martedì 20 aprile 2010

CASTELBUONO - acqua bene comune

buone nuove da castelbuono (pa) sul fronte ''privatizzazione acqua''........continuiamo a chiederci, senza incontrare risposte, com'è la situazione a marsala (tp) e negli altri comuni della provincia?

Alla fine il Consiglio comunale di Castelbuono ce l’ha fatta: lunedì 12 aprile è stata approvata all’unanimità la delibera che dichiara l’acqua bene comune, e stabilisce che il servizio idrico venga esercitato dal Comune direttamente o a mezzo di Enti di diritto pubblico.

La proposta di delibera è stata riformulata dalla Giunta dopo che il comitato no priv l’aveva presentata su iniziativa dei cittadini.

Nella proposta della Giunta, però, era prevista anche la possibilità che il servizio idrico potesse essere esercitato anche da “società di diritto pubblico”, ma questa ambigua previsione,dopo delle incertezze, è stata cassata da un emendamento voluto dal capogruppo del Pd (maggioranza) Mazzola e dal consigliere Vignieri, e fatto proprio dall’intero gruppo.

Nella prima delle tre votazioni previste per la modifica dello statuto, la minoranza (centrodestra, civica) aveva votato contro, e nella seconda si era allontanata dall’aula; nella terza votzione, invece, ha votato a favore della modifica.

Con questa determinazione unanime il Consiglio comunale si adegua infine al sentire della cittadinanza castelbuonese, che, su sollecitazione del comitato no priv, aveva con diverse modalità espresso la sua contrarietà alla privatizzazione dell’acqua.

Sulla decisione avranno anche influito le notizie di aumenti vertiginosi delle tariffe provenienti dai comuni viciniori i cui Sindaci hanno già consegnato le reti e gli impianti alla società privata APS, e nei quali quindi è stata sperimentata la privatizzazione in atto.

Il Comitato no priv, ricordando di essere stato per anni l’unico soggetto a sollevare il problema, sia tra la gente che nelle sedi istiruzionali, prende atto della decisione con soddisfazione, anche se il Consiglio comunale di Castelbuono, d’altra parte, non è stato neppure messo in condizione, da parte dei vertici del Comune, di esaminare la proposta di delibera per proporre la legge regionale sull’acqua pubblica, ora già depositata all’ARS.

Mentre continuerà a vigilare ed informare perchè non vengano consegnati ai privati le reti e gli impianti dell’acqua, ecco il prossimo impegn del comitato: la raccolta di firme per la presentazione del referendum abrogativo delle norme statali che hanno dato il via libera alla privatizzazione dell’acqua.

Iil comitato no priv auspica un importante contributo da parte dei cittadini castelbuonesi, come è avvenuto in tutte le altre raccolte di firme sull’acqua. Quindi, a presto in piazza per firmare.

Per il comitato no priv

Gioacchino Cannizzaro

Seguono:

- Gli articoli inseriti nello Statuto

statuto modifiche

- I precedenti interventi di Tranquillopoli sul tema

http://tranquillopoli.altervista.org/?p=580

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