riceviamo e pubblichiamo questo invito arrivatoci dalla rete
Trovate qui appresso ben quattro ordini del giorno accolti dalla Camera dei Deputati in sede di approvazione definitiva della Finanziaria 2009, ad essa pertanto allegati. Il Parlamento ha dato così indicazioni precise.
Sicuramente il nostro impegno è ben oltre la questione delle iscrizioni al prossimo anno scolastico, del dimensionamento, etc: si tratta di difendere il sistema scolastico pubblico, laico, moderno, di qualità, aperto alla integrazione, alla inclusione, conforme al dettato costituzionale.
Invito pertanto, in quanto interessati, sensibili al tema "Scuola-Università-Ricerca", a sostenere il Coordinamento Genitori Democratici (Associazione nazionale costituita nel 1976, proprio su questi valori).L'adesione è gratuita, occorre solo inviare un mail con:
NOME e COGNOME
indirizzo tel.
e-mail
professione
eventuale tipo di scuola frequentata dalla figlia / dal figlio
e il consenso al trattamento dei dati da parte dell'Associazione per il perseguimento degli scopi statutari (soprattutto per l'invio del giornale <<>> per posta e invio delle altre comunicazioni per e-mail).
Ricordo che tutti possono aderire al C.G.D., condividendone lo spirito associativo e gli obiettivi, anche se non hanno figli in età scolare.
E' importante!, è importante essere tanti!!
Augurando un luminoso e sereno 2009, cordialmente
Alessandro Margaglio
====Coordinamento Genitori Democratici - Firenzec/o
Istituto degli InnocentiPiazza della SS. Annunziata, 1250122 Firenze
Tel: 3358398232
Tel: 3358398232
(Alessandro Margaglio - coordinatore)e-mail: cgdfirenze@genitoridemocratici.it
siti:http://www.genitoridemocratici.ithttp://www.genitoridemocratici.it/htm/toscana
===================================================================
CAMERA DEI DEPUTATI
Seduta n. 108 di venerdì 19 dicembre 2008DISEGNO DI LEGGE: BILANCIO DI PREVISIONE DELLO STATO PER L'ANNO FINANZIARIO 2009 E BILANCIO PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2009-2011 (APPROVATO DALLA CAMERA E MODIFICATO DAL SENATO) (A.C. 1714-B)
ORDINI DEL GIORNO
La Camera,premesso che:con il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009, alla tabella 7, il capitolo di bilancio riguardante l'istituzione scolastica non statale è stato ridotto di oltre 133 milioni di euro, ovvero del 25 per cento rispetto al bilancio assestato 2008;con ordine del giorno 9/1714/1 presentato nella seduta di giovedì 13 novembre 2008, seduta n. 85, e accolto dal Governo, si impegnava il governo «a reintegrare, entro l'anno, il fondo in bilancio previsionale 2009 »Istituzioni scolastiche non statali« fino al raggiungimento della quota prevista per il 2008 e a garantire almeno lo stesso livello di finanziamento per i successivi anni; ad adottare le opportune iniziative di propria competenza affinché, nell'arco della legislatura, sia reso possibile il totale raggiungimento della parità scolastica»;il Governo in aula in sede di replica agli interventi sulla legge finanziaria e la legge di bilancio di previsione 2009 ha più volte assicurato in merito al reintegro del fondo riguardante le istituzioni scolastiche non statali;al Senato è stato approvato emendamento al disegno di legge di bilancio, 2.Tab. 2.200-5 del Relatore, che prevede nel 2009, risorse per 120 milioni di euro «Allo stato di previsione del Ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca»;l'emendamento inserisce nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca un nuovo programma 1.10 - Interventi in materia di istruzione, con una dotazione di 120 milioni di euro per il 2009 (u.p.b. 1.10.2 - Interventi) e che le risorse sono allocate nel capitolo 1299 di nuova istruzione;mentre il taglio del capitolo era di 134 milioni di euro, le risorse predisposte con l'emendamento sono di 120milioni di euro,impegna il Governo:ad utilizzare le nuove risorse al fine di reintegrare il fondo per l'istituzione scolastica non statale;a reintegrare completamente, entro l'anno, il fondo nel bilancio previsionale 2009 «Istituzioni scolastiche non statali» fino al raggiungimento della quota prevista per il 2008 e a garantire almeno lo stesso livello di finanziamento per i successivi anni; nonché ad adottare le opportune iniziative di propria competenza affinché, nell'arco della legislatura, sia reso possibile il totale raggiungimento della parità scolastica.9/1714-B/1. Toccafondi.
La Camera,premesso che:la funzione della scuola paritaria è essenziale nel nostro Paese per assicurare la piena libertà di scelta educativa delle famiglie e per completare l'offerta formativa;la scuola paritaria integra la scuola pubblica laddove questa è carente, con particolare riferimento alla scuola materna e dell'infanzia e alla scuola elementare e secondaria di primo grado;è avvenuto un incremento dei fondi per l'istruzione,impegna il Governoad adottare ulteriori iniziative normative volte a destinare alla scuola paritaria l'intero importo di 120 milioni di euro di fondi aggiuntivi per l'istruzione.9/1714-B/4. Aprea, Granata, Goisis, Garagnani, Barbaro, Barbieri, Caldoro, Carlucci, Ceccacci Rubino, Centemero, Di Centa, Renato Farina, Frassinetti, Lainati, Mazzuca, Murgia, Palmieri, Massimo Parisi, Perina, Giammanco, Rampelli.
La Camera,premesso che:in sede di prima lettura alla Camera del bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 alla tabella 7, recante lo stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il capitolo di bilancio riguardo l'istituzione scolastica non statale, veniva ridotto di oltre 133 milioni di euro, ovvero del 25 per cento rispetto al bilancio assestato 2008;la riduzione del capitolo di bilancio sopracitato non riguardava le scuole medie e superiori, ma la scuola materna e la scuola elementare, livelli di scuola che hanno da sempre ricevuto fondi statali; scuole che si trovano nei grandi comuni ma anche nei paesi e su tutto il territorio nazionale, scuole di cui la realtà statale non può fare a meno, scuole che accolgono quasi 750mila alunni: 530mila bambini su 1 milione e 600mila della scuola dell'infanzia e 200mila su 2 milioni e 800mila nella scuola primaria;in sede di seconda lettura al Senato, con il comma 47 dell'articolo 2, aggiunto durante l'esame del provvedimento, dispone che, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge finanziaria per il 2009, con un decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro per i rapporti con le regioni ed il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza Stato-Regioni, saranno stabiliti i criteri per la distribuzione alle regioni delle risorse finanziarie occorrenti alla realizzazione delle misure relative al programma di interventi in materia di istruzione. Resta fermo il rispetto delle prerogative regionali in materia di istruzione scolastica;il comma in esame è correlato ad un emendamento al disegno di legge di bilancio, approvato anch'esso nel corso dell'esame presso il Senato, che inserisce nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, nell'ambito della missione Istruzione scolastica, un nuovo programma 1.10 - Interventi in materia di istruzione, con una dotazione di 120 milioni di euro per il 2009 (u.p.b. 1.10.2 - Interventi). Le risorse sono allocate nel capitolo 1299 di nuova istituzione. Peraltro la procedura di riparto delle risorse del programma, come definita dall'articolo 2, comma 47, della legge finanziaria, non esplicita se esista una specifica finalizzazione delle risorse medesime e quindi non risulta chiaro se siano effettivamente destinate a rifinanziare le scuole paritarie per il 2009 oppure abbiano altre destinazioni. È evidente che la diminuzione dello stanziamento potrebbe portare ad un aumento dei costi per le famiglie, dovuto ad un corrispondente aumento delle rette scolastiche, anche in considerazione del fatto che se i bambini frequentano una scuola paritaria ne risulta un risparmio per le finanze pubbliche di 5.532 euro l'anno a bambino e il risparmio dello Stato per il solo settore della scuola dell'infanzia è complessivamente di 3.436 milioni di euro,impegna il Governo:ad adottare ulteriori iniziative normative volte a destinare la dotazione di 120 milioni di euro del programma 1.10 dello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca del bilancio di previsione per il 2009 alle istituzioni scolastiche non statali e garantendo lo stesso livello di finanziamento anche per i successivi anni;ad adottare le opportune iniziative di propria competenza affinché, nell'arco della legislatura, sia reso possibile il totale raggiungimento della parità scolastica.9/1714-B/5. Bitonci, Simonetti, Luciano Dussin, Lanzarin, Goisis, Polledri, Fugatti, Pini, Dozzo, D'Amico, Gidoni, Comaroli, Munerato.
La Camera,premesso che:l'emergenza educativa è e resta la prima emergenza del Paese;il nostro Paese è impegnato a conseguire i risultati previsti dal Trattato di Lisbona;occorre garantire una scuola di qualità per tutti, abbattendo ogni tipo di barriera che impedisce agli individui di sviluppare la propria personalità e di acquisire dimensioni, competenze e capacità essenziali alla società e all'economia della conoscenza;allo Stato compete garantire a tutti il diritto all'istruzione, ai sensi della Costituzione, compreso il diritto di poter scegliere che scuola frequentare, sia essa statale o paritaria privata;occorre dare piena attuazione alla legge 10 marzo 2000, n. 62, sulle scuole paritarie, riconoscendo alle stesse non solo una piena parità giuridica, ma anche una completa parità economica;molte scuole paritarie si troverebbero in difficoltà economiche insormontabili se venissero direttamente travolte dai tagli lineari presenti nella legge finanziaria, potendo contare le stesse soltanto sulle rette versate dai genitori degli alunni, non vedendo quindi riconosciuto nei fatti il loro servizio pubblico, che la legge sancisce solo a parole;il pieno riconoscimento della scuola paritaria, che passa doverosamente attraverso un riconoscimento anche economico, non è la rivendicazione di un privilegio, ma il compimento di una concezione più libera e più matura della democrazia;democrazia significa anche libertà di scelta di orientamenti culturali e indirizzi pedagogico-didattici,impegna il Governoad adottare nel corso della legislatura ulteriori iniziative normative affinché i capitoli di spesa relativi alle scuole paritarie vengano incrementati per realizzare una parità economica oltre che giuridica e evitando comunque tagli lineari o settoriali.9/1714-B/7. (Testo modificato nel corso della seduta) Vignali, Lupi, Renato Farina, Palmieri, Toccafondi, Versace.
siti:http://www.genitoridemocratici.ithttp://www.genitoridemocratici.it/htm/toscana
===================================================================
CAMERA DEI DEPUTATI
Seduta n. 108 di venerdì 19 dicembre 2008DISEGNO DI LEGGE: BILANCIO DI PREVISIONE DELLO STATO PER L'ANNO FINANZIARIO 2009 E BILANCIO PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2009-2011 (APPROVATO DALLA CAMERA E MODIFICATO DAL SENATO) (A.C. 1714-B)
ORDINI DEL GIORNO
La Camera,premesso che:con il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009, alla tabella 7, il capitolo di bilancio riguardante l'istituzione scolastica non statale è stato ridotto di oltre 133 milioni di euro, ovvero del 25 per cento rispetto al bilancio assestato 2008;con ordine del giorno 9/1714/1 presentato nella seduta di giovedì 13 novembre 2008, seduta n. 85, e accolto dal Governo, si impegnava il governo «a reintegrare, entro l'anno, il fondo in bilancio previsionale 2009 »Istituzioni scolastiche non statali« fino al raggiungimento della quota prevista per il 2008 e a garantire almeno lo stesso livello di finanziamento per i successivi anni; ad adottare le opportune iniziative di propria competenza affinché, nell'arco della legislatura, sia reso possibile il totale raggiungimento della parità scolastica»;il Governo in aula in sede di replica agli interventi sulla legge finanziaria e la legge di bilancio di previsione 2009 ha più volte assicurato in merito al reintegro del fondo riguardante le istituzioni scolastiche non statali;al Senato è stato approvato emendamento al disegno di legge di bilancio, 2.Tab. 2.200-5 del Relatore, che prevede nel 2009, risorse per 120 milioni di euro «Allo stato di previsione del Ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca»;l'emendamento inserisce nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca un nuovo programma 1.10 - Interventi in materia di istruzione, con una dotazione di 120 milioni di euro per il 2009 (u.p.b. 1.10.2 - Interventi) e che le risorse sono allocate nel capitolo 1299 di nuova istruzione;mentre il taglio del capitolo era di 134 milioni di euro, le risorse predisposte con l'emendamento sono di 120milioni di euro,impegna il Governo:ad utilizzare le nuove risorse al fine di reintegrare il fondo per l'istituzione scolastica non statale;a reintegrare completamente, entro l'anno, il fondo nel bilancio previsionale 2009 «Istituzioni scolastiche non statali» fino al raggiungimento della quota prevista per il 2008 e a garantire almeno lo stesso livello di finanziamento per i successivi anni; nonché ad adottare le opportune iniziative di propria competenza affinché, nell'arco della legislatura, sia reso possibile il totale raggiungimento della parità scolastica.9/1714-B/1. Toccafondi.
La Camera,premesso che:la funzione della scuola paritaria è essenziale nel nostro Paese per assicurare la piena libertà di scelta educativa delle famiglie e per completare l'offerta formativa;la scuola paritaria integra la scuola pubblica laddove questa è carente, con particolare riferimento alla scuola materna e dell'infanzia e alla scuola elementare e secondaria di primo grado;è avvenuto un incremento dei fondi per l'istruzione,impegna il Governoad adottare ulteriori iniziative normative volte a destinare alla scuola paritaria l'intero importo di 120 milioni di euro di fondi aggiuntivi per l'istruzione.9/1714-B/4. Aprea, Granata, Goisis, Garagnani, Barbaro, Barbieri, Caldoro, Carlucci, Ceccacci Rubino, Centemero, Di Centa, Renato Farina, Frassinetti, Lainati, Mazzuca, Murgia, Palmieri, Massimo Parisi, Perina, Giammanco, Rampelli.
La Camera,premesso che:in sede di prima lettura alla Camera del bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 alla tabella 7, recante lo stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il capitolo di bilancio riguardo l'istituzione scolastica non statale, veniva ridotto di oltre 133 milioni di euro, ovvero del 25 per cento rispetto al bilancio assestato 2008;la riduzione del capitolo di bilancio sopracitato non riguardava le scuole medie e superiori, ma la scuola materna e la scuola elementare, livelli di scuola che hanno da sempre ricevuto fondi statali; scuole che si trovano nei grandi comuni ma anche nei paesi e su tutto il territorio nazionale, scuole di cui la realtà statale non può fare a meno, scuole che accolgono quasi 750mila alunni: 530mila bambini su 1 milione e 600mila della scuola dell'infanzia e 200mila su 2 milioni e 800mila nella scuola primaria;in sede di seconda lettura al Senato, con il comma 47 dell'articolo 2, aggiunto durante l'esame del provvedimento, dispone che, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge finanziaria per il 2009, con un decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro per i rapporti con le regioni ed il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza Stato-Regioni, saranno stabiliti i criteri per la distribuzione alle regioni delle risorse finanziarie occorrenti alla realizzazione delle misure relative al programma di interventi in materia di istruzione. Resta fermo il rispetto delle prerogative regionali in materia di istruzione scolastica;il comma in esame è correlato ad un emendamento al disegno di legge di bilancio, approvato anch'esso nel corso dell'esame presso il Senato, che inserisce nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, nell'ambito della missione Istruzione scolastica, un nuovo programma 1.10 - Interventi in materia di istruzione, con una dotazione di 120 milioni di euro per il 2009 (u.p.b. 1.10.2 - Interventi). Le risorse sono allocate nel capitolo 1299 di nuova istituzione. Peraltro la procedura di riparto delle risorse del programma, come definita dall'articolo 2, comma 47, della legge finanziaria, non esplicita se esista una specifica finalizzazione delle risorse medesime e quindi non risulta chiaro se siano effettivamente destinate a rifinanziare le scuole paritarie per il 2009 oppure abbiano altre destinazioni. È evidente che la diminuzione dello stanziamento potrebbe portare ad un aumento dei costi per le famiglie, dovuto ad un corrispondente aumento delle rette scolastiche, anche in considerazione del fatto che se i bambini frequentano una scuola paritaria ne risulta un risparmio per le finanze pubbliche di 5.532 euro l'anno a bambino e il risparmio dello Stato per il solo settore della scuola dell'infanzia è complessivamente di 3.436 milioni di euro,impegna il Governo:ad adottare ulteriori iniziative normative volte a destinare la dotazione di 120 milioni di euro del programma 1.10 dello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca del bilancio di previsione per il 2009 alle istituzioni scolastiche non statali e garantendo lo stesso livello di finanziamento anche per i successivi anni;ad adottare le opportune iniziative di propria competenza affinché, nell'arco della legislatura, sia reso possibile il totale raggiungimento della parità scolastica.9/1714-B/5. Bitonci, Simonetti, Luciano Dussin, Lanzarin, Goisis, Polledri, Fugatti, Pini, Dozzo, D'Amico, Gidoni, Comaroli, Munerato.
La Camera,premesso che:l'emergenza educativa è e resta la prima emergenza del Paese;il nostro Paese è impegnato a conseguire i risultati previsti dal Trattato di Lisbona;occorre garantire una scuola di qualità per tutti, abbattendo ogni tipo di barriera che impedisce agli individui di sviluppare la propria personalità e di acquisire dimensioni, competenze e capacità essenziali alla società e all'economia della conoscenza;allo Stato compete garantire a tutti il diritto all'istruzione, ai sensi della Costituzione, compreso il diritto di poter scegliere che scuola frequentare, sia essa statale o paritaria privata;occorre dare piena attuazione alla legge 10 marzo 2000, n. 62, sulle scuole paritarie, riconoscendo alle stesse non solo una piena parità giuridica, ma anche una completa parità economica;molte scuole paritarie si troverebbero in difficoltà economiche insormontabili se venissero direttamente travolte dai tagli lineari presenti nella legge finanziaria, potendo contare le stesse soltanto sulle rette versate dai genitori degli alunni, non vedendo quindi riconosciuto nei fatti il loro servizio pubblico, che la legge sancisce solo a parole;il pieno riconoscimento della scuola paritaria, che passa doverosamente attraverso un riconoscimento anche economico, non è la rivendicazione di un privilegio, ma il compimento di una concezione più libera e più matura della democrazia;democrazia significa anche libertà di scelta di orientamenti culturali e indirizzi pedagogico-didattici,impegna il Governoad adottare nel corso della legislatura ulteriori iniziative normative affinché i capitoli di spesa relativi alle scuole paritarie vengano incrementati per realizzare una parità economica oltre che giuridica e evitando comunque tagli lineari o settoriali.9/1714-B/7. (Testo modificato nel corso della seduta) Vignali, Lupi, Renato Farina, Palmieri, Toccafondi, Versace.
Nessun commento:
Posta un commento