Protesta nella scuola, a Cagliari 20 insegnanti si dimettono in blocco da coordinatore, aggiornati i primi scrutini di ammissione alla maturità.
La contestazione contro i tagli nella Pubblica Istruzione e contro il ministro Mariastella Gelmini si estende a macchia d'olio. Dopo la proclamazione degli scioperi, nelle singole scuole sono cominciate forme di protesta alternative. All'Istituto Commerciale "Primo Levi" di Quartu Sant'Elena, in provincia di Cagliari, venti insegnanti hanno rimesso il loro mandato di coordinatore di classe nelle mani del dirigente scolastico. Tutti gli adempimenti di loro competenza dovranno essere svolti da altri docenti, nominati sempre dal dirigente, i quali però potranno rifiutarsi, visto che la figura di coordinatore di classe non è obbligatoria. Tutto ciò comporterà un inevitabile allungamento dei tempi, sia per la raccolta del materiale di fine anno (relazioni finali, programmi ecc.), delegata proprio ai coordinatori, sia perché a questo punto ogni singolo professore potrebbe chiedere la compilazione collegiale degli atti ed ampi approfondimenti sulle valutazioni degli studenti. Allo stato attuale, infatti, i primi scrutini di ammissione agli esami di Stato dell'Istituto "Levi", in calendario ieri, sono stati aggiornati alla prossima settimana.
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