a spiegarmi e convincermi che queste scelte sono un investimento per il futuro del nostro paese
Rimango in attesa di una risposta
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INDIRIZZI E-MAIL PER REGIONE

Seleziona e copia con il tasto destro l’elenco dei destinatari della TUA regione.
(Per eventuali modifiche degli indirizzi, aggiunte, ecc., potete scriverci a comitato.nogelmini@gmail.com)

Abruzzo
segreteria.pizza@istruzione.it, gelmini_m@camera.it, mgdutto@istruzione.it, cimettolafirma@gmail.com, direzione-abruzzo@istruzione.it, giovanni.chiodi@regione.abruzzo.it, paolo.gatti@regione.abruzzo.it

Basilicata
segreteria.pizza@istruzione.it, gelmini_m@camera.it, mgdutto@istruzione.it, cimettolafirma@gmail.com, direzione-basilicata@istruzione.it, presgiun@regione.basilicata.it, ass_formazione.lavoro@regione.basilicata.it

Calabria
segreteria.pizza@istruzione.it, gelmini_m@camera.it, mgdutto@istruzione.it, cimettolafirma@gmail.com, direzione-calabria@istruzione.it, g.tedesco@regcal.it, d.cersosimo@regcal.it

Campania
segreteria.pizza@istruzione.it, gelmini_m@camera.it, mgdutto@istruzione.it, cimettolafirma@gmail.com, direzione-campania@istruzione.it, segr.presidenza@regione.campania.it, ass.gabriele@regione.campania.it

Emilia-Romagna
segreteria.pizza@istruzione.it, gelmini_m@camera.it, mgdutto@istruzione.it, cimettolafirma@gmail.com, direzione-emiliaromagna@istruzione.it, segreteriapresidente@regione.emilia-romagna.it, lavoroform@regione.emilia-romagna.it

Friuli Venezia-Giulia
segreteria.pizza@istruzione.it, gelmini_m@camera.it, mgdutto@istruzione.it, cimettolafirma@gmail.com, direzione-friuliveneziagiulia@istruzione.it, presidente@regione.fvg.it, ass.istruzione@regione.fvg.it

Lazio
segreteria.pizza@istruzione.it, gelmini_m@camera.it, mgdutto@istruzione.it, cimettolafirma@gmail.com, direzione-lazio@istruzione.it, presidente@regione.lazio.it, scosta@regione.lazio.it

Liguria
segreteria.pizza@istruzione.it, gelmini_m@camera.it, mgdutto@istruzione.it, cimettolafirma@gmail.com, direzione-liguria@istruzione.it, presidente.giunta@regione.liguria.it, vicepresidenza@regione.liguria.it

Lombardia
segreteria.pizza@istruzione.it, gelmini_m@camera.it, mgdutto@istruzione.it, cimettolafirma@gmail.com, direzione-lombardia@istruzione.it, maria_pia_colombo@regione.lombardia.it, gianni_rossoni@regione.lombardia.it

Marche
segreteria.pizza@istruzione.it, gelmini_m@camera.it, mgdutto@istruzione.it, cimettolafirma@gmail.com, direzione-marche@istruzione.it, segreteria.presidenza@regione.marche.it, stefania.benatti@regione.marche.it

Molise
segreteria.pizza@istruzione.it, gelmini_m@camera.it, mgdutto@istruzione.it, cimettolafirma@gmail.com, direzione-molise@istruzione.it, segreteriaparticolare@regione.molise.it, assessoratoarco@regione.molise.it

Piemonte
segreteria.pizza@istruzione.it, gelmini_m@camera.it, mgdutto@istruzione.it, cimettolafirma@gmail.com, direzione-piemonte@istruzione.it, presidente@regione.piemonte.it, assessore.formazioneistruzione@regione.piemonte.it

Puglia
segreteria.pizza@istruzione.it, gelmini_m@camera.it, mgdutto@istruzione.it, cimettolafirma@gmail.com, direzione-puglia@istruzione.it, presidente@regione.puglia.it, assessore.istruzione@regione.puglia.it

Sardegna
segreteria.pizza@istruzione.it, gelmini_m@camera.it, mgdutto@istruzione.it, cimettolafirma@gmail.com, direzione-sardegna@istruzione.it, presidente@regione.sardegna.it, pi.assessore@regione.sardegna.it

Sicilia
segreteria.pizza@istruzione.it, gelmini_m@camera.it, mgdutto@istruzione.it, cimettolafirma@gmail.com, governosicilia@virgilio.it, assessorebca@regione.sicilia.it

Toscana
segreteria.pizza@istruzione.it, gelmini_m@camera.it, mgdutto@istruzione.it, cimettolafirma@gmail.com, direzione-toscana@istruzione.it, claudiomartini@regione.toscana.it, gianfranco.simoncini@regione.toscana.it

Trentino Alto Adige
segreteria.pizza@istruzione.it, gelmini_m@camera.it, mgdutto@istruzione.it, cimettolafirma@gmail.com, marco.depoali@consiglio.regione.taa.it

Umbria
segreteria.pizza@istruzione.it, gelmini_m@camera.it, mgdutto@istruzione.it, cimettolafirma@gmail.com, direzione-umbria@istruzione.it, prgiunta@regione.umbria.it, formazione@regione.umbria.it

Valle D’Aosta
segreteria.pizza@istruzione.it, gelmini_m@camera.it, mgdutto@istruzione.it, cimettolafirma@gmail.com, s-ispettivo@regione.vda.it, la.vierin@regione.vda.it, presidenza@regione.vda.it, ass-istruzione@regione.vda.it

Ci vediamo e … BUONA LETTERA!!!