venerdì 19 giugno 2009

MANCAVA SOLO INTERNET E' passato l'emendamento D'Alia.


MANCAVA SOLO INTERNET


E' passato l'emendamento D'Alia.


Nel voto finale che ha approvato al Senato il “pacchetto sicurezza” (disegno di legge 733) è stato introdotto il cosiddetto Art. 50 Bis che sancisce la:“ Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet "

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IL COORDINAMENTO SCUOLA DEI CASTELLI ROMANI




MANCAVA SOLO INTERNET
E' passato l'emendamento D'Alia.
Nel voto finale che ha approvato al Senato il “pacchetto sicurezza” (disegno di legge 733) è stato introdotto il cosiddetto Art. 50 Bis che sancisce la:
“ Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet ".
Un emendamento del senatore Gianpiero D´ Alia (UDC) che non fa parte della maggioranza al Governo, questo la dice lunga sulla trasversalità del disegno liberticida della "Casta" che non vuole scollarsi dal potere. La settimana prossima questo articolo approderà alla Camera dei Deputati ma sotto il nome di Art. 60 sferrando un definitivo attacco alla libera informazione sulla rete Internet. Nella sostanza, se attraverso un blog si invitano i propri visitatori ad una disobbedienza civile rispetto una certa legge, come quella ad esempio citata, il provider è tenuto a bloccare la consultazione del sito anche se residente su server esteri. Inoltre il Ministro dell'Interno, in seguito a comunicazione dell'autorità giudiziaria, può disporre con un proprio decreto l'interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine, entro il termine temporale di 24 ore. La violazione di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000 per i provider e il carcere per i blogger da 1 a 5 anni per l'istigazione a delinquere e per l'apologia di reato, da 6 mesi a 5 anni per l'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'odio fra le classi sociali. Immaginate come potrebbero essere ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta con questa legge? Si stanno dotando delle armi per bloccare in Italia Facebook, Youtube, tutti i blog che offrono l´informazione libera in rete e che nel nostro Paese è ormai l´unica fonte informativa non censurata. Vi ricordo che il nostro è l´ unico Paese al mondo, dove una media company, Mediaset, ha chiesto 500 milioni di risarcimento a YouTube. Quindi il Governo interviene per l´ennesima volta, in una materia che vede un´impresa del presidente del Consiglio in conflitto giudiziario e d´interessi. Dopo la proposta di legge Cassinelli e l´istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" il fenomeno che intorno ad internet sta facendo crescere un sistema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non si riesce a dominare. Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet? Chi non può farlo pensa bene di censurarlo e di far diventare l´Italia come la Cina e la Birmania. Ebbene capiamo che l’Italia è ben lontana dalla Svezia e il suo “partito dei pirati” che si batte contro il copyright, ma delle migliaia di blog , anche i nostri blog della scuola, che fanno informazione senza padroni cosa ne sarà?


IL COORDINAMENTO SCUOLA DEI CASTELLI ROMANI

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