Ciò comporterà riduzione del tempo scuola, degli insegnamenti (circa100 nella nostra provincia) e delle attività didattiche con gravi conseguenze sulla qualità del sistema pubblico di istruzione già fortemente messo in discussione dalle politiche di taglio relative ai bilanci delle scuole. La scuola pubblica viene fortemente compromessa nei suoi aspetti di funzionalità e di garanzia di servizio di qualità in grado di assicurare a tutti migliori condizioni culturali e sociali.
Le scelte operate dall'Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia riguardanti l'attuazione del riordino delle scuole superiori hanno privato dell'autorità le amministrazioni locali, in particolare Provincia e Regione, dei compiti loro affidati in materia di programmazione dell'offerta formativa determinando impoverimento, confusione, disomogeneità e squilibri nel sistema scolastico provinciale.
A 15 giorni dal termine delle iscrizioni le famiglie degli studenti delle scuole medie brancolano nel buio e sono costretti a scegliere la scuola superiore presso cui iscrivere i propri figli in un quadro di incertezze e disinformazione.
Per questi motivi
Trapani, 15/03/10
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