giovedì 4 marzo 2010

PALERMO - ASSEMBLEA PRECARI 5 MARZO


ASSEMBLEA PRECARI (DOCENTI E ATA)

venerdì 5 marzo ore 18.00

sede Cobas

piazza Unità d’Italia 11 Palermo

RICORSO PER IL RICONOSCIMENTO DEGLI

SCATTI DI ANZIANITÀ AI PRECARI

La vera ragione della precarietà nella scuola: il fatto che all’Amministrazione conviene usare i contratti a tempo determinato per abbassare il costo del lavoro del personale scolastico. Infatti, oltre allo stipendio estivo che i supplenti fino al 30 Giugno non percepiscono, i precari non godono nemmeno degli scatti stipendiali di anzianità che matura invece ogni tre anni di servizio il personale a tempo indeterminato. Grazie a tutti questi risparmi, un precario costa allo Stato circa 8.000 € in meno di un lavoratore in ruolo. Questa disparità di trattamento – un vero e proprio sfruttamento – per svolgere una stessa identica prestazione lavorativa è la vera causa della precarietà: e cioè l’estrema convenienza per l’Amministrazione ad usare la precarietà, in spregio non solo ai diritti dei lavoratori, ma anche alla qualità del servizio scolastico.

Rivendichiamo perciò per i lavoratori a tempo determinato la stessa progressione di carriera dei lavoratori a tempo indeterminato e degli insegnanti di religione, uniformandoci al trattamento degli incaricati annuali per l’insegnamento della Religione Cattolica (materia facoltativa), che, dopo quattro anni di nomina, possono godere della parità di trattamento con i docenti di ruolo delle altre discipline obbligatorie.

In una sentenza del 2007 la Corte di Giustizia europea (Sez. II – Sent. 13/09/2007 in causa C-307/05) si è espressa a favore di una lavoratrice precaria spagnola della sanità. Non percepire infatti gli scatti di anzianità - per un lavoratore a tempo determinato – contrasta con la Direttiva del Consiglio della Comunità Europea del 28 giugno 1999, 1999/70/CE, recepita dal Governo italiano con il DECRETO LEGISLATIVO 6 settembre 2001, n. 368 (GU n. 235 del 09/10/2001).

I tribunali di Civitavecchia, Livorno, Roma, Tivoli e Treviso hanno già sentenziato a favore dei precari ricorrenti il riconoscimento del diritto a percepire gli scatti biennali stipendiali ed hanno condannato il Ministero della Pubblica Istruzione al pagamento delle somme dovute con gli interessi legali maturati.

Nel ribadire la necessità delle immissioni in ruolo su tutti posti vacanti e disponibili, sia di organico di diritto che di fatto (visto che l’Amministrazione lascia artificiosamente posti disponibili in organico di fatto, senza stabilizzarli), promuoviamo ora i ricorsi legali con i quali non solo vogliamo la restituzione del “maltolto” ma anche mettere al centro del prossimo contratto proprio la parità di trattamento tra lavoratori con contratto a tempo determinato e indeterminato. Conquistare la parità di trattamento significa togliere alla controparte una leva formidabile per mantenere nella condizione di precarietà centinaia di migliaia di lavoratori della scuola.

Tutto il personale della scuola (docente ed ATA) con contratto a tempo determinato, è invitato a partecipare.

Sarà presente l’avvocato Tuttolomondo che farà un aggiornamento delle altre vertenze legali in corso.

Cobas scuola Palermo

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