CONTRO L'ESCLUSIONE SOCIALE A PROMUOVERE E A PARTECIPARE ALLA
ASSEMBLEA CITTADINA IN DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA E DEI DIRITTI SOCIALI
CHE SI TERRA' IL 28 OTTOBRE A PALERMO ALLO ZEN 2:
lotta per la sua difesa è una lotta per la difesa di una idea di società in cui le possibilità vengano
offerte ugualmente a tutti i cittadini, senza differenze di ceto e provenienza sociale.
Per questo abbiamo pensato ad un momento di denuncia di piazza allo Zen che, come tutti i quartieri a rischio, e insieme ai bambini stranieri e diversamente abili, sarà tra quelli che subirà i maggiori contraccolpi sul piano sociale della "operazione scure-Gelmini".
Scuole senza servizi adeguati, in strutture fatiscenti, che vanno avanti solo grazie al grande senso di responsabilità e allo spirito quasi volontaristico di presidi e docenti i quali poi, essendo in larga parte precari, non possono neanche garantire continuità al lavoro svolto e devono ogni anno ripartire da zero. Non si può permettere, in particolare all'interno dei quartieri a rischio, che vengano tolti fondi al già misero budget a disposizione dei presidi. Chi lavora sul territorio contro l'esclusione sociale sa che non esiste possibilità di riscatto sociale per un quartiere e i suoi abitanti senza una opportuna crescita culturale.
Se poi, parallelemente, vengono tolti fondi anche alle associazioni di volontariato e ai servizi sociali e psicopedagogici che operano nei quartieri, c'è da chiedersi come questo Stato che viene in questi
quartieri a pretendere legalità pensi di poterla ottenere e farne riconoscere l'importanza ai suoi abitanti senza assicurare loro i diritti sociali basilari, primo tra tutti quello all'istruzione (ma l'elenco può estendersi e comprendere la casa, l'acqua, il lavoro...).
Vanno poi attenzionate le conseguenze della drastica riduzione delle ore di sostegno per i soggetti
diversamente abili: abbandonare questi ragazzi all'interno di classi -peraltro sovraffollate- senza una guida che sostenga e accompagni l'integrazione li condannerà ad essere bollati a vita come
handicappati, mentre i loro compagni avranno perso l'opportunità di imparare a conoscere e
apprezzare la diversità. Se consideriamo che problematiche e dinamiche simili possono essere
immaginate per l'inserimento dei bambini stranieri, siamo di fronte a delle battaglie che saranno
inevitabilmente perdute all'interno di quella che è la giusta lotta per il riconoscimento della pari dignità di tutti, in un paese in cui assistiamo a una preoccupante crescita della (sotto)cultura dell'intolleranza.
PER TUTTI QUESTI MOTIVI, NON SI PUÒ ACCETTARE CHE ALLA SCUOLA VENGA "TOLTO" MA ANZI BISOGNEREBBE DARLE "DI PIÙ", maggiori investimenti statali per offrirle più strumenti per intervenire produttivamente e positivamente sul territorio, per ottenere maggiore fiducia e riconoscibilità da parte dei suoi utenti, per poter dialogare con gli altri agenti formativi presenti sul territorio di modo che gli interventi si integrino e completino. Questa è la scuola che vogliamo. Questa è la scuola che tutti dovremmo pretendere e difendere per il bene e per il futuro della società, per la difesa dell'uguaglianza sociale, per vincere l'esclusione sociale, per sognare e cominciare a costruire una società migliore e più giusta.
LA D-ISTRUZIONE PUBBLICA.
47: SCUOLA CHE PARLA
QUALE LEGALITA' SENZA DIRITTI...?
h 17.00 Presentazione del "cannistru" per la scuola pubblica con tutto ciò che le è stato tolto
o negato (cartaigienica compresa ) e partecipazione di gruppi di giocolieri
h 18.00 Assemblea pubblica con microfono aperto
h 20.30 Cena sociale "arrusti e mangia"
h 21.00 Esibizione musicale
Comitato cittadino per la difesa della scuola pubbl. x adesioni: difesascuolapubblicapa@gmail.com