domenica 16 novembre 2008

IL DOVERE DI RIBELLARSI DI MONI OVADIA

03 novembre 2008

Il dovere di ribellarsi

La costituzione tedesca prevede il diritto/dovere di ribellarsi ad una legge iniqua. Ogni società democratica dovrebbe prevedere il diritto costituzionale alla ribellione contro le ingiustizie. Gli studenti italiani che oggi manifestano contro la legge Gelmini, stanno esercitando questo diritto/dovere, lo fanno con strumenti legittimi, in modo non violento. La violenza, quando compare, è portata da provocatori estranei agli obiettivi della protesta. Gli studenti che scendono nelle piazze, occupano le istituzioni scolastiche insieme a genitori ed insegnanti, la maggioranza dei quali non sono certo “baroni”, ma docenti consapevoli, spesso precari che si impegnano allo spasimo per garantire il diritto al sapere ed alla conoscenza per bambini, adolescenti e giovani. Quelli che oggi lottano per difendere la scuola pubblica, sono la parte più viva, più coraggiosa e più lungimirante del nostro paese. Contro di loro si sono mobilitati tutti i media del padrone d’Italia mettendo mano a tutto il repertorio della retorica reazionaria che va dall’insulto al disprezzo, alla demagogia, all’alluvione dei peggiori luoghi comuni, con il nuovo condimento della reiterazione sistematica del falso per farlo apparire vero. Utilizzando capziosamente autentici problemi della scuola, mirano non a riformarla ma a legittimarne la demolizione. Non bisogna farsi trarre in inganno dai nuovi maquillage, sono sempre loro, sempre gli stessi. Sono gli oppositori di ogni progresso civile, gli eredi di coloro che si opposero all’emancipazione
femminile, ai diritti dei lavoratori, al suffragio universale, all’uguaglianza, alla giustizia sociale. Sono i discendenti dei sostenitori dei fascismi, dell’autoritarismo di ogni tempo, sono i cantori di sempre delprivilegio. Chi ama il nostro paese deve essere al fianco di questo movimento che si batte per il futuro di noi tutti.

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