lunedì 2 febbraio 2009

DIRIGENTI DI PARMA CRITICI SU GELMINI - spunti per i gruppi lavoro del movimento



riceviamo dalla rete questo comunicato dei dirigenti di parma.
i punti enunciati appaiono essere materiale interessante per l'attività dei gruppi del movimento nei vari collegi docenti ed incontri.
pubblichiamo e pubblicheremo, come fino ad ora fatto, quanto di utile riceviamo dalla rete. coordinamento scuola madonita


DIRIGENTI DI PARMA CRITICI SU GELMINI ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI PARMA

Parma, 21/01/09

Al Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione Al Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna Al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Agli Onorevoli Parlamentari del territorio della Provincia di Parma

Oggetto: Lo schema di regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione” – Considerazione e riflessioni della Associazione delle Scuole Autonome della Provincia di Parma.


Dall’esame dello schema di cui all’oggetto e della CM n° 4/09, relativa alle iscrizioni per l’anno scolastico 2009/10, emergono i seguenti punti di criticità:
1. L’ampia possibilità di scelta del tempo scuola lasciata alle famiglie, determina
l’impossibilità di raggiungere l’obiettivo di costituire nelle singole scuole classi equilibrate, come peraltro auspicato nella stessa circolare sulle iscrizioni (“…individuazione di criteri che non determinino condizioni e situazioni di esclusione o squilibri immotivati” - CM n° 4/09, Indicazioni generali - Marzo giugno).
2. Allo stesso modo la possibilità di scelta dell’inglese potenziato, nella scuola secondaria di primo grado, determinerà evidenti difficoltà nella formazione delle classi: da una parte nasceranno gruppi predeterminati, dall’altra, nelle piccole scuole non si potrà rispondere alle richieste delle famiglie. In molte scuole si correrà il rischio della scomparsa della seconda lingua comunitaria, il che nel nostro contesto europeo risulta altamente penalizzante.
3. La mancanza di informazioni certe sulla determinazione degli organici, impedisce di fornire
alle famiglie notizie attendibili circa il piano dell’offerta formativa e l’organizzazione degli orari delle attività didattiche.
4. L’eliminazione completa delle compresenze nell’ambito della scuola primaria determinerà
l’impossibilità di articolare l’offerta formativa in base ai bisogni effettivi degli alunni (alunni con disturbi specifici di apprendimento, alunni che richiedano attività alternative alla Religione Cattolica, alunni di lingua nativa non italiana). Il medesimo provvedimento impedirà di procedere alle sostituzioni dei docenti assenti con personale in servizio, producendo disservizi organizzativi, criticità nella vigilanza sui minori e aggravio di spesa per le supplenze brevi.
5. L’organizzazione della scuola primaria articolata in 24, 27, 30 e 40 ore non consentirà
l’unitarietà dell’insegnamento auspicata, in quanto l’eliminazione delle compresenze determinerà l’utilizzo di quote orario dei singoli docenti su più classi. 6. L’organizzazione della scuola primaria a 27 o 30 ore, di norma, prevede l’attivazione di un servizio mensa, per il quale i documenti in esame non danno indicazioni in merito alle risorse da utilizzare per l’assistenza degli alunni. Si auspica che le criticità sopra evidenziate trovino una soluzione nella stesura definitiva del regolamenti. Per l’Associazione delle Scuole Autonome della Provincia di Parma (ASAPA) Bertolotti Sergio Belli Silvana Donata Donati Morini Graziana Parmigiani Massimo Toffoloni Amanzio

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