CONTRO IL PONTE SULLO STRETTO
La Rete No Ponte da anni si oppone, in tutte le sedi e con i più vari mezzi
(documentazione scientifica, dibattiti, campeggi, volantinaggi,
manifestazioni sempre più partecipate) alla progettazione e realizzazione
del cosiddetto manufatto stabile sullo Stretto, per l’ingentissimo spreco di
risorse che ha già inutilmente sperperato e ancor più sperpererà, per la
devastazione ambientale e il dissesto idrogeologico che provocherà, per la
sua inutilità sostanziale in un contesto trasportistico da quarto mondo.
La Rete No Ponte si oppone a una delle tante scelte calate dall’alto grazie
alla famigerata legge obiettivo che ignora i bisogni e i diritti dei
territori per privilegiare opere faraoniche e grandi imprese come lmpregilo,
nota ormai più per l’abilità finanziaria e le disavventure giudiziarie con i
cantieri dell’alta velocità, la casa dello studente all’Aquila e i
megainceneritori campani che per la celerità e la correttezza dei lavori.
Da sempre il movimento no-ponte si batte perché si investa sulle cosiddette
opere di prossimità, il risanamento delle colline delle coste e dei
torrenti, il consolidamento antisismico del patrimonio edilizio esistente
evitando nuove aggressioni speculative a un territorio già compromesso, il
potenziamento e il rilancio del trasporto marittimo nello Stretto.
Oggi, dopo il tragico e annunciato disastro dell’1 ottobre e il rischio che
possa di nuovo accadere anche in altre parti del nostro territorio, occorre
invertire decisamente la rotta e porre con forza la necessità di realizzare
con gradualità ma con determinazione quello che ha detto, a caldo, anche il
presidente Napolitano: non sprechiamo soldi per il ponte ma investiamoli per
il risanamento del territorio.
Senza questa scelta netta continuerà il balbettio confuso sulle
responsabilità, sulle scelte da fare, sui soldi da trovare, su dove e se
ricostruire, aggravando la sofferenza e il disagio degli sfollati che hanno
il sacrosanto diritto di tornare, presto e in sicurezza, dove hanno sempre
vissuto.
Il governo invece persevera imperterrito: proprio in questi giorni ha
stanziato 1,3 miliardi di euro per la progettazione esecutiva e le
cosiddette opere collaterali e compensative e la Regione Sicilia ha
dichiarato che investirà 100 milioni di euro per la costruzione dell’opera.
Una delle opere compensative, la variante ferroviaria di Cannitello, sarà
inaugurata in pompa magna il 23 dicembre e gabellata come inizio dei lavori
del Ponte. La rete siciliana e calabrese risponderà con una grande
manifestazione nazionale a Villa San Giovanni il 19 dicembre e con altre
iniziative sul territorio.
Fermiamo i cantieri del ponte. Lottiamo per le vere priorità. No al Ponte!
Pullman da Palermo (costo A/R 10 €)
Contatti per Info e Prenotazioni:
Conf.Cobas - P.zza Unità d'Italia, 11
tel. 091349192 - mail c.cobassicilia@tin.it
Andrea 3202477337 - andreaballaro@libero.it
Luciano 327350734 - lucianor85@msn.com
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Valentina 3881456997 - susanna689@hotmail.com
Marco 3394286538 - marcogiordano.mg@libero.it
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