Geraci ha modificato lo Statuto: l’acqua è bene comune; con qualche ritardo e ripensamento, sarà la volta di Castelbuono?
saluto di bentornato in attività a tranquillopoli di Castelbuono (pa) da cui riceviamo dagli amici del NO_PRIV di Castelbuono e pubblichiamo...e ci chiediamo qual'è la posizione del comune di Marsala e cosa prevede il suo statuto riguardo la possibilità di privatizzazione del servizio idrico???
La modifica degli statuti comunali nei comuni della Sicilia prosegue.
L’inserimento nello nello statuto del principio secondo cui il servizio idrico è privo di rielvanza economica, oltre ad essere una affermazione di principio importante che va in controtendenza rispetto alle politiche di privatizzazione dei beni comuni, pone le basi per la costituzione di asiende consortili tra gli enti che hanno adottato questo principio.
Geraci Siculo, con votazione consiliare unanime, lo ha fatto lo scorso settembre; altri Comuni madoniti, “ribelli” della prima ora, lo avevano fatto in precedenza (Isnello, Caltavuturo …).
Daremo notizia delle altre iniziative in tal senso nel circondario.
A Castelbuono è all’ordine del giorno del consiglio comunale una proposta di modifica dello Statuto presentata dal comitato no priv e fatta propria, con modifiche, dalla Giunta.
In tale proposta, condivisa dal comitato no priv, è però presente una espressione ambigua circa la natura dell’affidamento del servizio idrico: “il comune esercita la gestione del servizio idrico direttamente o a mezzo di enti o società di diritto pubblico, anche in forma associata con altri comuni …”.
La dizione “società di diritto pubblico”, oltre che contraddittoria ed in contrasto con le recenti normative che pongono uno stop agli affidamenti “in house”, ha sollevato nel comitato no priv dubbi sulla reale portata dell’intera norma, che dovrebbe invece escludere la forma societaria e puntare sugli enti non economici per la gestione del servizio.
link cliccando il titolo o ''tranquillopoli'' tra i blog amici
Nessun commento:
Posta un commento