La circolare n. 2 / 2010 del Ministero dell'Istruzione, che indica un tetto di alunni “con cittadinanza non italiana” per classe, evidenzia un’evoluzione del tessuto sociale che la scuola italiana non può eludere, ma richiede invece l’adozione di nuove politiche sociali e investimenti, da concertare con le Amministrazioni locali.
Si tratta di un intervento discriminatorio, pertanto di dubbia legittimità costituzionale, e arbitrario in quanto invade con una corrispondenza amministrativa, a firma di un dirigente generale del Ministero e indirizzata ad altri dirigenti, pertanto senza alcuna valenza ordinamentale, le competenze attribuite all’Autonomia delle istituzioni scolastiche, costituzionalmente garantita (Art. 117 cost.), indicate nel Testo Unico in materia di istruzione (Artt. 7 e 10).
Ancora una volta, fermo restando la delicatezza di talune situazioni che corrispondono a peculiari caratteristiche del tessuto abitativo e sociale locale, che richiedono specifici interventi pedagogici di accoglienza e integrazione, si affronta la complessità della realtà scolastica con indicazioni demagogiche, verticistiche.
Come genitori si rappresenta la necessità che le bambine e i bambini della nostra comunità, senza alcuna distinzione di cittadinanza, vivano pienamente la loro infanzia e adolescenza crescendo insieme in armonia, facendo tesoro comune della ricchezza culturale di ognuno.
In tale spirito saranno valutate iniziative di impugnazione della circolare.
Alessandro Margaglio
Coordinatore C.G.D. – Firenze
(3358398232)
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