Sul voto di condotta:
Legge 169/08
Articolo 2.
(Valutazione del comportamento degli studenti).
1. Fermo restando quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del
Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive
modificazioni, in materia di diritti, doveri e sistema disciplinare
degli studenti nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, in
sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento
di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede
scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività ed
agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche
anche fuori della propria sede.
[…]
2. A decorrere dall'anno scolastico 2008/2009, la valutazione del
comportamento è effettuata mediante l'attribuzione di un voto numerico
espresso in decimi.
3. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita
collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione
complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la
non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del
ciclo. Ferma l'applicazione della presente disposizione dall'inizio
dell'anno scolastico di cui al comma 2, con decreto del Ministro
dell'istruzione, dell'università e della ricerca sono specificati i
criteri per correlare la particolare e oggettiva gravità del
comportamento al voto inferiore a sei decimi, nonché eventuali modalità
applicative del presente articolo.
In assenza del decreto è improprio utilizzare il voto in condotta e a
maggior ragione scriverlo in pagella.
In assenza del decreto le modalità per valutare il comportamento degli
studenti sono quelle definite dalla normativa vigente, con particolare
riferimento allo statuto delle studentesse e degli studenti (quelle in
vigore anche l’anno scorso per intenderci)
Quando uscirà il decreto, uniremo alla discussione sull’idiozia e la
violenza del ripristino della valutazione in decimi dei comportamenti,
spesso usata come arma di ricatto nei confronti di ragazzini anche della
scuola dell’obbligo, quella che riguarderà i contenuti del doc.
Fino ad allora diffondiamo l’idea che è improprio e arbitrario usare il voto
in condotta su documenti ufficiali e che chi lo fa, può andare incontro a
denunce e ricorsi da parte delle famiglie degli alunni.
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