riceviamo e pubblichiamo da cobas palermo:
BATTERE LA PRECARIETÀ CON LA LOTTA
L’Assemblea Provinciale di Palermo dei precari della scuola aderenti ai COBAS, riunita il 3 settembre 2009, ha indetto una manifestazione di piazza per portare per le vie di Palermo le ragioni dei precari della scuola
CORTEO MERCOLEDÌ 9 SETTEMBRE - ore 17.00
partenza da via Praga e conclusione in via Notarbartolo all’albero FalconeLa situazione occupazionale della scuola è disastrosa:
• 60.000 posti di lavoro eliminati (17.000 Ata e 43.000 docenti) dal 1 settembre 2009, di cui 7.000 nella sola Sicilia, per effetto della brunettiana legge 133/2008.
• Le immissioni in ruolo sono un contentino: 8.000 posti per i docenti e 8.000 per gli ATA, contro i 32.000 pensionamenti di quest’anno, rappresentano solo un quinto delle 40.000 cattedre disponibili. I posti ci sono ma il Miur non li vuole assegnare.
• Il progetto di legge Aprea minaccia l'esistenza stessa di graduatorie pubbliche, oggettive e trasparenti per introdurre forme di reclutamento clientelare e aziendalistico, che azzera punteggi e titoli acquisiti.
Ma questo è solo l’inizio: nei prossimi 4 anni altri 150.000 lavoratori della scuola perderanno il posto per effetto della legge 133/2008 e della “riforma” Gelmini. I precari che pensano di essersi salvati perché in questi giorni hanno avuto l’incarico e se ne stanno tranquilli, commettono un grosso errore: l’anno prossimo sarà il loro turno.
Occorre l’immediata unità d’azione tra lavoratori precari e lavoratori di ruolo, gli interessi sono comuni sugli obiettivi ed è necessario coinvolgere le famiglie, gli studenti e i cittadini che tengono alle sorti della scuola pubblica, laica e democratica.
Mobilitiamo ci immediatamente per ottenere:
• il ritiro immediato della legge 133, della “riforma” Gelmini e del progetto di legge Aprea: stop ai tagli e immediata assunzione diretta su turn-over e su tutti i posti disponibili;
• la conferma degli organici dello scorso anno;
• innalzare la spesa per istruzione e ricerca e adeguarla ai parametri del piano di Lisbona;
• la riconferma di tutti i contratti annuali scaduti il 30 giugno o il 31 agosto 2009 fino al termine dell'anno scolastico.
Ma ognuno può e deve fare la sua parte: è necessario denunciare dal primo giorno di scuola la formazione di classi superaffollate, rifiutare cattedre extra-large di oltre 18 ore, per costringere la scuola ad assumere altri docenti, rifiutarsi di accettare nella propria classe alunni divisi perché privi di docenti.
Verso lo sciopero regionale della scuola a fine settembre
Mobilitiamoci in difesa della scuola pubblica e del nostro futuro
Nessun commento:
Posta un commento