martedì 29 dicembre 2009

Prorogato al 14 gennaio 2010 termine presentazione domande supplenti 180 giorni servizio in base D.M. 100 DEL 17 DICEMBRE 2009

Con D.D.G. del 23 dicembre u.s. – disponibile nel sito del MIUR (news del 23/12/2009) - è stato prorogato a Giovedì 14 gennaio 2010 il termine per la presentazione delle domande da parte dei supplenti (docenti e ATA) con 180 giorni di servizio interessati all’inserimento negli elenchi prioritari
in base al D.M. 100 del 17 dicembre 2009.

martedì 22 dicembre 2009

Nuove superiori, per Consiglio Stato servono chiarimenti

Scuola Si complica il cammino di riforma della scuola secondaria superiore che il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, intende a tutti i costi introdurre già a partire dal prossimo anno scolastico: alle opposizioni di sindacati e associazioni di categoria, al problema dei tempi di attuazione divenuti sempre più stretti (se il giudizio delle commissioni parlamentari non arriva potrebbe non bastare la proroga di un mese per le iscrizioni al primo anno già introdotta dal Miur), ora si aggiungono le forte perplessità espresse dal Consiglio di Stato

Le critiche dei giudici di Palazzo Spada, contenute nel documento n. 7149 del 9 dicembre scorso, reso pubblico nelle ultime ore, riguardano più punti della discussa riforma di licei, tecnici e professionali le cui basi poggiano nell'articolo 64, comma 4, del decreto legge n. 112/08: i punti poco chiari sarebbero così rilevanti da indurre il Consiglio di Stato a sospendere le valutazioni di rito e chiedere "che il Ministero dell'istruzione fornisca i chiarimenti richiesti" poiché "non è chiaro se il testo predisposto si mantenga nei limiti della delega".

Il primo punto ritenuto dubbio dai giudici di secondo grado della giustizia amministrativa è di tipo normativo: la bozza di riforma prevede, infatti, che alcuni punti fondamentali (obiettivi specifici di apprendimento, articolazione delle cattedre e definizione degli indicatori per la valutazione) vengano introdotti attraverso un semplice decreto ministeriale.

Il Consiglio di Stato, invece, ritiene che occorra l'approvazione di una legge. Ma un provvedimento di questo tipo necessiterebbe tempi decisamente lunghi vanificando in partenza l'obiettivo del ministro di creare già da settembre delle prime classi sulla base dei nuovi programmi.

Un altro punto ritenuto "debole" è quello dei tetti a piani di studio che ogni singolo istituto dovrebbe scegliere da sé sulla base di esigenze specifiche territoriali: i cosiddetti "curricolo" imposti dal ministero dell'Istruzione - il 20% al primo biennio, il 30% nel secondo biennio e il 20% nel quinto anno - non sembrano bastare a palazzo Spada. Che facendo riferimento al regolamento sull'autonomia della scuola (il dpr n.275/99) fa intendere la necessità di lasciare più margini alle scuole.

I giudici del Consiglio di Stato hanno poi espresso un certo scetticismo sulle procedure che porteranno ai nuovi piani di studio e ai programmi ministeriali: ritengono che sarebbe il caso "che il Ministero dell'istruzione illustri la graduazione di tale passaggio, anche con riguardo alla tutela dell'affidamento degli studenti che, trovandosi nelle situazioni di transito, subiranno una modificazione dell'iter formativo prescelto". I cambiamento, fanno intendere, andrebbe introdotto per vie decisamente più graduali.

Forti perplessità sono state infine esplicitate dal Consiglio di Stato anche sulla revisione degli organi collegiali, responsabili delle strategie principali di ogni singolo istituto superiore: i nuovi regolamenti ministeriali prevedono l'introduzione di dipartimenti, composti da docenti individuato dal collegio dei docenti,a soprattutto l'attuazione di un comitato scientifico formato da docenti e da esperti esterni.

Anche su questo fronte "sarebbe più coerente con l'obiettivo di realizzare l'autonomia - scrive il Consiglio di Stato -, lasciare alle istituzioni scolastiche la scelta in merito all'opportunità di istituire tali organi".

venerdì 18 dicembre 2009

PALERMO - Lega Nazionale per la Difesa del Cane - sezione di Palermo

Lega Nazionale per la Difesa del Cane - sezione di PalermoRifugio del Cane Abbandonato della FavoritaViale Diana,390142 –Palermowww.legadelcane-pa.orgrifugiofavorita@libero.it3405512698Ciao a tutti amici animalisti, Natale è alle porte e nell’aria si respira aria di festa.
Tante sono le associazioni che in questi giorni pre-natalizi si affollano nelle piazze per la raccolta di fondi a favore di bimbi, poveri e animali. Noi siamo una di queste, perché si sa, a Natale si è tutti più buoni e più disponibili a donare/si, e per noi è un momento di grande importanza in quanto il Rifugio che gestiamo è ormai al collasso, sia economico, sia per il numero di cani che ospitiamo, tutti animali abbandonati quasi sempre in condizioni orribili.
Oggi vi chiediamo un piccolo sforzo, un aiuto concreto in quanto noi volontari cerchiamo di dare ai nostri 250 amici pelosi presenti al Rifugio e anche molti randagi, una vita dignitosa, garantendone la dignità e le cure, ossia una buona ciotola di croccantini, scatolette di cibo umido per i più anziani ormai senza denti, cure veterinarie, sterilizzazioni (tutte le femmine sono sterilizzate) e medicine spesso costosissime, coccole ma senza denaro è sempre più difficile. Il Rifugio è gestito da noi volontari che ci occupano dei cani presenti, dalla mattina sino a sera, 365 giorni all’anno.
La situazione del Rifugio del Cane Abbandonato della Favorita è oggi al collasso, in quanto il Comune ha elaborato uno sfratto che va avanti da 16 anni, le Istituzioni danno ben poco – e da anni anche nulla di nulla - per il sostentamento dei cani e gli abbandoni continuano a verificarsi all’ordine del giorno. Ti chiediamo AIUTO: ci sono vari modi per dare una speranza di vita migliore ai nostri cagnolini, puoi sceglierne uno tra quelli sotto elencati, ricordandoti che un piccolo gesto, una piccola spesa, per noi non è drammatica da affrontare, ma per loro è vitale.
Domenica 20 dicembre a Palermo, la nostra associazione allestirà un banchetto di raccolta in piazza Unità d’Italia dalle 10 alle 17. Lì potrai portare in dono croccantini per adulti e cuccioli, scatolette di cibo umido, medicine anche per uso umano, vermifughi. Al banchetto di raccolta ci saranno anche dei simpaticissimi gadget, ideali per fare regali per grandi e piccini ed il calendario RAZZA BASTARDA 2010 firmato da Oliviero Toscani (vedi http://www.legadelcane.org/volantino.htm). ·
Facendo una donazione in denaro nei seguenti modi: Con versamento sul c/c postale intestato a Lega Nazionale per la Difesa del Cane – sezione di Palermo - Viale Diana, 3 - 90142 Palermo - c/c postale N° 13980909; Effettuando un bonifico a: Lega Nazionale per la Difesa del Cane – sezione di Palermo - Viale Diana, 3 - 90142 Palermo – IBAN IT 91 N 01020 04667 000300566810 Banco di Sicilia; Effettuare un versamento direttamente al Rifugio.
Adottando a distanza un cane del Rifugio; costa solo 16 €. al mese e puoi venirlo a trovare e coccolare quando vuoi. E se non sei di Palermo, ti manderemo le foto e un resoconto dettagliato del tuo amico peloso che hai adottato.

Donando una casa ad un cane da noi ospitato: è questo il più bel regalo di Natale che puoi farti e puoi fare ad un cane del Rifugio. Ricorda però che l’adozione di un cane, è un impegno serissimo che richiede la tua disponibilità affettiva e di tempo. Per sapere di più della nostra associazione e sui cagnetti che ospitiamo, puoi visitare il nostro sito: www.legadelcane-pa.org o puoi venirci a trovare ogni giorno, dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18, sabato e domenica dalle 10 alle 14. Fiduciosi, insieme ai nostri cani, ti auguriamo un felice Natale e un Nuovo Anno pieno di gioia e di pace.

I Cani e i Volontari del Rifugio della Favorita

giovedì 10 dicembre 2009

BARCELLONA - E la nave va!

Siamo un gruppo di italiani/e che vivono a Barcellona.

Insieme ad amici (non solo italiani) assistiamo seriamente preoccupati a ciò che avviene in Italia. Certo la crisi c’è anche qua, ma la sensazione è che la situazione nel nostro Paese sia particolare, soprattutto sul lato culturale, umano, relazionale.

Il razzismo cresce, così come l’arroganza, la prepotenza, la repressione, il malaffare, il maschilismo, la diffusa cultura mafiosa, la mancanza di risposte per il mondo del lavoro, sempre più subalterno e sempre più precario. I meriti e i talenti delle persone, soprattutto dei giovani, non sono valorizzati. Cresce la cultura del favore, del disinteresse per il bene comune, della corsa al denaro, del privato in tutti i sensi.

In Spagna, negli ultimi mesi, sono usciti molti articoli raccontando quello che avviene in Italia, a volte in toni scandalistici, più spesso in toni perplessi, preoccupati, sconcertati.

Si è parlato dei campi Rom bruciati, dei provvedimenti di chiusura agli immigrati, delle aggressioni, dell’aumento dei gruppi neofascisti, delle ronde, dell’esercito nelle strade, della chiusura degli spazi di libertà e di democrazia, delle leggi ad personam.

Dall’estero abbiamo il vantaggio di non essere quotidianamente bombardati da un’informazione (??) volgare e martellante, da logiche di comunicazione davvero malsane.

E allora: che fare? Prima di tutto capire meglio, confrontarci, quindi provare a reagire. Siamo convinti che ci siano migliaia di esperienze di resistenza, di salvaguardia del territorio, di difesa dei diritti, della salute, di servizi pubblici di qualità. E che vadano sostenute.

Al termine di un percorso che abbiamo appena iniziato, vogliamo quindi organizzare una nave che parta da Barcellona e arrivi a Civitavecchia (o a Genova).

Sarà la nave dei diritti, che ricorderà la nostra Costituzione e la sua origine, laica e pluralista, la centralità della libertà e della democrazia vera, partecipata, trasparente: dai luoghi di lavoro alle scuole, ai quartieri, ai servizi, al territorio. Ricorderà che il pianeta che abbiamo è uno, è questo, questo è il nostro mare, di tutti i popoli. Che chiunque ha diritto di esistere, spostarsi, viaggiare, migrare, come ha diritto che la sua terra non sia sfruttata, depredata. Ricorderà che le menzogne immobilizzano, mentre la verità è rivoluzionaria.

Ricorderà che cultura e arte sono i punti più alti del genere umano, sono fonte di gioia e piacere per chi li produce e per chi ne beneficia, non sono fatte per il mercato.

Ricorderà che esistere può voler dire resistere, difendere la propria e l’altrui dignità, conservare la lucidità, il senso critico e la capacità di giudizio.

Creiamo ponti, non muri.

È un grido di aiuto e solidarietà, che vogliamo unisca chi sta assistendo da fuori a un imbarbarimento pericoloso a coloro che già stanno resistendo e non devono essere lasciati/e soli/e.

Non siamo un partito, non siamo una fondazione, non sventoliamo bandiere, tanto meno bianche. Siamo piuttosto un movimento di cittadini/e che non gode di alcun finanziamento.

Potete contattarci fin da subito all’indirizzo e-mail: contatto@losbarco.org

Guardate il blog: www.losbarco.org

Quando e come

La nave, un servizio di linea di cui occuperemmo una parte, dovrebbe partire giovedì 24 GIUGNO sera e rientrare domenica 27 GIUGNO sera. Durante il viaggio prevediamo di svolgere attività di vario tipo. Se hai qualche proposta, segnalacela.

Stiamo cercando di contrattare dei prezzi accessibili (intorno ai 100 Euro per persona) e penseremo a forme di autofinanziamento (collette, sottoscrizioni, feste…) affinchè anche coloro che hanno difficoltà economiche (studenti, disoccupati, famiglie numerose…) possano partecipare. Aiutaci!

Stiamo lavorando su due possibili destinazioni:

  • o Civitavecchia (e quindi: Roma) la nave in questo caso, essendo più grande, offre più servizi e ha saloni a disposizione per riunirsi, fare attività.

  • o Genova, con il vantaggio di arrivare subito nel centro urbano.

Si tratterebbe poi di organizzare un’ospitalità per UNA NOTTE e una giornata nella città di destinazione, in una piazza, con eventi, incontri, quanto nascerà.

Vi chiediamo:

  • di far girare questa informazione e mandare osservazioni, il lavoro è in progress

  • di partecipare al viaggio se vivete qua o di aiutarci a preparare la parte di manifestazione “in Italia”: l’obiettivo è che partano 1000 persone (di tutte le età), altrimenti si penserà ad altro.

  • Chiediamo anche un’adesione simbolica a gruppi italiani, europei, extraeuropei e a singole persone, intellettuali o meno, con messaggi di testo o video.

lunedì 7 dicembre 2009

In ospedale Pietro Di Grusa, uno dei precari scuola in sciopero della fame a Palermo

Brutte notizie da Palermo, dove dal 29 novembre scorso 4 collaboratori scolastici hanno iniziato lo sciopero della fame davanti alla presidenza della regione siciliana per riaprire il tavolo tecnico con la regione.
Venerdì 4 dicembre due colleghi sono stati colti da malore e uno è stato ricoverato d'urgenza presso l'ospedale civico di Palermo. Tutti quelli che hanno partecipato alla manifestazione del 3 ottobre lo ricorderanno come l'anima del corteo. Le disastrose condizioni economiche ormai da tempo avevano spento la vitalità che brillava nei suoi occhi all'inizio di questa protesta. Ieri, visibilmente provato fisicamente ed emotivamente, ci aveva preannunciato che la prossima settimana avrebbe iniziato lo sciopero della sete se non fosse riuscito ad ottenere quell'incontro importante per salvare dei posti di lavoro. Ieri ha dato a tutti una lezione di coerenza e di etica, oggi la sua battaglia si è fermata in un letto di ospedale. Siamo spezzati in due dal dolore. Non ci sono parole.
Barbara Evola
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Pietro Di Grusa, uno dei nostri amici e colleghi che da domenica presidiano il palazzo della Presidenza della Regione ed è in sciopero della fame, è stato portato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Civico a causa delle sue condizioni di salute. Per combattere la sua battaglia per il diritto al lavoro, Pietro aveva sospeso le sue cure mediche. Di ciò erano informati tutti. Anche la prefettura e il presidente Lombardo.
La domanda è sempre e solo una.
Dobbiamo morire per fare valere i nostri diritti?

Luigi Del Prete
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Carissimo Pietro, a te e a chi ti sta accanto va tutta la nostra e mia solidarietà, vicinanza e affetto. Ma, se mi permetti, vorrei che la risposta alla domanda finale che Luigi si/ci fa, fosse un secco NO, perchè i pochi/e assolutamente intenzionati a non cedere, a non arrendersi, a non dargliela vinta non devono autodistruggersi: anche se tu mi potresti obiettare - e io sarei costretto a darti ragione - che sei tu, e solo tu, il miglior giudice sul che fare della tua vita e della tua salute. In ogni caso, credo di interpretare il pensiero di tutti/e i/le militanti Cobas dicendo che spero ardentemente che tu scelga di recuperare tutta la salute possibile, e prima possibile, per continuare ad essere - come scriveva Barbara - "l'anima" dei cortei, delle lotte, delle mobilitazioni contro l'arroganza, la crudeltà, la corruzione e la stupidità di un governo sordo alle sofferenze di milioni di persone e involtolato solo nella difesa dei privilegi e dei poteri dei "soliti noti", a partire dal "più noto". Auguri Pietro, per quel che ti può consolare ti siamo vicinissimi/ e e vorremmo vederti al più presto fuori da quell'ospedale, in mezzo a noi e alle lotte che ci aspettano. Un abbraccio particolare a te e a chi ti sta accanto in questi durissimi momenti
Piero Bernocchi (portavoce nazionale Cobas Scuola)

19-12-09, Villa San Giovanni. Manifestazione nazionale contro il ponte. Pullman da Palermo

CONTRO IL PONTE SULLO STRETTO


La Rete No Ponte da anni si oppone, in tutte le sedi e con i più vari mezzi
(documentazione scientifica, dibattiti, campeggi, volantinaggi,
manifestazioni sempre più partecipate) alla progettazione e realizzazione
del cosiddetto manufatto stabile sullo Stretto, per l’ingentissimo spreco di
risorse che ha già inutilmente sperperato e ancor più sperpererà, per la
devastazione ambientale e il dissesto idrogeologico che provocherà, per la
sua inutilità sostanziale in un contesto trasportistico da quarto mondo.

La Rete No Ponte si oppone a una delle tante scelte calate dall’alto grazie
alla famigerata legge obiettivo che ignora i bisogni e i diritti dei
territori per privilegiare opere faraoniche e grandi imprese come lmpregilo,
nota ormai più per l’abilità finanziaria e le disavventure giudiziarie con i
cantieri dell’alta velocità, la casa dello studente all’Aquila e i
megainceneritori campani che per la celerità e la correttezza dei lavori.

Da sempre il movimento no-ponte si batte perché si investa sulle cosiddette
opere di prossimità, il risanamento delle colline delle coste e dei
torrenti, il consolidamento antisismico del patrimonio edilizio esistente
evitando nuove aggressioni speculative a un territorio già compromesso, il
potenziamento e il rilancio del trasporto marittimo nello Stretto.

Oggi, dopo il tragico e annunciato disastro dell’1 ottobre e il rischio che
possa di nuovo accadere anche in altre parti del nostro territorio, occorre
invertire decisamente la rotta e porre con forza la necessità di realizzare
con gradualità ma con determinazione quello che ha detto, a caldo, anche il
presidente Napolitano: non sprechiamo soldi per il ponte ma investiamoli per
il risanamento del territorio.

Senza questa scelta netta continuerà il balbettio confuso sulle
responsabilità, sulle scelte da fare, sui soldi da trovare, su dove e se
ricostruire, aggravando la sofferenza e il disagio degli sfollati che hanno
il sacrosanto diritto di tornare, presto e in sicurezza, dove hanno sempre
vissuto.

Il governo invece persevera imperterrito: proprio in questi giorni ha
stanziato 1,3 miliardi di euro per la progettazione esecutiva e le
cosiddette opere collaterali e compensative e la Regione Sicilia ha
dichiarato che investirà 100 milioni di euro per la costruzione dell’opera.

Una delle opere compensative, la variante ferroviaria di Cannitello, sarà
inaugurata in pompa magna il 23 dicembre e gabellata come inizio dei lavori
del Ponte. La rete siciliana e calabrese risponderà con una grande
manifestazione nazionale a Villa San Giovanni il 19 dicembre e con altre
iniziative sul territorio.

Fermiamo i cantieri del ponte. Lottiamo per le vere priorità. No al Ponte!



Pullman da Palermo (costo A/R 10 €)

Contatti per Info e Prenotazioni:

Conf.Cobas - P.zza Unità d'Italia, 11
tel. 091349192 - mail c.cobassicilia@tin.it

Andrea 3202477337 - andreaballaro@libero.it
Luciano 327350734 - lucianor85@msn.com
Davide 3287617787 - dsvhirov@yahoo.it
Valentina 3881456997 - susanna689@hotmail.com
Marco 3394286538 - marcogiordano.mg@libero.it