8 marzo 2009
Il nostro corpo non è un campo di battaglia!!!
Un’indagine Istat denuncia che il 62% delle donne è maltrattata dal partner o da persona conosciuta, e la percentuale sale al 68,3 nei casi di violenza sessuale, e al 69,7% quando si parla di stupro. Nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate, il 91,6% I partner sono responsabili in misura maggiore anche di alcuni tipi di violenza sessuale come lo stupro e i rapporti sessuali non desiderati, ma subiti per paura delle conseguenze. Il 69,7% degli stupri, infatti, è opera di partner, il 17,4% di un conoscente, il 6,2% è stato opera di estranei. Il rischio di subire uno stupro piuttosto che un tentativo di stupro è tanto più elevato quanto più è stretta la relazione tra autore e vittima.
Il governo sta dunque utilizzando la violenza maschile sulle donne con lo scopo puro e semplice di attuare politiche razziste e discriminatorie, per alimentare la paura del “diverso”. Non taglierebbero altrimenti i fondi ai CENTRI ANTIVIOLENZA (primi soldi ad essere stati dirottati verso altri utilizzi in finanziaria!), che aiutano migliaia di donne ogni giorno!
Dai modi in cui i politici e i media affrontano l’argomento, sembra quasi che quel 7% di stupri e violenze subite da donne straniere non debbano essere tenute in conto, non esistessero, come se le uniche donne oltraggiate e offese fossero quelle italiane!
La violenza maschile sulle donne nasce dalla costante identificazione del genere femminile con due particolari ruoli nella società: quello di cura e assistenza dei propri familiari (e non solo) e quello di soggetto deputato a soddisfare le voglie maschili, CONSENZIENTI O MENO: a tal riguardo basta condurre uno studio sull'uso dei nostri corpi nelle pubblicità!
Così le donne svolgono compiti che non hanno scelto di svolgere, assumono ruoli imposti dalla cultura dominante maschile, e diventano oggetti del volere altrui e non dei propri.
In questo passaggio risiede la nascita della violenza maschile sulle donne, qui, quando tutti si sentono in diritto di poter scegliere per noi!
NON ESISTONO PERTANTO STUPRI ETNICI, MA SOLO STUPRI E VIOLENZE DI GENERE!
Le ronde rosa o nere, sono solo gruppi di individui che si uniscono per esercitare ulteriore controllo e violenze sui territori. Nulla hanno a che vedere con le donne, con gli stupri e con i femminicidi! Servono solo a metter in pratica un clima oppressivo/repressivo, in altre parole un sistema fascista, che infatti si dota degli stessi strumenti di cui si è dotato il regime: le SQUADRACCE!
Ricordiamo poi che i militari che vogliono usare per "difenderci" sono parte dello stesso corpo che storicamente si macchia della maggior quantità di stupri e di violenze sulle donne in qualsiasi luogo, missione, guerra, in cui si siano trovati ad operare!
Ora tutto dipende da noi!
NOI DOBBIAMO RIPRENDERE IN MANO LE REDINI DELLE NOSTRE VITE, SVINCOLARCI DALLE IMPOSIZIONI E OPPRESSIONI, COMINCIARE A ESPLICITARE LE NOSTRE VOLONTA', PASSIONI, E DESIDERI.
NON SIAMO UN SOGGETTO DEBOLE E NON ABBIAMO BISOGNO DI ESSERE DIFESE DA NESSUNO!
LOTTIAMO SOLO PER UNA SOCIETA’ DIVERSA FATTA ANCHE A MISURA DEI NOSTRI BISOGNI.
A NOI SPETTA IL RUOLO DI LIBERARCI, DI AUTODETERMINARCI!
Domenica 8 marzo presidio P.zza Politeama ore 10.00
CollettivoMalefimmine
malefimmine@gmail.com - www.malefimmine.noblogs.org - www.myspace,com/malefimmine
Un’indagine Istat denuncia che il 62% delle donne è maltrattata dal partner o da persona conosciuta, e la percentuale sale al 68,3 nei casi di violenza sessuale, e al 69,7% quando si parla di stupro. Nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate, il 91,6% I partner sono responsabili in misura maggiore anche di alcuni tipi di violenza sessuale come lo stupro e i rapporti sessuali non desiderati, ma subiti per paura delle conseguenze. Il 69,7% degli stupri, infatti, è opera di partner, il 17,4% di un conoscente, il 6,2% è stato opera di estranei. Il rischio di subire uno stupro piuttosto che un tentativo di stupro è tanto più elevato quanto più è stretta la relazione tra autore e vittima.
Il governo sta dunque utilizzando la violenza maschile sulle donne con lo scopo puro e semplice di attuare politiche razziste e discriminatorie, per alimentare la paura del “diverso”. Non taglierebbero altrimenti i fondi ai CENTRI ANTIVIOLENZA (primi soldi ad essere stati dirottati verso altri utilizzi in finanziaria!), che aiutano migliaia di donne ogni giorno!
Dai modi in cui i politici e i media affrontano l’argomento, sembra quasi che quel 7% di stupri e violenze subite da donne straniere non debbano essere tenute in conto, non esistessero, come se le uniche donne oltraggiate e offese fossero quelle italiane!
La violenza maschile sulle donne nasce dalla costante identificazione del genere femminile con due particolari ruoli nella società: quello di cura e assistenza dei propri familiari (e non solo) e quello di soggetto deputato a soddisfare le voglie maschili, CONSENZIENTI O MENO: a tal riguardo basta condurre uno studio sull'uso dei nostri corpi nelle pubblicità!
Così le donne svolgono compiti che non hanno scelto di svolgere, assumono ruoli imposti dalla cultura dominante maschile, e diventano oggetti del volere altrui e non dei propri.
In questo passaggio risiede la nascita della violenza maschile sulle donne, qui, quando tutti si sentono in diritto di poter scegliere per noi!
NON ESISTONO PERTANTO STUPRI ETNICI, MA SOLO STUPRI E VIOLENZE DI GENERE!
Le ronde rosa o nere, sono solo gruppi di individui che si uniscono per esercitare ulteriore controllo e violenze sui territori. Nulla hanno a che vedere con le donne, con gli stupri e con i femminicidi! Servono solo a metter in pratica un clima oppressivo/repressivo, in altre parole un sistema fascista, che infatti si dota degli stessi strumenti di cui si è dotato il regime: le SQUADRACCE!
Ricordiamo poi che i militari che vogliono usare per "difenderci" sono parte dello stesso corpo che storicamente si macchia della maggior quantità di stupri e di violenze sulle donne in qualsiasi luogo, missione, guerra, in cui si siano trovati ad operare!
Ora tutto dipende da noi!
NOI DOBBIAMO RIPRENDERE IN MANO LE REDINI DELLE NOSTRE VITE, SVINCOLARCI DALLE IMPOSIZIONI E OPPRESSIONI, COMINCIARE A ESPLICITARE LE NOSTRE VOLONTA', PASSIONI, E DESIDERI.
NON SIAMO UN SOGGETTO DEBOLE E NON ABBIAMO BISOGNO DI ESSERE DIFESE DA NESSUNO!
LOTTIAMO SOLO PER UNA SOCIETA’ DIVERSA FATTA ANCHE A MISURA DEI NOSTRI BISOGNI.
A NOI SPETTA IL RUOLO DI LIBERARCI, DI AUTODETERMINARCI!
Domenica 8 marzo presidio P.zza Politeama ore 10.00
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